Miochimie e dolori muscolari

Le chiedo il favore di fornirmi un'opinione spassionata, pur con tutti i limiti del consulto a distanza.
Ho poco meno di 30 anni e sono in buona salute, faccio una vita piuttosto sedentaria, da ufficio, ma non uso sostanza di alcun tipo.
Un anno fa circa ebbi un episodio particolare: un grande dolore ai polpacci che quasi mi impediva di camminare, quasi avessi un crampo anche se meno intenso. I polpacci mi dolevano al tocco. Pensai di avere la fibriomalgia ma dopo qualche giorno i sintomi sparirono e non ci diedi peso.
Da un anno e qualche mese ho una fastidiosa miochimia palpebrale. Sinora non mi sono fatto visitare a causa di impegni continui, ma le posso assicurare che spesso insorge da quando mi sveglio a quando mi addormento. Ma, anche per questo sintomo, ho dato più che altro la colpa alla mancanza di sonno (dormo sette ore a notte ma forse la qualità del sonno è bassa) e allo stress.
Ora, da due mesi, ho anche frequenti fasciscolazioni in varie parti del corpo, specie agli arti e da qualche settimane la miochimia è apparsa anche sulla guancia sinistra, dalla parte dell'occhio che già ce l'aveva: è molto visibile quindi non si tratta di una semplice sensazione.
In questi mesi si sono poi ripresentati con intervalli di qualche settimana, quei dolori muscolari, quasi sempre ai polpacci e ai glutei, come avessi un lieve crampo o avessi dolori post-palestra.
Con questo quadro, ho fatto ricerche in rete e letto che alcuni sintomi potrebbero rientrare in quadri di sospetta sclerosi. Il medico di base da cui mi sono recato mi ha tranquillizzato perché non presento deficit di forza né altre condizioni caratteristiche, ma io sono molto preoccupato e angosciato. Pensate ci possano essere sospetti di sclerosi multipla, o, peggio, di SLA?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75k 2.3k 20
Gentile Utente,

dalla sintomatologia descritta è davvero poco probabile sospettare le malattie che teme ma considerato che questo è solo un parere a distanza, per ulteriore Sua tranquillità, effettui una visita neurologica.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro