Distonia

Pregiatissimi Medici di Medicitalia
Ho 33 anni sono affetta da distonia generalizzata conseguente ad una ipossia neonatale ma non presento lesioni cerebrali rilevabili da una risonanza magnetica. Ho tentato diversi trattamenti farmacologici (Tetrabenazina, Serenase, L-Dopa, Artane, Benzodiazepine) con scarsissimi risultati e, come ultima ipotesi, mi è stato prospettato l’impianto per la stimolazione cerebrale profonda (DBS), ma non so se prenderò in considerazione tale intervento.
Al riguardo sono a chiederVi se esistono ulteriori terapie farmacologiche in grado di alleviare i sintomi causati dalla patologia da cui sono affetta e se al momento è possibile un trattamento con le cellule staminali.
Ho un ulteriore quesito da sottoporVi. Nel periodo premestruale, probabilmente a causa dell’aumento degli ormoni ovarici ed ipofisari, il controllo dei movimenti involontari risulta ancora più difficile e il mio continuo stato d’ansia cresce: sapreste dirmi se l’assunzione della pillola anticoncezionale potrebbe attenuare la tensione premestruale che in soggetti come me risultano ancor più fastidiosi?
Vi ringrazio anticipatamente per aver letto la mia lettera.

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Dr. Francesco Santoro Neurologo, Neurochirurgo 93 1
Pur non conoscendoLa, e quindi senza assumermi responsabilità alcuna),
quanto da Lei esposto fa pensare ad una Distonia Secondaria Farmaco-
resistente; comunque può darsi che assumendo estrogeni (cosidetti
"anticoncezionali"), i Suoi distrurbi potrebbero attenuarsi.
L'impianto stereotassico per la Stimolazione Cerebrale Profonda
(pace-maker), potrebbe, almeno in parte, risolverLe il problema.
E' necessario, però, che Lei ne parli con il Suo personale Neurologo.
Mi tenga informato.
Saluti e auguri

Dott. FRANCRSCO SANTORO, Neurologo

Dr. Francesco Santoro

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dopo
Utente
Utente
Pregiatissimo Dottor Santoro
La ringrazio vivamente per la Sua attenzione.
La distonia da cui sono affetta è di tipo secondario e farmaco resistente, proprio come Lei ha affermato.
Riguardo all’impianto per la stimolazione cerebrale profonda, il mio Neurologo curante mi ha consigliato di prendere in seria considerazione l’intervento, dal quale potrei trarne importanti giovamenti. Io, per contro, non sono ancora pronta per una decisione in tal senso, fiduciosa che un domani, gli stessi risultati, poi non così certi nella DBS, potranno essere ottenuti attraverso cure farmacologiche o terapie con cellule staminali.
Per ciò che concerne la sindrome premestruale, se Lei è dell’opinione che l’assunzione di ormoni estrogeni potrebbe alleviarne i sintomi, mi rivolgerò ad uno specialista per la prescrizione della pillola anticoncezionale.
Ho un ulteriore quesito da sottoporle. Nei momenti più critici e di maggior stress assumo l’alprazolam .
L’assunzione avviene in dosi minime, inferiori quelle consigliatemi dal mio Neurologo (ne prendo 10 gocce al bisogno e 10 gocce la sera prima di dormire, rispetto alle 20 da assumere due volte al giorno), e tutto ciò per la paura di assuefarmi agli effetti ansiolitici e, soprattutto, miorilassanti, dai quali traggo un po’ di sollievo. A tal proposito vorrei sapere se l’uso costante di tale farmaco comporta la progressiva diminuzione dell’efficacia dello stesso, con la conseguente necessità di aumentarne le dosi, e se, nel caso ciò avvenga, il problema potrebbe essere risolto con l’assunzione di una diversa benzodiazepina.
Grazie ancora per la Sua disponibilità
[#3]
Dr. Francesco Santoro Neurologo, Neurochirurgo 93 1
L'Alprazolam è una Benzodiazepina di ultima (da qualche anno) genera-
zione; solitamente è ben tollerata, è più ansiolitica che miorilassante, normalmente non dà sonnolenza (senz'altro no alle dosi da Lei segnalate). La prescrivo sopratutto nei disturbi ossessivi e
nella depressione. Non ho avuto casi di "tolerance" o di dipendenza.
Può continuare ad assumerlo, a mio parere, tranquillamente. L'unico
consiglio che le dò è quello di non aumentare mai la dose, se non dopo essersi consultata con il Suo Neurologo.
Cordialità e auguri.

Dott. FRANCESCO SANTORO
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Utente
Utente
Pregiatissimo Dottor Tonelli
Grazie di nuovo per la sua attenzione.
Mi permetta di sottoporLe un ulteriore quesito.
Tempo fa, navigando sulla rete web, ho appreso che nella distonia, come nella sclerosi multipla, potrebbero essere utili farmaci a base di cannabinoidi.
Ne ho parlato al mio Neurologo, il quale, per parte sua, ha decisamente disdegnato la mia osservazione.
Potrei sapere la Sua opinione al riguardo?
Grazie ancora.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Pregiatissimo Dottor Santoro
Voglia scusarmi per aver sbagliato il suo nome nella precedente richiesta.
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Dr. Francesco Santoro Neurologo, Neurochirurgo 93 1
Concordo pienamente con il Suo Neurologo, perchè i cannabinoidi
portano ad elevata dipendenza, con il rischio che si manifesti una
vera e propria tossicpmania.

Dott. FRANCESCO SANTORO, Neurologo
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Utente
Utente
Pregiatissimo Dottor Santoro
La ringrazio infinitamente per aver risposto con estrema celerità e chiarezza ai miei quesiti.
Cordialità