La tachicardia si attenua

Gentili dottori, vorrei cercare col vostro aiuto, se possibile, di venire a capo o quantomeno sapere come procedere in una situazione che ormai non mi permette più di vivere bene.
In diversi momenti della giornata (al mattino appena alzata, dopo pranzo), il battito cardiaco si accelera fino a superare i 150 BPM, per poi regredire gradualmente fino a valori attorno agli 85-90 nell'arco di 20 minuti. Questo mi impedisce in quei momenti di fare il minimo sforzo come semplicemente salire le scale e mi lascia in una situazione di sconforto totale. Premetto che sono abbastanza ansiosa e ipocondriaca e in passato ho sofferto di attacchi di panico, ma questi non li definirei tali. Non sono agitata durante gli attacchi e non mi sento morire, avverto solo un battito rapidissimo. Premetto che ho fatto tutti i controlli cardiologici dai quali è emersa soltanto una tachicardia sinusale fino a 150 bpm e il cardiologo mi aveva prescritto ivabradina in quanto mi si verifica sindrome di Reynaud e per questo motivo ha preferito evitare betabloccanti, ma non ho continuato la terapia perchè mi procurava troppa stanchezza fisica.. Analisi sangue e tiroide ok. Oltre a questo ho l'Helycobacter Pilori che devo curare e che mi provoca gastrite e esofagite da reflusso, infatti spesso la mattina mi sveglio con nausea. Inoltre ho spesso cervicalgia, quindi non vorrei che magari la sindrome possa essere prodotta da una eccessiva stimolazione del nervo vago. In aggiuta a ciò volevo dirvi che fumo e la nicotina acuisce tantissimo la mia tachicardia. A causa di ciò ho provato a smettere, con il risultato di trovarmi in uno stato simil depressivo con insonnia e cefalea e, in questo momento, fin troppo stressante per me, non potevo permettermelo. Ho quindi ricominciato con sigarette più leggere e fumando di meno. Ora vorrei sapere cosa mi converrebbe fare. Fare una gastroscopia per vedere se ho un'ernia iatale? Una rsonanza magnetica cervicale? Prendere il belabloccante che mi consiglia il medico di famiglia? (Atenol). Fare una cura per il reflusso e vedere se la tachicardia si attenua? Andare da uno psichiatra/neurologo per una valutazione delle conizioni del mio sostema nervoso (anche se temo di non poter assumere farmaci in quanto cercherò una gravidanza nei prossimi mesi.) So che sono stata fin troppo prolissa ma non so come venirne fuori. Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Gent.le
prima di attribuire un disturbo come tachicardia e palpitazioni ad una genesi psicogena/neurogena escluda la possibile causa cardiologica e grastro-esofagea da reflusso.
Il medico di medicina generale suggerisce un beta-bloccante che in linea di massima potrebbe andar bene anche a chi le scrive ma non prima delle valutazioni suddete:
-cardiologica (quale tipologia di tachicardia/palpitazioni, quale la causa ed il trattamento indicato?);
-gastroenterologica (per il reflusso gastro-esofageo quale fattore stimolante?);
-la nicotina è uno stimolante del sistema nervoso centrale e dell'apparato cardiovascolare;
snmettere sarebbe un importante investimento sul suo stato di salute;
la c.d. sindrome da astinenza passa nel giro di 2 settimane.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta. Dal punto di vista cardiologico ho eseguito elettrocardiogramma, eco cardiogramma e holter. Dall'eco non è risultato nulla di anomalo. Dall'holter la tachicardia sinusale che avverto, fino a picchi di 150 battiti al minuto, e sporadiche extrasistole sopraventricolari. Dal versante gastrico, invece, non ho mai effettuato indagini diagnostiche. Secondo lei, mi converrebbe rivolgermi ad un gastroentereologo per capire come procedere o recarmi dal medico di famiglia nella speranza che mi prescriva una gastroscopia?(non è molto avvezzo a prescrivere esami strumentali). Al dila' di questo volevo capire anche se un'ipotetca compressione di un nervo a livello cervicale potrebbe scatenare fenomeni di questo tipo. La ringrazio. Saluti.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Credo che le convenga parlare con il suo medico curante per farsi prescrivere una visita gastroenterologica e chiarire la sua condizione di reflusso gastro esofageo.
Solitamente sofferenza/ compressione di nervi nel collo hanno un effetto bradicardizzante, ovvero il contrario di quanto le accade.

Cordialmente.
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