Movimenti involontari continui dita

Buongiorni gentilissimi dottori, vengo subito al dunque...
scrivo qui per avere un opinione, o se è il caso anche una rassicurazione in merito...
Allora è ormai da 4 giorni che ho il dito medio della mano sx che continua a muoversi da solo. In generale lo sento un pò meno mobile e impacciato. Ma il problema principale è che continua ad avere degli scatti involontari si muove da solo verso l'alto o verso un lato e vibra per qualche istante, come fosse in tensione o se ricevesse uno stimolo. Sono cose che a volte capitano, a me nel corso degli anni mi è capitato altre volte, però mai per più di qualche ora o addirittura giorni!!! Accade soprattutto senza collegamenti apparenti con altri fattori, a volte diverse volte in un'ora o anche più volte in un minuto!!! Mi è parso di notare, però vado cauto, che aumenta con l'uso del computer o del mouse (uso il trackpad del portatile quindi a volte uso appunto la mano sx anche se sono dx). Inoltre devo sottolineare che soffro da 3 anni di nevriti alle braccia dovute principalmente alla postura...che in passato ho curato con fisioterapia e vitamina B...a volte ritorna il dolore specialmente se sto spesso al computer, altre passa ecc...

In linea di massima non mi sarei mai preoccupato per una "stupidata" simile. Ma 2 settimane fa ad un conoscente è stata diagnosticata la SLA, e questo fatto mi ha colpito moltissimo perchè ci avevo appena parlato qualche tempo prima. In seguito ho saputo che lui aveva tremori e movimenti involontari ad un braccio da un pò di tempo. Questa cosa mi aveva già scioccato molto, e adesso potete immaginare che già "condizionato" ho il timore che sia l'inizio qualcosa di serio! Oltre al fatto che comunque è abbastanza fastidioso perchè il dito continua a muoversi per i fatti suoi...
[#1]
Dr. Alessandro De Monte Neurologo 90 3
il solo elemento di un dito soggetto a movimenti involontari non giustifica il pensiero di una patologia neurologica, men che meno la SLA.
Se vuole un conforto maggiore, il mio suggerimento è quello di parlare col suo medico, o, in aggiunta o in alternativa, con uno specialista

Dr. Alessandro De Monte