Ictus: quali esami teoricamente indispensabili?

Gentili medici,
mio padre (81 anni), circa 6 anni fa ebbe una piccola ma profonda emorragia cerebrale. Sulla lettera di dimissione era scritto (alla voce TAC cranio senza m.d.c.): "Piccolo ematoma intrassiale è apprezzabile in temporale parasagittale destra associato a piccola componente ematica anche intraventricolare. Esito ischemico in frontale destra. Segni di atrofia cerebrale". Sempre sulla lettera di dimissione c'è scritto: "Completo riassorbimento della componente ematica segnalata all'esordio con attuale residua sfumata ipodensità in parasagittale destra con minima impronta sul III ventricolo. Invariati i restanti reperti, in quadro di leucoencefalopatia multiinfartuale" (i medici gli assegnarono Nimotop e Nootropil). L'anno successivo, mio padre effettuò un'altra TAC e una Risonanza Magnetica (il medico che lo segue disse, dopo aver analizzato il risultato della RMN che lui ha l'aterosclerosi. Per questo motivo, il medico gli prescrisse, oltre a Nimotop, anche Proendotel, e gli disse di interrompere l'assunzione di Nootropil). Attualmente, mio padre sta bene però, talvolta, temo che possa ripetersi l'emorragia cerebrale. Per questa ragione, speravo che il neurologo gli prescrivesse un nuovo esame per controllare la situazione ma invece, non gli ha prescritto nemmeno un banale esame del sangue (anzi, addirittura, il medico non si è scandalizzato quando mio padre ha ammesso, durante l’ultima visita di controllo, di mangiare 10 biscotti all’uovo a colazione!).
Siete d’accordo con il neurologo sul fatto che nessun nuovo esame sarebbe indispensabile solo perché, in apparenza, lo stato di salute di mio padre è buono?
Vi ringrazio in anticipo per la cordiale e graditissima risposta.
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Utente,

in questi casi, a parte le analisi del sangue di routine che può prescrivere il Suo medico curante, non sono previsti altri controlli. Dopo cinque anni, nel caso di Suo padre, potrebbe essere effettuata una TC o una RM di controllo ma se le condizioni lo richiedono. Evidentemente il neurologo non l'ha reputato necessario.
Importante invece tenere sotto controllo pressione arteriosa, glicemia, colesterolo e trigliceridi.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Spettabile dottor Ferraloro,
La ringrazio per la gentile ed esaustiva risposta. È stato davvero affabile ed io Le sono grato!
Le auguro un’ottima serata ed un ottimo fine settimana!
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Grazie a Lei per averci scelto.
Buon fine settimana anche a Lei.

Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottore,
continuo il dialogo incominciato con lei per una novità tanto inaspettata quanto triste: da ieri mio padre è sopraffatto da una strana stanchezza che gli impedisce di stare in piedi per un tempo superiore a circa 10 minuti. Prima che ciò accadesse, ho esortato mio padre a sottoporsi ai test glicemia, colesterolo e trigliceridi ma per il caldo dei giorni scorsi tali esami sono sempre stati rimandati. Al contrario è stata messa sotto controllo la pressione arteriosa: ieri la massima era 115 e la minima 65, le pulsazioni cardiache 68, una settimana fa la massima era 116, la minima 59 e le pulsazioni 59. Tale stanchezza si è manifestata ieri in modo alquanto inquietante: era uscito per fare la sua solita passeggiata serale della durata di 30 - 40 minuti, per la cronaca ieri, alle 19:40, qui la temperatura era di 28°C e c’era anche una modesta ventilazione. Ma, dopo circa 10 minuti di passeggiata, mio padre accelera improvvisamente il passo perché dice di voler tornare a casa per una graduale perdita dell’equilibrio. Prima di giungere a destinazione, cade ma mia sorella – che lo accompagnava – riesce ad evitare la sua caduta al suolo. Poi, si è aggrappato ad un palo della luce per tentare di riprendere forza ed equilibrio, poi ha ottenuto l’ausilio di un passante e alla fine è arrivato a casa piegato in due (postura insolita al di là dell’atteggiamento cifotico). Ieri sera, sul tardi, pareva migliorato, dato che si muoveva per la casa da solo. Ma stamattina, dopo aver fatto colazione, anche in casa ha riavvertito quella stanchezza che ieri lo aveva sopraffatto… ed ora, sta permane seduta in poltrona. Non so che fare, sono molto preoccupato. Che dovrei fare?
La ringrazio in anticipo per la sua gradita e gentile risposta.
[#5]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Utente,

considerata la sintomatologia descritta sarebbe opportuno fare visitare Suo padre al P.S. per avere una valutazione diretta del problema ed effettuare eventuali esami strumentali se il medico lo riterrà opportuno.
Mi faccia sapere.

Cordiali saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottor Ferraloro,
La ringrazio per la Sua celere risposta. Ho proposto a mio padre di andare al pronto soccorso ma lui si agita, non vuole andarci assolutamente. Per tentare una soluzione alternativa, ho provato a fissare un appuntamento col neurologo che lo aveva in cura ma, al momento, è irreperibile. Ho pensato, allora, di rivolgermi almeno al medico di famiglia ma è in ferie e torna la prossima settimana. Lei aspetterebbe la prossima settimana? Io non so che fare, sono totalmente nel panico.
Grazie ancora e mi scusi per il disturbo.
[#7]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Considerato che Suo padre non vuole recarsi al P.S. e che siamo in prossimità del sabato e della domenica potrebbe farlo controllare dal medico di continuità assistenziale, ex guardia medica.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Grazie di cuore, non avevo pensato a questa soluzione. Andrò dal medico di continuità assistenziale.
Grazie ancora. Le farò sapere.
Un cordiale saluto.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottor Ferraloro,
c’è stato un colpo di scena: prima di andare dal medico di continuità assistenziale si è scoperto che mio padre “scottava”, infatti aveva 39 di febbre. Dunque, al momento non l’abbiamo portato dal medico, gli abbiamo subito dato la tachipirina e speriamo che quella debolezza per cui aveva un cattivo equilibrio sia stata conseguente alla febbre. La terrò aggiornato sugli sviluppi ringraziandoLa di cuore sia per il Suo apporto professionale sia per la Sua umanità. Ancora grazie di cuore.
A presto!
[#10]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Utente,

qualora la febbre dovesse persistere, sarebbe opportuno fare visitare Suo padre, a domicilio, dal medico di continuità assistenziale.
Buon fine settimana.

Cordialmente
[#11]
dopo
Utente
Utente
Gentilissimo dottor Ferraloro,
la febbre ieri, prima di andare a letto, era diminuita passando da 39 a 37,8. Stamattina, al risveglio, la temperatura era salita a 38. Dopo la colazione, gli abbiamo dato sia la tachipirina sia una compressa di be total. Farò come Lei ha detto.
La ringrazio ancora augurandoLe un felice fine settimana.
Un cordiale saluto.

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

Leggi tutto