Interpretazione test neuropsicologici

Gentili medici,
Chiedo gentilmente un parere su questi test neuropsicologici dei quali ho ricevuto risposta solamente pochi giorni fa.
La motivazione che mi ha spinto a fare i test è la ricerca della causa della depressione e del cattivo umore e delle gravi difficoltà a relazionarmi con le persone, problemi che mi porto dietro fin da quando ero bambino e che mi hanno condizionato fortemente in particolar modo sul piano affettivo.
In concreto, le difficolta maggiori mi sembra di averle nella capacità di pensare lucidamente e nell'esposizione di quanto pensato, sono poco spontaneo e lo scrivere e il parlare risultano essere poco naturali come invece dovrebbe essere.
Prima dei test ho fatto una risonanza magnetica e non è emerso nulla.
Vi elenco i risultati:
MMSE
Orientamento temporale 3/5
Orientamento spaziale 5/5
ripetizione di parole 3/3
attenzione e calcolo 5/5
rievocazione di parole 3/3
linguaggio 8/8
Prassia costruttiva 1/1
P grezzo 28/30
P correct 26,75
Norma 24
Esito NORMA

intelligenza
matrici progressive colorate di Raven
P grezzo 35 p corret 32,5 p eq 4 esito norma

Memoria
memoria verbale a breve termine digit span
P greZzo diretto 6 inverso 5 p corret 5,5 p eq 4 norma 4 esito norma norma

memoria verbale a lungo termine racconto Anna Pesenti
P grezzo 11.5 p corret 10 p eq 1 esito borderline
15 parole di Ray
P grezzo MBT 31 p corret 22,2 p eq 1 esito deficit
P grezzo MLT 3 p corret 0,2 p eq 0 esito deficit
P grezzo ricon: 14/15 esito norma

memoria spaziale breve termine test di corsi
P grezzo 6 p corret 5,5 p eq 4 esito norma

memoria spaziale a lungo termine figura complessa di rey
P grezzo 14 p corret 6,75 p eq 0 esito deficit
attenzione Trail making test
P grezzo a:20 b:55 p corret 30 89 p eq 4 esito norma
funzioni frontali e linguaggio
fluenza verbale fonemica
P grezzo 45 p corret 39 p eq 4 esito norma
fluenza verbale semantica
P grezzo 38 p corret 32 p eq 2 esito norma
abilità prassiche costruttiva figura complessa di Rey p grezzo 34 p corret 31,5 p eq 3 esito norma

Conclusioni
Dai risultati della valutazione neuropsicologica emerge,
profilo cognitivo caratterizzato da specifici deficit delle seguenti funzioni prevalentemente riferibili alle attività dei lobi temporali
- memoria a lungo termine sia di tipo audio verbale che di tipo visuo spaziale
- memoria audio verbale a breve termine per l'apprendimento di una lista di parole.
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
L'umore depresso influenza in modo importante le risposte ai test, soprattutto la memoria. Se ad esempio deve ricordare una lista di parole e intanto ha pensieri negativi, tipo "non ce la posso fare" "cosa penseranno di me" o altro, il test andrà male per forza. Sono deficit funzionali, che si possono modificare con l'esperienza e i cambiamenti di umore.
Le consiglio di lasciar perdere misurazioni che non hanno senso nella sua situazione e di sviluppare, con l'aiuto di uno psicoterapeuta se possibile, le abilità sociali partendo da situazioni semplici, con una persona o due che conosce bene e che non le mette troppa ansia.

Franca Scapellato

[#2]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa Scapellato la ringrazio per l'intervento.
Ho posto lo stesso quesito su un altro portale e un medico mi ha risposto che potrebbe trattarsi di un disturbo cognitivo minore e che la situazione andrebbe approfondita con un ecolocolordopller caotici e vertebrali.
Un anno fa ho fatto questo esame e l'esito era negativo, a detta del medico la circolazione del sangue nelle carotidi e nel cranio era ottimale.
Io soffro di acufeni che sono costanti ma che spesso variano di intensità in maniera anche grave alterando l'udito, mi sono documentato sugli acufeni pulsatili e ho letto che il problema potrebbe derivare da problemi vascolari.
Riguardo il test neuropsicologico gli psichiatri ( attualmente sono seguito da due differenti psichiatri) mi hanno dato il suo stesso consiglio, lasciar perdere e provare a risolvere i miei problemi con lo psicologo.
Anche il mio precedente medico di famiglia pensa che il tutto debba riferirsi ai problemi e agli stress subiti in età infantile.
Comunque pochi mesi fa in maniera autonoma sono andato a verificare in rete quali condizioni potessero dare come conseguenza i sintomi che presento e ho letto che anche una carenza di vitamina b 12 può influire sulla psiche in questa maniera.
Ho fatto delle analisi del sangue ed ho scoperto proprio una carenza di vitamina b12, il precedente valore era di 104 su un range di 190 900, ho assunto dobetin 5000 per bocca una volta a mese per 5 mesi e ripetuto l esame, l ultimo valore e stato di 140, quindi nonostante la terapia la carenza permane.
Adesso dovrò riprendere il farmaco una volta a settimana per 5 settimane e rifare l esame, stavo la di mia iniziativa e su richiesta al medico ho deciso di voler fare le iniezioni perché ho letto che alcune condizioni potrebbero creare anche un cattivo assorbimento della b13 tramite l intestino.
Lei cosa ne pensa?


[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Continua a cercare un motivo esterno al suo problema, mentre deve mettersi in gioco, esercitarsi in situazioni sociali, come le ho già scritto, iniziando da cose semplici. Un basso livello di vitamina B 12 isolato ha poco significato, se non ha anemia, che dà sintomi fisici e psichici. Assumere vitamine per via intramuscolare senza necessità è inutile.
[#4]
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Utente
Utente
Attualmente vivo solo in un monolocale ( ho 31 anni) sto provando a cercare lavoro ed essere autonomo ma effettivamente sono un borderline che non ha mai avuto amici ne una ragazza, con la gente non riesco a relazionarmi normalmente, sono oppositivo, involontariamente provocatorio, non riesco a guardare la gente mentre parla, ho gli occhi stanchi e cadenti, sono lento nei movimenti e nel ragionamento logico, per questi motivi la vomunicazio è fortemente minata e tendo ad essere sottomesso e ad apparire cone una persona antipatica e invadente.
Come le dicevo ho vissuto fin da piccolo ( dall età di 2 anni ) in un contesto familiare orribile, mia madre si è ammalata di schizofrenia e mio padre invece di allontanarmi da quella situazione come gli avevo chiesto ha concorso al peggioramento del mio stato psicologico facendomi assistere a tante scene di violenza e di derivazione e affettiva.
Ho visto scene di violenza anche da parte dei miei nonni e dei miei zii, mi hanno trattato come se fossi una marionetta, ho visto tentati suicidi, litigi vari tra parenti durante le festività, aggressioni fisiche verso mia madre da parte di mio padre, e ricordo che verso gli otto anni ho accusato dei problemi con gli amici, mi sembrava come di aver perso la capacità di parlare e relazionarmi e già mi lamentavo della mia incapacita a relazionarmi.
Ho letto i sintomi del dspt nei bambini e i sintomi sono quelli, perdita della capacità di parlare, depressione e isolamento.
A scuola mi sono sempre sentito diverso rispetto ai miei coetanei, ero freddo e avevo difficolta nell apprendimento e nella concentrazione.
Mio padre tornava da lavoro e si buttava sul letto fino a 28 anni non ho mai praticamente parlato con nessuno, nonostante le mie richieste in famiglia.
Io non so come risolvere questa situazione, è un inferno perché la comunicazione è fondamentale soprattutto in ambito lavorativo e io non ho acquisito minimamente queste competenze, mi sento stordito, lento nei riflessi, con il pensiero sempre rivolto al passato, con lo sguardo inevitabilmente triste ,lento e fisso ( spesso rivolto verso il basso), sembro un cane bastonato e la gente se ne accorge.
Anche il pensiero è ostacolato da queste ossessioni e da questa scarsa lucidita mentale, ho difficoltà a scrivere e anche a concentra nella lettura.
Il problema maggiore è nella comunicazione verbale, non riesco a seguire la conversazione e a rispondere in maniera pronta e a pensare correttamente, quando rarissimamente mi trovo a conversare con più di una perso a tendo inevitabilmente a defilarmi.
Non riesco a capire se quest può essere derivato da un deficit neurologico o da una questione emotiva, sono anche arrivato a pensare di avere la sindrome di asperger o una qualche forma di autismo, sono intorverso, freddo sul piano affettivo ed emozionale.
È difficile, vorrei poter vivere questi miei anni in maniera spensierata e felice ma è davvero complesso, il lavoro non c'è e io ho questi gravi problemi comportamentali, ho sentimenti di odio verso la mia famiglia e verso i servizi sociali che non mi hanno sostenuto in maniera adeguata ( ho preso psicofarmaci per 10 anni mentre ero obeso e vivevo in quel contesto), ho cominciato a cercare attivamente lavoro solo a 28 anni in quanto in figlia non si è mai parlato e io ero in completo stato di incoscienza a sfogare i miei problemi psicologici davanti al computer.
La situazione è gravissima, mio padre neanche si rende conto delle conseguenze del suo agire e della sua totale noncuranza nei miei confronti, io sono assuefatto al.dolore e non ho sviluppato minimamente la capacità di essere autonomo e muovermi nel mondo, è questo il problema principale oltre ai problemi del fisico e psicologici.
Ho riferito al mio psichiatra che ho contattato degli avvocati in quanto volevo sentire un parere sulla possibilità di avere un risarcimento economico visti i danni subiti e lui mi ha riso in faccia, la mia vita è completamente distrutta sia sul pianto affettivo che su quello professionale, a causa delle violenze subite, della negligenza e della incompetenza totale dei servizi io mi ritrovo in questa situazione disperata.
Mo ritrovo a non avere nulla ad essere costretto a vivere la mia giovinezza completamente solo in un monolocale, senza affetti e con la coscienza devastata, ormai provo solo odio e risentimento tutto il giorno con pensiero di suicidio e vendetta.
Il lavoro non c'è e io ho grosse difficoltà ad ottenerne uno per via dei miei problemi e sono bloccato in questo inferno di solitudine e incomunicabilità.
Non avrebbero dovuto darmi psicofarmaci ma fare una valutazione psicologica, sapevano benissimo in quale contesto stavo vivendo e il mio stato psicofisico, sarebbe tutto diverso sarei uscito di casa a 19 anni con un diploma e molte più possibilità di trovare lavoro, ho perso 20 anni di vita e il mio futuro per colpa loro e adesso è tutto compromesso.
È meglio morire che vivere soli in questo modo.
Ho 31 anni ma la mia testa è quella di un bambino di 11 12 anni, credo che il mio sviluppo mentale si sia arrestato per via dei fori traumi subiti.
Questa è la situazione, secondo lei dottoressa come ne esco?




