La neurologa mi indirizza al centro specilistico sclerosi multipla dove vengo sottoposta ad altri

Buonasera ho necessità di un vostro parere.
Da un po’ di tempo non mi sentivo bene e a settembre, a causa di un dolore fitta, al padiglione vicino alla testa, ho fatto diversi esami: otorinolaringoiatra, cardiologo ed esami del sangue. Tutto ok. Gli esami evidenziano carenza di vitamina D. Sempre a settembre decido di andare dal neurologo poiché avevo la gamba sx che ogni tanto cedeva oltre a problemi di stanchezza, mai provata così forte e grossi problemi di equilibrio. Premetto che a dicembre 2017 sono caduta e mi sono procurata una brutta distorsione alla caviglia sinistra e che da anni soffro di emicrania. La neurologa mi prescrive la risonanza con mezzo di contrasto dell’encefalo, tronco encefalico e colonna. Dagli esami si evidenziano diverse aree di anomalo ipersegnale T2 a carico della sostanza bianca di entrambi gli emisferi e lesioni sopra e sottotentoriale. Anche la colonna risulta colpita: in sede endomidollare cervicale a livello C2 e C4-C5. Nel midollo dorsale nessuna area alterata. La Neurologa mi indirizza al Centro Specilistico Sclerosi Multipla dove vengo sottoposta ad altri esami per escludere altre palogie, potenziali evocati rallentamento centrale a livello arti inferiori e superiori PEV di latenza aumentata bilateralmente. Non iniziano nessuna terapia poiché non voglio sottopormi a esame liquorale. Hanno rilasciato foglio con diagnosi sindrome clinicamente isolata. I medici stessi sono convinti che sia SM e infatti gli esami non mentono. Io sto fisicamente peggio, i problemi di equilibrio persistono, la gamba sx é peggiorata ed é tornata la stanchezza. Martedì rifaccio le risonanze sperando che si veda un peggioramento che mi consenta di avere la terapia per stare meglio. Vorrei un vostro parere. Capisco che il protocollo medico preveda anche la rachicentesi ma é possibile essere così fermi anche davanti a certe situazioni? Grazie Francesca
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora Francesca,

non è corretto iniziare una terapia per la SM senza una diagnosi definita, capisco la Sua posizione ma i centri per le malattie demielinizzanti hanno un protocollo sa seguire.
Le confesso che anch’io da questa postazione ho l’impressione che la diagnosi di sm sia possibile, anche se Lei non ha riportato la localizzazione delle lesioni e quale esito ha avuto la somministrazione del mezzo di contrasto, per es. se ci sono state impregnazioni patologiche.
Se ha questi ultimi due elementi, se vorrà può integrare le precedenti notizie.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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Utente
Utente
La ringrazio e le riporto i dati. Encefalo: diverse piccole aree di anomalo ipersegnale T2 si osservano a carico della sostanza bianca di entrambi gli emisferi cerebrali in sede periventricolare e paraventricolare in un contesto di diffuso sfumato ipersegnale della sostanza bianca periventricolare. La maggiore del diametro di 14 mm é localizzata in corrispondenza dell’emisezione sinistra dello splenio del corpo calloso. Analoghe alterazioni sono riconoscibili a livello sottotentoriale in corrispondenza dei peduncoli cerebellari medi ed in sede emisferica cerebellare bilaterale. Non aree di alterato segnale nelle sequenze pesate in DWI né di enhancement patologico da placca attiva. In sede subcorticale frontale dx é riconoscibile formazione ovaliforme del diametro di circa 12x9 mm ipointensa in T1 con centro regolarmente iperintenso e con netto contorno di iposegnale T2 emosiderinico, con alcuni spot di potenziamento di segnale dopo mdc ev, compatibile con angioma cavernoso. In sede emisferica cerebellare dx si osserva esile stria iperintensa di tipo vascolare compatibile con piccolo angioma venoso. Sistema ventricolare in asse, simmetrico e normo peso. Regolari gli spazi liquorali cisterno-corticali. Midollo in toto : alcune aree di alterato segnale, iperintense nelle sequenze ATR lungo si rilevano in sede endomidollare cervicale, localizzate alla giunzione bulbo midollare nei cordoni antero-laterali sx (estesa in CC per 10mm), a livello di C2 nei cordoni laterali sx ( estesa in CC per 7 mm) e a livello di C4 C5 nei cordoni laterali sx ( estesa in CC per 17mm). Tali aree, non mostrano potenziamento dopo MDC come da placca attiva. Non aree di alterato segnale del midollo dorsale. Nel soma D10 si rileva una piccola alterazione del segnale a carattere di iper intensità in tutte le sequenze da riferire ad angioma intraspongioso.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

anche la localizzazione delle aree di alterato segnale è suggestiva di malattia demielinizzante ma la loro mancata impregnazione da parte del mezzo di contrasto è una buona notizia indicante la "non attività" delle lesioni in questione.
Lei mi sembra asintomatica. Sa l’esito della visita neurologica?

