Piracetam, paura

Salve,
ho 23 anni e accuso un forte deficit mnemonico, focalizzato soprattutto nello studio ma estendibile ad ogni aspetto della mia vita. Ho effettuato RM e EEG che non hanno rilevato nulla (ad eccezione di "sporadiche anomali bilaterali in fase di iperipenea" nell'EEG).
Ho intrapreso da poco un percorso con uno psichiatra che mi ha prescritto il nootropil, 3 compresse da 1200 mg. Ancora non ho iniziato la cura, perchè leggendo su questo forum qualche esperienza, mi ha particolarmente spaventato questa: https://www.medicitalia.it/consulti/neurologia/255879-piracetam.html.
I miei timori son fondati?
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Medico Chirurgo attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
innanzitutto devo invitarla a fidarsi dei consigli del suo Psichiatra: è fondamentale che lei si fidi di lui altrimenti viene meno la ragione di consultarlo.
Se Le ha prescritto il Piracetam al dosaggio da lei indicato ne avrà valutato l'opportunità e la sicurezza.
Se non ha fiducia cambi Psichiatra..... E' la soluzione più razionale.

Tornando alla farmacologia: il Piracetam è un vecchio farmaco un derivato ciclico dell'acido gamma-aminobutirrico (GABA), in uso da molti decenni.
Esiste nella formulazione in fiale bevibili/EV , in compresse da 1200 mg. Una formulazione ad alto dosaggio è solo per uso ospedaliero.
All'inizio il piracetam, di cui non si conoscevano approfonditamente i meccanismi farmacodinamici, aveva l'indicazione per il deterioramento cognitivo dell'anziano, ma nella pratica medica quotidiana era invalso anche l'uso di prescriverlo agli "studenti" che chiedessero al Medico un aiuto farmacologico per migliorare l'apprendimento.
E' sempre stato un farmaco i cui effetti clinici benefici sono restati "sub" judice e tutt'ora è in fascia C a totale carico dell'assisitito.
Il bugiardino, prima assai scarno, come è successo per moltissimi farmaci presenti sul mercato da decenni, è stato rivisitato, aggiornato negli effetti collaterali (nella mia pratica clinica, quando l'ho usato non ho notato mai abbandono della terapia per effetti collaterali semmai per mancato effetto terapeutico a fronte della spesa da sostenere) e l'indicazione AIFA è attualmente il trattamento del mioclono corticale, anche se off label il farmaco si continua a prescrivere nell'anziano come farmaco antidemenza e nel giovane per migliorare le performances mentali.
Lasci perdere il link che ha citato: credo che il suo Psichiatra le abbia prescritto un farmaco sicuro e opportuno, considerato anche il referto dell'EEG.
Non mi soffermo sul meccanismo di azione, oggi assai meglio conosciuto che in passato, perchè non è questa la sede per parlare di farmacodinamica del piracetam.
La invito pertanto a seguire la terapia che il suo Psichiatra le ha dato, in assoluta tranquillità.
Potrà trarne beneficio, potrà non avere alcun effetto benefico ma di questo poi si confronterà col suo Curante.
L'importante è che, e in questo mi sento di rassicurarla assolutamente, nessun effetto del Piracetam è irreversibile alla sua sospensione.
Perciò stia tranquillo e, ripeto, eviti di spulciare tra vecchi link che interessavano casi clinici diversi dal suo.
Spero di averla tranquillizzata: tuttavia se ha bisogno di ulteriori chiarimenti non esiti a chiedere.
Buona Domenica!
Saluti cordiali.
[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dottore,
innanzitutto la ringrazio per la celere ed esauriente rispota.
Mi fido molto del mio medico, ma dopo l'ultimo incontro l'ho già disturbato più volte in merito ad alcuni dubbi sul farmaco e non volevo spazientirlo e/o trasmettere l'idea (erronea) di una mancanza di fiducia. I miei dubbi nascevano solo dall'ansia che ultimamente mi sta conttradistinguendo e dalla lettura di alcune esperienze poco positive in merito. Avrei comunque inziato ad assumere il farmaco, come prescrittomi, indipendetemente dal mio giudizio proprio in virtù di questa fiducia.

La ringrazio ancora e le auguro una buona domenica.
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