Debolezza e fascicolazioni diffuse

Salve,
partendo dal presupposto che sono consapevole che un consulto a distanza ha valore relativo, scrivo qui perché credo che sentire più pareri sia comunque utile. Sono un ragazzo di 29 anni, con nessuna patologia (a me nota) ed una salute in generale buona. Sono ormai due mesi che avverto debolezza, dolori e fascicolazioni a braccia e gambe. La sintomatologia è iniziata improvvisamente con dolore/bruciore localizzato subito sotto le spalle (muscolo, non osso) e subito sopra le ginocchia (sempre muscolo), perfettamente simmetrico su ambo i lati del corpo. Dal giorno successivo ho avvertito forte debolezza ad entrambe le braccia (difficoltà anche ad alzare la borsa), e dolori in alcuni punti precisi (subito sotto le spalle, subito sotto l'incavo delle ascelle, subito sopra e subito sotto il ginocchio). Il dolore è simile a quello di un livido, dolorante solo se sottoposto a pressione. Questi dolori vanno e vengono di giorno in giorno e "migrano" da zona a zona. Circa una settimana dopo l'insorgenza dei sintomi, ho iniziato ad avere difficoltà nella pronuncia delle consonanti palatali (DLNRST) unitamente ad un intorpidimento della bocca. Il medico ha bollato il tutto come influenza. Quando dopo un mese ho iniziato ad avere le fascicolazioni (dapprima occhio sinistro, poi mano destra e ora cosce e polpacci di entrambe le gambe), ho deciso di rivolgermi ad un neurologo. Ho fatto Risonanza Magnetica Encefalica, Elettromiografia di arti superiori ed inferiori, dosaggio degli ormoni tiroidei, degli enzimi muscolari e vari marker virali. Tutto è risultato negativo. A distanza di due mesi dall'insorgenza dei sintomi, al momento nessuno è stato in grado di dirmi cosa io abbia e come devo comportarmi per una terapia. Non ho perdita di forza, ma "solo" pesantezza ed estrema facilità nello stancarmi (per scrivere questo post ho dovuto riposare svariate volte le mani). Cosa posso fare?
Grazie anticipatamente
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Dr. Alberto Grasso Medico fisiatra, Neurologo, Medico dello sport, Neonatologo 159 13 2
Gentile Utente ,
la sintomatologia da Lei descritta e' chiramente di tipo neuromuscolare , le fascicolazioni ne sono il sintomo piu' evidente.
L'esame neurologico clinico al quale Lei si e' sottoposto e' completamente negativo ?
gLI ACCERTAMENTI DIAGNOSTICI CHE lE SONO STATI SUGGERITI SONO QUELLI CHE DI NORMA SI PRESCRIVONO IN QUESTI CASI MA UNA DIAGNOSI NON C'E' O QUANTOMENO SOSPETTO DIAGNOSTICO NON C'E'.
L e consiglierei una valutazione clinica neurofisiopatologica presso un Centro Universitario/Ospedaliero per ulteriore approfondimento diagnostico.
Lo Specialista Neurofisiopatologo e' un Neurologo Specializzato nelle Malattie Neuromuscolari.
Mi faccia sapere e cordiali saluti.

Prof.Alberto Grasso

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Utente
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Salve e grazie per la risposta.
La visita neurologica non ha riscontrato nulla, ma dal mio punto di vista da allora le cose sono evolute, soprattutto per quanto riguarda le fascicolazioni. Proprio oggi ho avuto il primo (e spero ultimo) episodio di fascicolazioni addominali. Nel frattempo ho anche consultato un reumatologo che ha escluso patologie reumatologiche. Sono in attesa dei risultati per dosaggio degli anticorpi autoimmuni e risonanza magnetica a tutta la colonna. La neurologa che mi ha esamitato con l'elettromiografia è una neurofisiopatologa. A settembre ho un nuovo appuntamento in un centro neurologico specialistico in Francia (dove lavoro). Da qualche giorno a questa parte inizio a preoccuparmi della possibilità di patologie importanti dato che per ora nulla è venuto fuori.
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Utente
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Salve di nuovo,
sono entrato ora in possesso dei risultati della RMN alla colonna:
In sede cervicale si documentano incipienti segni di spinodilosi tra C4 e C6, con modeste protrusioni discali posteriori mediane dei passaggi C4-C5 e C5-C6. Non sicuri segni di impegno radicolare.
Lievemente ridotta la fisiologica lordosi lombare, per quanto valutabile in clinostatismo. Note di sovraccarico spondilosico con alterazione degenerativa e riduzione dello spessore dei dischi intesomatici nel tratto L4-S1. Protrusione discale posteriore moderata di L4-L5 con iniziale impegno intraforaminale bilaterale. Protrusione erniaria postero-laterale sinistra di L5-S1, con parziale impegno intraforaminale omolaterale.