Stordimento alla testa

Salve,
sono una ragazza di 22 anni, circa due mesi fa ho avuto un episodio di attacco di panico (ne soffro da due anni) dopo qualche mese che il problema non si manifestava. Da quel momento non ho più trovato tranquillità: il disturbo si è ripresentato molto frequentemente, cosa che non faceva da molti mesi. Da quel giorno ad oggi è andato intensificandosi un sentore di stordimento alla testa, nel primo periodo contornato da cefalee ed emicranie (cosa per cui sono andata al pronto soccorso in un episodio in cui il dolore è diventato lancinante tanto da togliermi l'udito dall'orecchio sinistro per qualche istante, anche se è stato classificato come episodio isolato e mi è stata diagnosticata solo una cefalea), fino ad oggi in cui il mal di testa non è più così presente ma resta questa intensa confusione, con pressioni all'altezza delle tempie e fastidi all'altezza della nuca. Mi sveglio la mattina e già da appena alzata si presenta il problema: faccio molta fatica a guardare un oggetto e a concentrarmi su di esso perchè vedo tutto l'insieme delle cose attorno, inoltre ho le palpebre molto pesanti e quando cammino sento di sbandare verso sinistra come se qualcuno mi tirasse di continuo. La vena sulla tempia sinistra è sempre più gonfia di quella destra e mi fa più male. Per intenderci è come se fossi ubriaca, come se guardassi il mondo da più dentro la mia testa e ci fosse uno schermo che mi separa dall'esterno. Fatico anche a concentrarmi nell'ascolto. Per il mio problema ansioso faccio terapia con una psicologa da qualche settimana. Ho fatto una risonanza magnetica con metodo di contrasto circa un mese fa con esito totalmente negativo. Quest'estate ho donato il sangue e le risposte delle analisi presentavano un asterisco solo sull' HDL COLESTEROLO con un valore di 82 e sull'MCV con un valore di 95,1. Ho sottoposto il mio problema all'opinione del mio medico di base che ha solo suggerito qualche incontro con la psicologa e ha attribuito il mio problema alla testa all'ansia suggerendomi solo di fare qualche massaggio ai cervicali. Ma io mi chiedo se sia possibile che l'ansia sia capace di provocare tutto questo, che mi perseguita 24 ore al giorno e che è presente anche quando mi sento libera dall'ansia. Ho anche fatto una visita neurologica un anno e mezzo fa dalla quale è risultato tutto nella norma. Prendo XANAX alla sera per rilassare il sonno che sennò sarebbe molto agitato.
La ringrazio per la disponibilità.
Cordiali saluti.
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Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Ritengo come il solo Xanax, benzodiazepina che se usata per lunghi periodi può prurre assuefazione e dipendenza, non sia una risposta adeguata al suo problema.

Cercherei "una seconda opinione" neuropsichiatrica e nel caso di conferma di una genesi psichica dei suoi disturbi il trattamento dovrebbe fondarsi su su una terpia farmacologica articolata basata prevalentemente su sostanze riequilibratrici ed eventualmente su un sostegno psicoterapico.

Qualora in corso di visita emergesse il dubbio di una componente organica dei disturbi sarebbero indicati esami "mirati" a confermare o disconfermare la ipotesi diagnostica.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com