Epilessia

Buondì,le scrivo perchè la mia compagna da circa 1 anno soffre di crisi epilettiche ma nonostante diversi consulti medici non si è arrivati ad una soluzione.Sono molto blande,con irrigidimento degli arti,senza morsicatura e durata di circa 1 minuto con cadenza ogni 30/40 gg.Nel '90 le è stata asportata l'ipofisi ma solo da 1 anno si sono presentate tali crisi.I medici sono scettici nel definirle "crisi epilettiche" dato il modo e la frequenza con cui si manifestano e da ogni tipo di esame fino ad ora effettuato in effetti non ce nè riscontro.L'unico esame che resta da fare è un EEG con deprivazione del sonno.Le crisi normalmente avvengono a seguito di un forte accumulo di stress e mi domando se dei tranquillanti possano bastare,anche perchè l'utilizzo di farmaci antiepilettici "convenzionali" quali il GARDENALE andrebbero a modificare i dosaggi dei farmaci che già le vengono somministrati,dosaggi che dopo vari tentativi hanno finalmente trovato il perfetto equilibrio.Abbiamo già provato con del magnesio,gocce r33 reckeweg e da ieri anche con la melatonina.Attualmente i farmaci che prende sono i seguenti : EUTIROX 1 compressa al mattino , IDROCORTISONE 1/2 mattino-pomeriggio e sera, GENOTROPIN una iniezione al gg,MINIRIN 1/4 la sera ed il cerotto ESTALYS SEQUI.Abbiamo anche sospettato di scompensi elettrolitici ma i livelli del sodio(verificati subito dopo l'ultima crisi)sono nella norma.Ho sentito di un nuovo farmaco che si chiama "zonisamide" e vorrei capirne di più. Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la prima cosa da fare è accertarsi che le crisi di cui parla siano effettivamente epilettiche, questo è compito del neurologo esperto in epilessie (epilettologo) a cui penso vi siate rivolti per affrontare questo problema. Se le crisi sono di natura epilettica la terapia con ansiolitici è insufficiente, al massimo si può utilizzare il clonazepam che è una benzodiazepina indicata in alcune forme di epilessia.
Oltre il gardenale, esistono farmaci di relativa ultima generazione che danno molto spesso risultati brillanti, come il levetiracetam ed altri ancora.
Per quanto riguarda la zonisamide, è un antiepilettico che agisce sui canali del sodio e del calcio ma la sua indicazione è di aggiunta ad una terapia già in atto ma che non controlla in modo completo l'insorgenza delle crisi, pertanto sconsigliato in monoterapia.

Cordiali saluti ed auguri

Dr. Antonio Ferraloro

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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le utente,
gli esami di scelta, dopo aver già effettuato visite specialistiche con una diagnosi di epilessia, sono senza alcun dubbio: 1)una esame EEG dinamico delle 24 ore (quello preceduto da deprivazione di sonno è indicato nei pazienti pediatrici), e 2) una Risonanza Magnetica dell'Encefalo. Il razionale è il seguente: le crisi (almeno in forma elettrica) vanno documentate, e vanno escluse cause organiche quale genesi delle medesime.
Circa la terapia concordo con la sua avversione verso i barbiturici, farmaci vecchi e tossici. Esiste un'ampia gamma di farmaci anti-epilettici di nuova e nuovissima generazione più efficaci e gravati da minori effetti indesiderati (la zonisamide, della quale lei parla, è uno di questi).
Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

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