Tac cranio

scrivo per mia madre che ha 84 anni e ha fatto il 02/09/17 una tac cranio/encefalo prescritta dopo una visita del 29/08/17 richiesta da mia madre per manifestare la presenza da circa 6 mesi, di uno stato di malessere nella testa. Il medico ha riscontrato la presenza di un problema di disorientamento spaziale e ha prescritto una tac.
L’esito della tac è stato: areole di ipodensità in regione fronto-parietale bilaterale su base microvasculopatica cronica e modesto grado di ampliamento su base atrofica del sistema ventricolare e degli spazi liquorali periencefalici.
Il medico ha prescritto Delecit una volta al giorno.
Mia madre ha preso una decina di queste fialette e poi ha smesso adducendo uno stato di nausea che però molto probabilmente non dipende dal farmaco ma dalla presenza di uno scompenso vestibolare da deficit relativo sinistro rilevato dal medico nella successiva visita del 7/9/2017.
Non riesco a convincere mia madre che la nausea è causata dallo scompenso e non dalla medicina Delecit.
Non prendere il Delecit può peggiorare la situazione?
C’è rischio di ictus?
Ci sono altri farmaci che si potrebbe prendere per migliorare la situazione?
Faccio presente che un doppler fatto in data 13/04/17 ha rilevato:
carotide comune, esterna ed interna pervie e di calibro regolare bilateralmente, con pareti diffusamente ispessite, in assenza di stenosi emodinamiche. Si segnala placca ipoecogena a margini regolari a livello della carotide comune sinistra nel tratto medio-prossimale determinante stenosi di circa il 45-50% (non segnalata nei controlli precedenti). Vertebrali pervie in V2 e con flusso normodiretto. Succlavie pervie. In seguito a questo esame assume Cardirene 75 mg.

Grazie.
Cordiali saluti
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Utente,
dalla Sua descrizione emerge che nella Sua mamma si è determinato un declino cognitivo che parrebbe di lieve grado, se il problema è interamente circoscritto al disorientamento spaziale. Tale situazione è consecutiva all'età avanzata e ad una condizione di disturbo del circolo, come attestano i reperti di ipodensità fronto-parietale, la cui responsabilità patogenetica può essere ascritta alla presenza di placca ateromasica nella carotide comune di sinistra. La terapia da lei citata, onestamente, non è significativamente risolutiva. E' più importante assumere, invece, degli anti-aggreganti piastrinici, che può prescriverle il Suo medico curante, in quanto questa condizione può predisporre all'ictus trombo-embolico.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Mauro Colangelo,
La ringrazio per la risposta tempestiva.
Le chiedo se il Cardirene 75 non sia sufficiente. Non è un anti-aggregante piastrinico? Mi può dire il nome commerciale del farmaco che dovrebbe assumere?
Esistono anche farmaci che potrebbero anche tenere più aperte le arterie?
Grazie ancora.
Cordiali saluti
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Signore,
nel ringraziarla sinceramente per la cortese valutazione che ha voluto esprimere sul mio consulto, Le confermo che la lisina acetilsalicilato (principio del farmaco da Lei citato) è un anti-aggregante. Nel contempo, mi rammarico di non poterle dare esplicite indicazioni terapeutiche, come Lei richiede, essendo cosa non consentita nei consulti online: si richiede per Legge, infatti, che il Medico abbia visitato il paziente.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Egregio Dott. Mauro Colangelo,
La ringrazio per la tempestiva risposta e Le chiedo un’ultima informazione.
Lo scompenso vestibolare che Le ho prima segnalato per mia madre, da tre giorni le crea anche nausea e vomito. C’è un farmaco che mi può indicare per togliere questa fastidiosissima cosa?
Grazie ancora.
Cordiali saluti
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Mi consenta, gentile signore, che le consigli di rivolgersi al medico curante: per questa via non si può fare alcuna prescrizione.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott. Colangelo.