Esame r.m. encefalo

Salve,
scrivo per mio marito (50 anni) affetto da pakinsonismo da circa un anno e mezzo. La terapia che assume non ha mai dato un esito positivo, anzi non ha dato mai alcun effetto, con conseguente aumento e peggioramento dei sintomi. Da ultima RM encefalo effettuata qualche giorno fa, l'esito è il seguente:
Ventricoli cerebrali sulla linea mediana un pò più ampi con associato aumento in ampiezza dei solchi corticali della convessità; presenza bilaterale di qualche piccolo spot di iperintensità di segnale T2 e FLAIR in sede frontale e parietale cortico-sottocorticale per piccole areole gliotiche da segni di sofferenza parenchimale su base microvascolare; non alterazioni dell'intensità di segnale a carico del parenchima cerebellare e del tronco encefalico; sella vuota.
Chiedo cortesemente una spiegazione più chiara di questo esame.
Grazie
[#1]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

l'aumento dell'ampiezza dei solchi corticali indica un'atrofia corticale, cioè una sofferenza cellulare. Nel contempo sono state riscontrate delle minute aree gliotiche, cioè delle piccole cicatrici come esito di piccole ischemie cerebrali.
Ovviamente deve essere il neurologo che segue Suo marito a visionare direttamente le immagini.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Mio marito ha fatto anche una spect cerebrale dove è stato riscontrato un flosso ematico cerebrale non omogeneo, chiedevo se questo insieme all'esito del RM potrebbe indicare un inizio di demenza vascolare (come leggevo in alcuni post su internet).
E dato che la primissima RM fatta a settembre 2014 non aveva riscontrato niente di tutto ciò, era perfettamente normale, quale potrebbe essere in decorso futuro, dato la rapidità riscontrata.
Grazie
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

certamente siamo in presenza di una vasculopatia cerebrale cronica che teoricamente potrebbe causare una demenza vascolare, dico "teoricamente" in quanto è possibile anche il deterioramento cognitivo possa avere origine dall'atrofia corticale riscontrata alla RM o sia associato al parkinsonismo in generale, soprattutto se trattasi di parkinsonismo atipico.
Il decorso? Difficile prevederlo ma la rapidità che Lei riferisce non è un buon segno prognostico.

Cordialmente
[#4]
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Utente
Utente
Gentile dott. Ferraloro,
Le mando l' ultimo certificato della neurologa che segue mio marito all'unità del parkinson del policlinico della mia città, con data 01-02-16:

Cenni Anamnestìci
Paziente affetto da Parkinsonismo rapidamente progressivo non responsivo alla levodopa,
associato a segni piramidali, precoce instabilità posturale e disturbi cognitivi. L'ecografia addome
ha mostrato plurimi calcoli renali e cisti renali.
Vi è stato ulteriore peggioramento della sintomatologia neurologica sia a livello motorio che
cognitivo. Sono peggiorati i disturbi della memoria con numerosi episodi confusionali in cui perde
l'orientamento. Dal punto di vista motorio non riesce ad usare l'arto superiore destro a causa del
tremore intenso e dell'impaccio motorio; anche all'arto superiore sinistro vi sono disturbi di motilità.
La deambulazione è inficiata dall'instabilità posturale e dal trascinamento degli arti. Ha cefalea
quotidiana che non ha risposto a nessun trattamento, inclusa la tossina botulinica. L'equilibrio è
peggiorato. Presenta disfagia specie per i liquidi, comparsa di episodi di urgenza minzionale ed
incontinenza urinaria e fecale. Riferisce inoltre episodi che hanno le caratteristiche delle
dispercezioni.

Esame Neurologico
Deambulazione rallentata, a passo stretto, caratterizzata da assenza di sincinesie pendolari a
destra, trascinamento degli arti inferiori (ds > sin); non riesce a correre. Prova della spinta: caduta
(marcata instabilità posturale). Marcata ipomimia facciale con asimmetria (ds > sin). Rigidità al
capo di grado marcato. Ipertono misto agli arti superiori ed inferiori di grado marcato (ds > sin).
Bradicinesia di entità marcata agli arti di destra, di entità moderata agli arti di sinistra. Tremore a
riposo costante di marcata entità all'arto superiore destro e all'arto inferiore destro, ROT viviaci ai
4 arti. Segno di Babinski a destra. Accenno al riflesso palmo-mentoniero a destra. Segno di
Epstein. UPDRS motorio = 52/108. Stadio Hoen-Yahr = 4.0.
Esame Psichico
Depressione del tono dell'umore. Apatia.
Conclusioni Diagnostiche
Parkinsonismo associato a segni piramidali e precoce instabilità posturale con mancata risposta alla levodopa.
Terapia:
Sospende Palexia.
Aggiunge terapia con:
DELTACORTENE 25 mg: 1 cpr dopo colazione per 20 giorni, quindi mezza cpr dopo colazione.
Prosegue Terapia con:
SINEMET: 100/25 mg 2 cpr ore 7-12-18
DOMPERIDONE: 1 cpr ore 7-12-18.
Premetto che il deltacortene non ha avuto nessun effetto positivo.
Chiedo cortesemente a quale complicazione potrebbe andara incontro.
Grazie
[#5]
dopo
Utente
Utente
Le pongo un ultimo quesito.
Mio marito è l'ultimo di 6 figli.
Il padre è morto a 69 anni dopo un periodo di malattia molto simile, ma lui era un diabetico scompensato da anni con una neuropatia diabetica accertata. Mio marito è l'unico dei figli ad avere sintomi simili al padre. Nessuno degli altri fratelli di cui un altro maschio ha accusato sintomi simili. La mia domanda è se questa patologia può avere una componente genetica avendo noi 4 figlie (tutte femmine).
Anche se quasi un anno fa hanno fatto i test genetici e ci hanno detto che loro comunicano solo se uno dei test è positivo, ma a tutt'oggi non abbiamo avuto nessuna comunicazione.
Vorrei un suo parere.
[#6]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

da ciò che scrive non mi pare che ci sia familiarità, sia per la presunta negatività dei test genetici sia per il caso sporadico di Suo marito non essendoci in famiglia casi simili.
La neuropatia diabetica è tutt'altra cosa.

