Paralisi cerebrale da parto: conseguenze in età adulta

Buongiorno,
quando da bambino feci i primi passi, mia mamma si accorse che una scarpa si consumava più dell'altra e che, ad un attento sguardo, zoppicavo molto leggermente. Il pediatra diagnosticò una paralisi cerebrale da parto. Sono passati gli anni, ora ne ho 32.
Di questo trauma l'unico problema evidente e limitante è alla gamba sinistra che risulta rigida e visivamente più sottile a livello muscolare della destra. In questi anni ho svolto una vita normale, giocando a calcio a livello dilettantistico e praticando nel tempo libero qualsiasi tipo di sport e attività, anche con buoni risultati. Ora però vedo e sento che la gamba si sta irrigidendo sempre di più e comincia a darmi problemi anche semplicemente nella camminata. In passato per rinforzare e “sbloccare” la gamba sono andato in palestra, ho fatto un ciclo di sedute di PANCAFIT, sedute di craniosacrale, indossato plantari e tuttora vado ciclicamente a fare sedute di fisioterapia. Tutto questo con risultati trascurabili.
La domanda che Vi porgo è molto semplice e diretta: cosa posso fare per cercare di portare il più possibile la gamba sinistra allo stesso livello della destra? Palestra e stretching mirati possono portare a dei benefici se praticati costantemente? Oppure il mio cervello non è in grado di “imparare” gli esercizi e non mi permette di migliorare la situazione?
Grazie in anticipo
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

non è possibile rispondere a questa domanda senza una valutazione diretta del problema, se per es. di tipo ortopedico o neurologico e nell'ambito di questi quale la sua natura.
Come vede sono tanti gli elementi che si devono valutare per cui occorre inizialmente una visita specialistica con eventuali esami diagnostici.
A quale specialista rivolgersi? Chieda al Suo medico curante se rivolgersi al neurologo, all'ortopedico o al fisiatra.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro