Eco transcranico con microbolle

Buongiorno,
dopo il parere di un nerologo che mi ha veramente aperto un mondo sulla possibile correlazione tra aura e pervietà del forame ovale, ho deciso di indagare se ho questa variante anatomica o meno, visto che l'ultimo attacco di aura di tre giorni fa é stato abbastanza pesante.
Leggendo i vari articoli scientifici pubblicati on line ho capito che sostanzialmente le metodiche diagnostiche sono due ossia un' ecocardio trasesofageo e un ecodoppler transcranico con microbolle.
Ho deciso, per una serie di ragioni, di sottopormi al secondo che ho prenotato privatamente in una nota clinica di Bologna.
Avrei però bisogno di sapere se si tratta di un esame anche solo minimamente pericoloso.
Purtroppo il primo neurologo che ho trovato libero non può ricevermi prima di una settiamna da oggi e io ho prenotato l'esame per venerdi perché dopo parto per le ferie francamente non riuscirei a partire con questa ansia.
Vi chiedo pertanto la cortesia di volermi delucidare in merito.
Grazie mille
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Cara Cecilia,
ho cominciato io a darle indizi di percorsi diagnostici e pertanto mi ritengo coinvolto a proseguire. Il suo percorso dovrebbe essere il seguente: eseguire in prima istanza un ecocardiogramma trans-esofageo, ma se questo è negativo, chiuda la partita. Se dovesse invece evidenziarsi la pervietà del forame ovale di Botallo, allora può trovare indicazione l'eco trans-cranico con test alle microbolle. Ma se il forame di Botallo è chiuso, non c'è indicazione ad eseguirlo.
Chiaro?
A risentirci

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Che meraviglia!
Io ho postato un altra domanda per non importunarla pensi un po'. ciao
Lei è davvero troppo gentile e io allora continuo ad approfittarne.
Ho un po paura della sonda in esofago, per quello ho scelto il microbolle.
Lei pensa che da li non si veda la pervietà?Costa anche la metà, che di questi tempi, dato le cifre di cui si parla, non è poco.
Aspetto con ansia una sua risposta e la ringrazio ancora infinitamente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Cara Cecilia,

Come Le ho già detto nella prima risposta, il test di elezione è - per mia cognizione - l'eco transesofageo. Tuttavia, poiché mi sembra di invadere il campo dei Colleghi Cardiologi, La prego di rivolgere a loro esplicitamente il quesito. Mi consulti ancora, per l'aspetto mia stretta competenza, quando vuole.
Cordialmente, ciao.
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dopo
Utente
Utente
Scusi ha perfettamente ragione, colpa mia che sono un po' confusa.
Le chiedo una cosa, non riesco a capire, da quel che leggo, se la correlazione tra emicrania e ictus derivi dall emicrania in sé, oppure dal fatto che gli emicranici colpiti da ictus hanno alla base un'altra patologia comune.
Cioè se io sono emicranica, ma non ho altri fattori di rischio, non sono trombofilica, non ho malformazioni cardiache ecc.. cc.., è l emicrania stessa che comunque è un fattore di rischio?
A prescindere dal fatto che io riesca medicalmente a sopirne gli effetti dolorosi?
Per un attimo mi sono illusa che le conclusioni tratte sulla correlazione emicrania ictus potessero derivare al fatto che l emicrania spesso è un sintomo di altro (esempio appunto forame ovale pervio) che causa l evento cerebrale.
Ma ora non sono più così sicura.
Mi sembra un incubo.
Scusi se la importuno, ma sono davvero mogia.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Cara Cecilia,
Lei sta sollevando una vexata quaestio, se cioè fra forame ovale pervio (FOP) ed emicrania la relazione sia causale o casuale. Partiamo col dire che in pazienti giovani di
età <40 anni il FOP può essere responsabile del cosiddetto ictus criptogenetico (definito come ictus
senza una causa identificabile) attraverso il meccanismo patogenetico dell'embolismo paradosso (ossia lo shunt destro-sinistro quando le pressioni della camera atriale destra siano superiori a quelle della camera sinistra). Premesso ciò, in un significativo numero di studi retrospettivi relativo a pazienti che avevano presentato un ictus criptogenetico, che antecedentemente soffrivano di emicrania e che erano stati sottoposti alla procedura di chiusura del FOP, è stato rilevato un beneficio sulla frequenza e severità degli attacchi emicranici. A tutt'oggi non esiste ancora un chiaro meccanismo fisiopatologico che spieghi la possibile relazione tra emicrania e FOP. È stato ipotizzato che il FOP possa consentire a sostanze vasoattive di bypassare
il filtro polmonare, raggiungere la circolazione cerebrale
e scatenare così l’attacco emicranico. Ma, aggiungo io anche alla luce delle recenti acquisizioni sul CGRP, anche se il FOP possa scatenare l'attacco non rappresenta di certo il meccanismo eziopatogenetico dell'emicrania.
In conclusione, non tutti gli emicranici hanno il FOP, come non tutti coloro che hanno il FOP soffrono di emicrania. Questo avvalorerebbe la relazione casuale. Va però detto che la presenza di FOP nei pazienti con emicrania è superiore a quella della popolazione generale, dato che ne suggerirebbe invece un possibile ruolo causale. Per ultimo, aggiungo che lo studio clinico randomizzato sull’emicrania (MIST) ha
mostrato che non si consegue alcun beneficio derivante dalla chiusura del FOP sia sulla frequenza che sulla intensità degli episodi di emicrania.
Spero di non averla ulteriormente....confusa!
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dopo
Utente
Utente
Tutt altro!
Grondo ammirazione, perche ho capito dalla sua risposta sintetica ma dettagliata, molto più di quanto non abbia compreso in tre giorni di studi.
Si potrebbe anche dire quindi che, se è vero che non tutti gli emicranici hanno il fop, e non tutti quelli che soffrono di Fop sono emicranici, è anche vero che la correlazione Maggiore con l'ictus si ha nei casi in cui un soggetto presenta sia fop che emicrania.
Il che mi farebbe sperare che il fatto che io sia emicranica non voglia necessariamente dire che morirò a causa di un ictus.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Brava Cecilia!
Allora, operativamente: Lei è solo emicranica e non è detto, al di là di qualche probabilità statistica, che abbia il FOP.
A capo.
Si curi per bene la sua emicrania e non pensi ossessivamente all'ictus che sinora non ha avuto (perché quello da FOP colpisce i giovani).
Semmai un bel dì vaghezza le punge il core di voler approfondire le indagini con l'eco trans-esofagea per verificare se sto benedetto FOP esista o meno, lo faccia pure ma sappia che col trascorrere degli anni l'embolismo paradosso è sempre più difficile (perché dagli e dagli anche il forame si stanca di restare pervio ed un po' per volta si chiude).
Fine della puntata.
Se capita dalle mie parti, Le offro una pizza per i complimenti lusinghieri che mi ha elargito.