Cordialmente
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Utente
Utente
Asintomatica? non dire proprio. E non parliamo di suggestione nata dopo le risonanze. Avevo problemi di equilibrio, stanchezza e deambulazione della gamba sx prima di fare le risonanze....infatti mi hanno prescritto le risonanze per questo. Tutti problemi che persistono ormai da mesi, l’unico che era sparito ma ora é ritornato é la stanchezza, una stanchezza assurda, sono distrutta senza aver fatto niente. L’equilibrio continua ad essere instabile, cammino barcollando...sembro una che ha bevuto dalla mattina presto! La gamba sx continua a darmi problemi, se prima riuscivo a fare 30 passi senza problemi ora si sono ridotti a 10 e dopo inizio a camminare con la gamba che pesa e si trascina. Insomma non direi asintomatica! Sono consapevole che le risonanze non hanno rilevato attività e quindi che le placche sono vecchie. Per capire: zero attività vuol dire zero sintomi? Quindi per poter stare meglio devo sperare che martedì le risonanze finalmente captino attività....altrimenti dovrò continuare così? A me sembra assurdo, di questa patologia non si sa tanto e soprattutto é imprevedibile e varia da caso a caso e da persona a persona ma nonostante ciò non capisco perché si ragioni per schemi. Le placche non sono attive, quindi se ragionassimo per schemi non dovrei avere sintomi che invece ho! Quindi?
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

non volevo intendere "suggestione", per noi dire che una sintomatologia o un esame è "suggestivo" significa proprio il contrario, cioè che è possibile e pure probabile, è un terminologia medica completamente differente dall'uso italiano del termine. Quindi intendevo dire che è probabile.
L'assenza di attività delle placche insieme ai sintomi indica solitamente che è una condizione precedente che può persistere, cioè la placca era attiva e adesso è quiescente ma il sintomo persiste.
Per il resto la penso come Lei.

Cordialità
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Utente
Utente
Mi scusi dott. Ferraloro, non mi sono spiegata bene. Conosco il termine medico suggestivo che é differente dal termine suggestione nell’uso italiano. É stato improprio utilizzare lo stesso termine ma semplicemente intendevo evidenziare che i sintomi che accuso non sono stati dettati o influenzati dai referti delle risonanze. Una domanda. Se la risonanza continuasse a non evidenziare attività e mantenessi il rifiuto a sottopormi a rachicentesi, non potrò mai avere una terapia? Se invece la risonanza evidenziasse attività mi potranno iniziare la terapia anche se non faccio la rachicentesi? Insomma, affinché possa iniziare ad avere una terapia devo necessariamente fare la rachicentesi? Visto che la SM ha diverse forme e che a volte é difficile individuare quella precisa, perché imprevedibile e variabile da persona a persona, nel mio caso con placche vecchie che però danno sintomi, che forma potrebbe essere? Io credo quella progressiva poiché i sintomi non sono regrediti o spariti. Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

avevo intuito che la sintomatologia non è stata influenzata dall'esito della RM ma questa è stata effettuata proprio in ragione dei sintomi che manifestava.
Sulla terapia non posso rispondere perché ogni centro sm segue un proprio protocollo che a volte è "imposto" dall’Asl di competenza.
Riguardo la forma clinica è impossibile stabilirla a distanza, le variabili sono tante. La forma progressiva causa un aggravamento graduale dei sintomi, nel suo caso sembrano stazionari, comunque è solo un’ipotesi a distanza.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua pazienza. Volendo sentire altro parere, slegato dalle direttive dettate dalla ASL di competenza territoriale - nonostante viva nella regione più colpita d’Italia e quindi credo più sensibile - avrebbe un suggerimento in merito? Dove posso andare? La ringrazio
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Signora,

purtroppo non conosco Centri SM nella Sua regione.
Vediamo se qualche collega può dare delle informazioni maggiori, in tao caso può scrivere in questo consulto.

Cordialmente
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