Appannamento vista, fotofobia, nausea

Gentilissimi dottori,
ho 27 anni e di professione faccio il programmatore informatico.
I primi sintomi sono iniziati ad Aprile 2018, per 2/3 giorni soffrii di vertigini e nausea (che svanivano da coricato), successivamente le vertigini svanirono e cominciarono i disturbi visivi e l'irrigidimento cervicale.

I sintomi, tutt'ora presenti, sono i seguenti:
-Senso di visione appannata
-Difficoltà messa a fuoco delle lettere (in particolare al pc)
-Difficoltà a tenere a fuoco
-Fastidi e a volte dolore agli occhi nel guardare fonti di luce (monitor pc, fanali auto, ecc...)

Ora vi descrivo il percorso medico seguito ad oggi:

1)Medico di base (aprile 2018)
Sospetta cervicale

2)Fisioterapista (maggio/giugno 2018)

3) Inizialmente mi sono recato al punto bianco, dove mi sono state prescritte delle lacrime artificiale e una visita oculistica con urgenza.

4) Visita oculistica (settembre 2018):
decimi: 10/10
pressione: 16/16

mi è stato diagnosticato un leggero astigmatismo senza la necessità di occhiali e prescritte altre lacrime artificiali

5)Visita medico di base:
mi prescrive una visita dal neurologo

6) Visita da neurologo (ottobre 2018):
test neurologici negativi, sospetta di cefalea con aura (anche se i problemi di vista sono costanti e i mal di testa non rilevanti).
Mi prescrive risonanza magnetica e visita al centro cefalee (in attesa della visita a maggio 2019)

7) Risonanza magnetica (Novembre 2018):
esito negativo

8) Esami del sangue e urine:
tutto nella norma a parte lenfociti e leucociti alti.

9) Medico di base:
nulla di rilevante negli esami del sangue, non ha nessuna idea.
Unico consiglio eseguire altra visita neurologica.

Ad oggi non mi è ancora stata fatta una diagnosi e non so più dove sbattere la testa, tutti gli esami sono negativi, ma i sintomi persistono.

Grazie in anticipo

Francesco
[#1]
Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Utente,
dal suo resoconto anamnestico, ove si eccettui la sensazione non meglio descritta di tipo vertiginoso, non emerge alcuna sintomatologia che evochi in maniera definita un disturbo di pertinenza neurologica. Lei cita un "irrigidimento" cervicale, che potrebbe lasciar intendere che soffra di cefalea (in tal caso di tipo tensivo), ma questo è un sintomo che non ha mai riferito. Per lo stesso motivo, non ritengo neppure che si possa postulare l'ipotesi ventilata dal collega di emicrania con aura. In conclusione, a parte il disturbo agli occhi, per il quale avrebbe già ricevuto una diagnosi dall'Oculista, se il motivo della sua richiesta è sostanzialmente la vertigine, che regredisce stando disteso, può essere opportuno consultare un otorino o anche un Neurologo che ne accerti la natura.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

Ansia

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto