Arresto cardiaco seguito da ipossia celebrale

Buon giorno dottore, vorrei rubarle una piccola parte del suo tempo prezioso. Giovedi scorso in tarda sera un mio carissimo amico di 48 anni è stato colpito da ben 4 arresti cardiaci nel giro di 15 minuiti, sono arrivati i soccorrsi, ambulanza e automedica, e per poter ristabilire i parametrici anche se in forma lieve hanno dovuto defibrillarlo 4 volte,e iniettato 3 punture di adrenalina, dopo di che si è rispreso con una p.a. 90/45 freq. 49 sat in aria 81. Trasportato in ambulanza seguito da automedica all'ospedale di Lodi veniva ricoverato in terapia intensiva dove si trova tuttoggi in coma farmacologico con una diagnosi di grave ipossia celebrale causata dai 4 arresti. Ci sono possibilità che si riprenda? E se sì con quali danni? In coma farmacologico il pz sente quello che gli si dice?, le pongo questa domanda perchè ho visto i parametri sul monitor modificarsi di parecchio, sia la p.a. che la saturazione e la frequenza cardiaca. E se lo volessimo trasferire all'istituto C. BESTA di Milano potrebbe cambiare qualche cosa visto che sono specializzati in neurologia?.
Mi scuso nuovamente per il tempo che le ho rubato e le auguro un buon anno.
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Dr. Rosario Vecchio Neurologo 1.4k 32 22
Gentile utente

In caso di un arresto cardiaco si crea una perdita della funzione di pompa svolta dal cuore che determina un'improvvisa interruzione di flusso sanguigno a tutto il cervello che determina una grave riduzione della sua ossigenazione. Il cervello, purtroppo è un'organo che risente moltissimo di condizioni di ipossia che possono determinare anche dopo pochi minuti danni irreparabili e gravissimi al tessuto cerebrale. L'entità del danno dipende dalla durata dell'arresto di flusso sanguigno, ma in genere, purtroppo, è molto grave. In caso di coma non può essere completamente esclusa la possibilità di una qualche percezione dell'ambiente anche se questo non dovrebbe essere il caso del coma farmacologico. Credo che in un reparto di terapia intensiva il suo amico possa ricevere tutte le cure necessarie e speriamo che l'entità del danno sia la minore possibile.

Le auguro un buon inizio di nuovo anno

cordiali saluti

Dr. Rosario Vecchio

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Gentile utente

In caso di un arresto cardiaco si crea una perdita della funzione di pompa svolta dal cuore che determina un'improvvisa interruzione di flusso sanguigno a tutto il cervello che determina una grave riduzione della sua ossigenazione. Il cervello, purtroppo è un'organo che risente moltissimo di condizioni di ipossia che possono determinare anche dopo pochi minuti danni irreparabili e gravissimi al tessuto cerebrale. L'entità del danno dipende dalla durata dell'arresto di flusso sanguigno, ma in genere, purtroppo, è molto grave. In caso di coma non può essere completamente esclusa la possibilità di una qualche percezione dell'ambiente anche se questo non dovrebbe essere il caso del coma farmacologico. Credo che in un reparto di terapia intensiva il suo amico possa ricevere tutte le cure necessarie e speriamo che l'entità del danno sia la minore possibile.

Le auguro un buon inizio di nuovo anno
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Gentile utente

In caso di un arresto cardiaco si crea una perdita della funzione di pompa svolta dal cuore che determina un'improvvisa interruzione di flusso sanguigno a tutto il cervello che determina una grave riduzione della sua ossigenazione. Il cervello, purtroppo è un'organo che risente moltissimo di condizioni di ipossia che possono determinare anche dopo pochi minuti danni irreparabili e gravissimi al tessuto cerebrale. L'entità del danno dipende dalla durata dell'arresto di flusso sanguigno, ma in genere, purtroppo, è molto grave. In caso di coma non può essere completamente esclusa la possibilità di una qualche percezione dell'ambiente anche se questo non dovrebbe essere il caso del coma farmacologico. Credo che in un reparto di terapia intensiva il suo amico possa ricevere tutte le cure necessarie e speriamo che l'entità del danno sia la minore possibile.

Le auguro un buon inizio di nuovo anno