Sindrome di tourette: l'autodiagnosi ventennale

Gentili Dottori,
la mia situazione è un po' ambigua cercherò di spiegarla agli interessati in modo conciso.

Io dall'età di otto anni ritengo di avere la sindrome di Tourette. Oggi ne ho 24. Questa illazione ce l'ho dall'età di 19 anni, quando sono venuto a conoscenza della medesima.

Uno dei tre sintomi - sicuramente non un tipico della SDT- vede "impegnato il tratto intestinale, con sistematiche flatulenze solo nelle situazioni dove accadere ciò mi creerebbe problemi. Spero che il non dilungarmi in ciò non crei incomprensione, cerco di essere sintetico.

Questo sintomo è stato il primo ad insorgere nel 1998. Non si è mai affievolito né è scomparso.

Solo adesso dopo aver tentato tutto ciò che non solo è possibile ma anche immaginabile e aver attraversato invano ogni branca della medicina e della psicologia è arrivata una soluzione, non suggerita ma cercata dal sottoscritto.

Contro ogni previsione si è rivelato efficace, non del tutto ma parzialmente. Questo è per me un ottimo risultato. E' un tampone anale da inserire nel retto come una supposta.

Il tentativo di farli mutuare però non è andato a buon fine: all'ASL di competenza mi è stato detto che la SDT - autodiagnosticata- non è inclusa tra le patologie che danno accesso al prodotto mutuato.
L'ultima possibilità - suggeritami dalla responsabile è quella di presentare un referto medico del Neurologo dove spiega il perché necessito di questa metodica.

Lo psichiatra dalla quale sono in cura da anni per DOC si è astenuto dal farlo.
La soluzione ultima è proprio il Neurologo. Ma dovendo fare ciò quelle che consideravo certezze derivate soprattutto dalla - poca- letteratura alla quale ho avuto accesso si sono tramutati in dubbi (anche se penso non sia stata una metamorfosi giustificata).


La domanda è proprio questa: io andrò da un Neurologo e gli spiegherò tutta la mia situazione è il perché quegli specifici sintomi li relego allla SDT e non magari al DOC, la mia patologia principale che ha però tutt'altri sintomi. Mi piacerebbe - se possibile- ricevere una sorta di "orientamento" atto a giustificare o a indurmi a regredire questo intento. Ci sarebbe qualcuno che dopo aver letto, vorrebbe saperne qualcosa di più? Io posso esporre il mio caso con semplicità e concisione e dire il perché mi ritengo affetto da SDT e l'unico dubbio che ho che lascia ancora un vuoto nella mia concretezza.
Gli altri due sintomi riguardano lo sbattimento sistematico delle palpebre e dello stimolo della deglutizione.

Se qualcuno vuole darmi qualche indicazione o saperne di più, sarò molto grato nel rispondervi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 43.5k 990 248
Gentile utente,

Nell'interpellare il medico è inutile e confusivo che ponga le sue ipotesi diagnostiche.
Non vedo attinenza in questo caso, ma neanche tra un tampone anale e un problema di emissioni intestinali.

Se ha aspetti di tic, che possono benissimo essere associati al DOC, possono essere trattati con i farmaci anti-tic.

Presumo che il suo psichiatra conosca questi medicinali, ammesso che già non li abbia provati.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini