Disturbo d'ansia

Salve, da dieci anni soffro di crisi d'ansia. dopo il primo anno di cura, con 2 sereupin e psicoterapia avevo risolto il problema, ma arrivati alla riduzione ad una pillola si sono presentati nuovi sintomi quali crisi ansiose depressive, diverse da quelle per cui avevo iniziato la cura. Quando ho deciso che era diventato insopportabile, dopo alcuni cambi di terapia consigliati dal mio medico (avendo però smesso la psicoterapia) , il dottre mi ha fatto ritornare al'assunzione di 2 sereupin ed un lymbitril 12,5. Ho passato parecchi anni con tale terapia, anche se con sporadiche crisi d'ansia a volte anche medio-forti ma sopportabili (a detta del mio medico erano normali strascichi del disturbo) , tuttavia alla riduzione di un quartino di lymbitril (alla quale non ero d'accordo poiché è un periodo di cambiamenti importanti nella mia vita tra cui il trasferimento in un altro paese) mi si è scatenata un'ansia generallizzata estrema, tale da non farmi mangiare né dormire ma solo piangere e ripetere le stesse frasi che descrivevano i miei sintomi. grazie ad una nuova terapia, apparte il mio stato di shock e le comuni paure, in pochissimi giorni sono tornata ad essere "normale". La terapia consiste in 2 sereupin 20 mg, 2 lymbitril 12,5 e 2 Control 1mg rispettivamente alle 8 del mattino e alle 2 di pomeriggio e alle 20 un Lymbirtil 12.5 , un control 1 mg e 1 Olanzepina 2,5. Putroppo ho perso fiducia nel mio attuale medico, nonostante la cura abbia fatto un effetto repentino, infatti ne cercherò un altro, ma nell'attesa di trovarne uno vorrei fare alcune domande:
è possibile che il mio corpo o la mia mente non tolleri la riduzione dei farmaci e quindi dovrò prenderli a vita?
è normale che dopo una crisi talmente tanto forte riprendersi in così pochi giorni (7 giorni per esattezza)?
proprio perché la ripresa è stata così repentina c'è il rischio che si ripresenti l'ansia estrema nonostante la terapia?
Inoltre, solitamente prendo un bicchiere di vino, o una birra quando esco (non più di una volta a settimana, al massimo due) posso continuare a farlo?

Grazie mille
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

probabilmente per Lei è necessario assumere i farmaci per un periodo ancora più lungo e solo successivamente cercare di ridurre i dosaggi.
È possibile riprendersi in "così pochi giorni"? Dalla fase acuta certamente.
Gli alcolici non sono contoindicati quando si assumono le categorie di farmaci che utilizza.
È seguita da uno psichiatra?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ne sto cercando uno nuovo, ma ho il terrore degli effetti collaterali di questi farmaci (la terapia ècomonciata da una settimana ed ho letto cose orribili sull'olanzepina) finora non ne ho avuti ma ne ho paura inoltre mi chiedo visto i precedenti riuscirò mai a diminuire i farmaci? Ed inoltre finora ho assunto olanzepina teva, ma in farmacia mi dicono che è fouri commercio, va bene anche l olanzepina Mylan?
[#3]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Utente,

rileggendo la mia ultima replica ho notato un GRAVE ERRORE di battitura, dove c'è scritto <<Gli alcolici non sono contoindicati quando si assumono le categorie di farmaci che utilizza>> è da leggere <<gli alcolici sono CONTROINDICATI quando si assumono le categorie di farmaci che utilizza>>.

Cordialmente

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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