Fascicolazioni e debolezza braccio

Gentili dottori buongiorno.

A seguito di una frattura al quarto metatarso del piede sinistro (non ingessato, ma trattato con scarpa talus), sono stato sottoposto a un ciclo di punture di eparina.

Ho fatto per 15 giorni le iniezioni sulla pancia e in un'occasione mi sono procurato un leggero dolore. Da quel momento, quel punto della muscolatura addominale destra ha iniziato ad avere delle fascicolazioni. Scomparse spontaneamente, si sono poi ripresentate dopo alcuni giorni in forma molto più forte e persistente, sempre nello stesso punto, per una giornata intera. E fin qui non ho dato alcun peso alla cosa.

L'indomani, svanite da sole dalla zona in questione, quelle stesse fascicolazioni si sono "trasferite" in altri distretti del corpo. Palpebra destra, braccio sinistro e soprattutto gamba sinistra.

Ora, nel corso dell'ultima settimana questa sintomatologia non è regredita: osservo per l'appunto da 7-10 giorni queste occasionali vibrazioni nelle gambe (con netta prevalenza della sinistra, nel piede, nel polpaccio e nel quadricipite femorale) e nel braccio sinistro, essenzialmente quando torno con la muscolatura a riposo.

Negli ultimi quattro o cinque giorni, ed è qui che ho iniziato ad avere qualche preoccupazione, si sono aggiunte strane sensazioni proprio nel braccio sinistro: una sorta di debolezza accompagnata da indolenzimento della spalla e del tricipite, cui fa riscontro, nell'anulare e nel mignolo, una sensazione di minore forza, precisione, "presenza", per così dire.

Vi ringrazio per l'attenzione prestata alla mia richiesta di consulto e per il vostro riscontro.

Un caro saluto.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

il quarto e quinto dito sono innervati dal nervo ulnare, è possibile che ci sia un interessamento di questo nervo o un problema più a monte, considerato l'indolenzimento che riferisce alla spalla e al braccio.
Se il problema dovesse persistere effettui una visita neurologica ed eventuali esami che il collega potrebbe richiedere, per es. un'EMG all'arto interessato.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Grazie per l'indicazione, dottore: seguirò il suo consiglio.

Le chiedo un paio di ulteriori chiarimenti, alla luce di quanto scrive: cosa intende quando parla di un possibile problema "più a monte" del nervo ulnare?

Seconda curiosità: nella sua replica non menziona mai la sintomatologia legata alle fascicolazioni. Ritiene, per quanto possibile a distanza, che le due cose non abbiano a che fare tra di loro?

Ancora grazie per la cortesia, un cordiale saluto a lei.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

mi riferivo a problematiche cervicali o della spalla.
Riguardo le fascicolazioni, potrebbero essere correlate con un’eventuale discopatia cervicale ma, considerata la loro insorgenza e diffusione, possono anche essere indipendenti.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie di nuovo dottore, le porgo ancora i miei saluti.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Di nulla.

Buon pomeriggio
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dopo
Utente
Utente
Dottore buonasera, torno a scriverle dopo aver effettuato due visite neurologiche e un paio di esami di cui le vorrei riferire.

La prima neurologa, che mi ha visitato lo scorso 31 maggio, ha riportato quanto segue.
"Da inizio aprile il paziente presenta contratture muscolari su tutti il corpo. Nel tempo, tali fenomeni sembra al paziente che stiano aumentando. Il paziente segnala ipostenia all'arto superiore sinistro con difficoltà nei movimenti fini alle prime tre dita. Da qualche giorno sensazione di ipostenia agli arti inferiori. Il 25 marzo è caduto da due metri. Il 5 dicembre colpo di frusta con distorsione del rachide cervicale.
Visita. Paziente vigile e orientato S-T. MOI e MOE nella norma. Non deficiti altri nervi cranici. Tonia nella norma. Mingazzini ben tenuto arti superiori e inferiori. Stenia conservata. Sensibilità riferita nella norma. Prove cerebellari ben eseguite. Romberg: minime oscillazioni multidirezionali. Deambulazione nella norma. ROT conservati. Contrattura muscolare a sede cervicale dolente alla palpazione. In sola occasione minima fascicolazione nell'eminenza tenar destra.
Ipotesi diagnostica. Le contratture spesso a salve di vari gruppi muscolari a mio avviso derivano da iniziale radicolopatia sia cervicale sia lombare conseguente a traumi cervicale e lombo-sacrale procurati dai due incidenti ravvicinati.
Consigliata terapia osteopatica, EMG quattro arti, controllo elettrolitico e funzionalità tiroidea".

Dall'EMG, effettuata il 4 giugno, le riporto le conclusioni: "Nella norma tutti i parametri di conduzione nervosa sensitivo-motoria (eccetto per lieve riduzione di ampiezza del CMAP del nervo SPE di destra: possibile lesione parziale del ramo distale per il muscolo pedidio?). Nella norma tutti i muscoli all'esame elettromiografico ad ago".

Lo scorso 1 luglio ho portato il referto da una seconda neurologa, all'Istituto Besta di Milano. Questo il referto della sua visita:
"Da qualche mese riferisce la comparsa di fascicolazioni agli arti cui si associa una sensazione di debolezza all'arto superiore sinistro oltre a dolore nella coscia sinistra e sensazione di contrazione dello stesso arto inferiore. Elettroliti e funzionalità tiroidea nella norma, EMG nella norma ad eccezione di una riduzione del CMAP del nervo SPE di destra.
Visita. Paziente vigile orientato collaborante. Buona MOE e MOI. Non deficit stenici focali ai quattro arti anche alle prove segmentarie. ROT presenti simmetrici. Non Babinski. Deambulazione nella norma anche su punta dei piedi e talloni. Si rialza da accovacciato senza fatica. Saltuarie mioclonie.
In conclusione il paziente presenta un'obiettività nella norma come l'esame EMG. Ritengo utile terapia con magnesio supremo per almeno due mesi e ginnastica miorilassante".