A cosa potrebbe andare incontro? Ad ulteriore progressione della malattia considerato il rapido decorso finora avvenuto.
Se la Sua città è quella dichiarata all'atto dell'iscrizione al sito, penso di avere individuato la collega del Policlinico che segue Suo marito, è davvero in ottime mani ma purtroppo la malattia sembra non sentire nulla.
Un grosso in bocca al lupo.

Cordialità

[#7]
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Utente
Utente
Salve Dottore,
Volevo sapere la progressione della malattia di cui mi parlava si riferisce sia al parkinsonismo che alle problematiche vascolari?
Se si volevo chiedere potrebbe mio marito incorrere in un peggioramento relativo ad una ischemia più importante di quelle già avute o a un ictus?
Grazie.
[#8]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

sì, mi riferisco ad entrambe le condizioni.
Non si può escludere del tutto, ma ovviamente non si può nemmeno prevedere, un'ulteriore peggioramento vascolare, anche importante. Le dico questo però soltanto teoricamente, è altrettanto possibile che non accada.

Cordiali saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore,
Mio marito ha fatto leggere l'esito della RM al medico, ma gli è stato risposto che non c'è niente di così allarmante. Intanto i disturbi continuano ad esserci e si è aggiunta una manifestazione di rossore cutaneo al viso ogni volta che ha una contrarietà accompagnato da fastidi al petto e allo stomaco. Ha eseguito una ecografia all'addome di controllo per continui dolore all'altezza della colicisti. Con il seguente risultato:

Fegato di dimensioni leggermente aumentate, a margini e di morfologìa regolari e ad ecostruttura intensamente
iperiflettente per steatosi di grado medio-alto con ecotessitura parenchimale omogenea e fittamente stipata.
Non si rileva dilatazione delle vie biliari intra ed extraepatiche.
Asse splenoportale (13-14 mm.) e vene sovraepatiche regolari per calibro e decorso.
Colecisti normodistesa senza alterazioni parietali ed endoluminali.
Pancreas e milza (DL= 8 cm. circa) nei limiti.
I reni sono in sede e presentano normali morfologia e dimensioni.
II sinistro presenta contorni irregolari e bozzuti.
Conservata la corticale renale e ben differenziata dagli echi pielici bilateralmente.
Cisti polare superiore di 47 mm. circa ed una più piccola al terzo medio.
Bilateralmente non si riscontra idronefrosi ma sono apprezzabili dei calcoli: di 13 mm. circa nei calici medi del rene
destro; nel gruppo dei calici superiori del rene sinistro si rileva un raggruppamento di almeno tre calcoli di 7 -10 e 18
mm. circa.; nei calici inferiori di entrambi i reni sospettabile la presenza di microcalcoli.
Aorta addominale di calibro regolare.
Nulla alla vescica.
Prostata di normali dimensioni: DAP= 29 mm. DLL= 45 mm. DCC= 35 mm. VOLUME= circa 24 c e ; presenta qualche
microcalcifìcazione.
Non apprezzabili raccolte intra e retroperitoneali nè processi occupanti spazio.

Volevo cortesemente un suo parere sia sui nuovi sintomi descritti sopra, sia per l'esito dell'ecografia. Premetto che è più di un anno che assume 600 mg al giorno di levodopa senza nessun risultato, anzi il tremore tende ad aumentare.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

i nuovi sintomi riferiti potrebbero essere causati da un'alterazione del sistema nervoso vegetativo, autonomo, che nei parkinsonismi è spesso compromesso.

All'ecografia, oltre un fegato particolarmente "grasso", come certamente ha capito sono stati riscontrati calcoli renali ed una cisti renale. Tale reperto merita certamente una visita specialistica urologica.

Cordialmente

[#11]
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Utente
Utente
Mi scusi l'ignoranza dottore, ma questa possibile alterazione del sistema nervoso vegetativo, autonomo, nelle attuali condizioni di mio marito, cosa potrebbe comportare. Premetto che per quanto riguarda il rene, si è già sottoposto a più di 10 litrotissie al rene sx per precedenti calcoli, circa 8-10 anni fa.
Grazie.
[#12]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

le manifestazioni da alterata funzione del sistema nervoso autonomo detti "disturbi disautonomici" possono essere diversi, ovviamente non sempre presenti in pazienti con parkinsonismo, e vanno dalla cosiddetta ipotensione ortostatica (riduzione della pressione arteriosa di una certa entità al passaggio dalla posizione sdraiata o seduta a quella eretta), a disturbi gastrointestinali, da disturbi della circolazione periferica a quelli genito-urinari, eccesso di saliva, alterazioni del diametro della pupilla, ecc..
Come Le dicevo però, questi disturbi non sono sempre presenti e possono manifestarsi variamente associati.

Cordialità
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