[#5]
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Utente
Utente
Ogni mattina mi sveglio e sono sempre irritato, sento fischi ostanti e discontinui alle orecchie, dolore e tensione nella fronte e nella zona alta interna di entrambi gli occhi, fortissima sonnolenza e scarsa lucidita, o sempre il bisogno di dormire.
Forse i pensieri ossessivi e la continua rabbia sono dovuti a questi sintomi e non viceversa.
Non sono sicuro dipenda da una questione psicologica , mi sento come la testa compressa in una morsa, faccio fatica a tenere gli occhi aperti.
Io ho sospettato anche una ipertensione endocranica idiopatica ma da quello che ho letto uno dei sintomi è l alterazione del nervo ottico visibile dalla visita oculistica problema che io non ho però non in tutti i casi si presenta.
Ho pensato anche a virus ( ho avuto varietà da piccolo e a 22 anni l Herpes zoster), e a infezioni dell orecchio medio/interno e della tuba d eustachio.
Cosa ne pensa?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 3.9k 196 21
Quello che ho detto sopra, quello che le consigliano gli psichiatri che la seguono.
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Utente
Utente
Dottoressa vorrei aggiornarla sulla situazione.
Lo psichiatra che mi sta seguendo in questo momento ha prescritto abilify, non vuole fare diagnosi e non mi ha spiegato con precisione quali sono i sintomi che andrebbe a migliorare, mi ha detto che mi aiuterà a vivere meglio.
Questo farmaco l'ho già preso qualche mese fa e dopo sole due settimane ho avuto effetti collaterali devastanti acati sia e vista offuscata.
Per il momento io non lo prendo, voglio ricontrollare il valore della b12.
Comunque le mie difficolta permangono, non riesco bene a conversare con gli altri perché sono lento nel pensare e faccio fatica a seguire i discorsi e i ragionamenti, anche nello studio stesso problema, leggo ma non apprendo e non capisco immediatamente il senso, ho la testa da tutt'altra parte e la concentrazione è resa difficoltosa anche dagli acufeni.
Ho pensieri ossessivi e risentimento verso i miei genitori e la mia attuale situazione.
Anche ieri sono andato a fare un colloquio e durante la conversazione ero assente e facevo fatica a seguire quello che diceva l interlocutore.
Credo di avere questi sintomi fin da buono anche a scuola facevo grande fatica a studiare e a seguire le lezioni dopo neanche un ora avvertiva forte stanchezza mentale e sonnolenza.
Lei cosa ne pensa? Come devo procedere?
Esclude la possibilità che possa trattarsi di un declino cognitvo dovuto a un fattore organico?