Epilessia e callosotomia

Mio figlio, con una lunga storia di epilessia farmacoresistente, non operabile in quanto la scarica critica coinvolge in modo simmetrico i due lobi frontali, è stato sottoposto ad intervento neurochirurgico di craniotomia fronto parietale dx e callosotomia con risparmio dello splenio. Dopo tempo ha cominciato ad accusare annebbiamento della vista, che in verità aveva anche prima, seguito da debolezza agli arti inferiori tale da non consentirgli di camminare se non sorretto. Il problema era iniziato con cefalea ad ambedue le tempie che ora non ha più avuto. La debolezza agli arti inferiori possono essere causa della callosotomia? E' un problema passeggero? Quale può essere la soluzione per attenuare tali fastidi che si ripetono ogni giorno, e più volte nello stesso giorno? I neurochirurghi che hanno effettuato l'intervento mi dicono che non è causa dell'intervento, anche se sono comparsi post intervento. Potrebbe essere un problema oculistico (mio figlio porta gli occhiali) o vestibolare? Se sì perchè è comparso dopo l'intervento di callosotomia? Dall'ultima crisi (4/3) ad oggi mio figlio è libero da crisi (prima ogni 10-15 gg; intervento il 12/3). Grazie dell'attenzione.
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Dr. Agnesina Pozzi Pediatra, Perfezionato in medicine non convenzionali 2.5k 72 13
Gentile Signora
mi permetto di consigliarle di riformulare questo quesito (chiedendo magari allo staff di cambiare la destinazione dello stesso) nella sezione neurochirurgia.

I neurochirurghi di questo sito potranno anche risponderle in base alla loro esperienza nel post-operatorio, in questi tipi di intervento, tanto delicati. Specifichi anche se la pressione arteriosa è regolarmente controllata, se la debolezza agli arti c'è sempre e comunque o se solo in determinate circostanze, e se i controlli generali di laboratorio sono normali.


Le porgo i migliori auguri insieme a suo figlio, finalmente libero da crisi.

Cordialmente
Agnesina Pozzi

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