La seconda dottoressa ha minimizzato la possibile correlazione con i due eventi traumatici, ricollegando i miei sintomi a uno stato generalizzato di contrattura muscolare. Le ho peraltro riferito di alcuni recenti episodi di salivazione eccessiva nella parte sinistra della bocca, ma ha minimizzato dicendomi di non tenerne conto.

Segnalo, per finire, dottore, che ho trascorso l'ultimo fine settimana presso un rifugio in quota (2.300 metri) e che ho notato un chiaro affanno respiratorio in posizione supina prima di addormentarmi. Niente del genere invece durante le lunghe e impegnative camminate, dunque nel corso dello sforzo fisico. Il sintomo si è però ripresentato spesso in questi ultimi giorni (compreso oggi) anche qui a Milano, e anche in posizione seduta o eretta.

Non le nego, a questo punto, una certa preoccupazione (visto che nel frattempo ho trovato di tutto su internet) e che i sintomi che avverto da inizio aprile (fascicolazioni dopo gli sforzi di certe fibre muscolari e sensazione di debolezza, soprattutto al braccio e alla mano sinistra, ma anche alle gambe), non accennano a passare, anzi.

Un caro saluto e un sincero ringraziamento per l'attenzione e i suggerimenti che mi vorrà dare.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la sensazione di debolezza è soggettiva, appunto una sensazione, non obiettivata dai due neurologi che hanno riscontrato una normale stenia (forza).
Peraltro ha due visite neurologiche perfettamente nella norma, quindi non vedo motivi di preoccupazione.
Lasci stare internet per autodiagnosi, lo usi per fini migliori, le autodiagnosi in Rete sono solo fallaci e creano ansia assolutamente immotivata.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Che dirle, dottore? La ringrazio prima di tutto per la sua cortese replica.

Ritiene, a questo punto, che possa avere un senso intraprendere un percorso presso un osteopata, come indicato dalla prima neurologa?

Oppure pensa sia il caso di tornare a visita da un altro specialista o effettuare altri approfondimenti diagnostici, nel caso i sintomi si protraggano ulteriormente?

Grazie ancora per il riscontro, lei è stato davvero molto gentile.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

segua le indicazioni suggerite dalle colleghe e, soprattutto, stia tranquillo.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie di nuovo dottore, e buona serata.
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dopo
Utente
Utente
Dottor Ferraloro buongiorno, come sta?

Le scrivo per aggiornarla sui miei sintomi e su un'ulteriore visita che ho fatto da un terzo neurologo lo scorso 31 luglio.

Questo il referto del suo collega:

"A dicembre 2018 per incidente stradale distorsione del rachide cervicale. A marzo 2019 per caduta dal balcone frattura del quarto metatarso del piede sinistro.
Riferisce da inizio aprile fascicolazioni, dapprima all'addome e poi a tutti gli arti, in particolare al superiore sinistro, accompagnato da impaccio allo stesso arto.
Riferisce ipersalivazione e senso di fame d'aria. Fuma una o due sigarette al giorno.
EMG nei limiti eccetto per lieve sofferenza nervo SPE di destra. TSH ed elettroliti nei limiti.

EON: vigile, collaborante, orientato. Non deficit nell'eloquio. Lingua normotrofica e normomobile. Non deficit MOI/MOE, non NY. Non deficit VII NC. Non deficit motori o sensitivi ai quattro arti. ROT vivaci, scattante il rotuleo a destra. SCP in flessione bilaterale. Lasegue negativo. Si solleva sulle punte e sui talloni. Deambulazione nei limiti.

Consiglio di eseguire RM del rachide cervicale SMDC. Terapia: Milesax una bustina dopo colazione per 15 gg. Visita di controllo dopo RM."

Per quello che mi riguarda, gentile dottore, continuo ad avere questi episodi di debolezza, imprecisione fascicolazioni e tremori agli arti, più frequenti e più intensi al superiore sinistro, dalla spalla alle prime tre dita.

Per farle un esempio molto pragmatico: ieri sera ero fuori con un amico a bere una birra. Con il braccio sinistro riuscivo a sollevare il peso del bicchiere senza problemi, ma al momento di "roteare" il polso per portarlo alle labbra, si innescava un tremore molto, molto intenso nell'avambraccio, per cui dovevo desistere e bere con la destra.

Proseguono gli episodi di salivazione copiosa, essenzialmente a sinistra. Li noto particolarmente mentre parlo oppure dopo aver mangiato. Ho avvertito anche, ma sono stati episodi del tutto isolati, un ingrossamento passeggero di una ghiandola salivare di sinistra e un indolenzimento all'angolo della mandibola (sempre a sinistra) e alle arcate dentarie.

Ieri mattina ho avuto un nuovo episodio di fame d'aria. Comparso senza alcun preavviso, mentre ero tranquillamente seduto alla mia scrivania in ufficio, e accompagnato da sudorazione copiosa. Quando avverto questo sintomo, estremamente sgradevole e inquietante, faccio dei respiri molto intensi, lunghi e profondi, soprattutto nella fase di espirazione. Quello di ieri sarà durato quasi un'ora e mi ha lasciato piuttosto scosso. Nel mentre avvertivo una sensazione di disagio (non saprei se definirlo "pesantezza", "pienezza") alla parte sinistra del torace.

Mi perdoni se metto un po' tutto nel calderone, dottore, confido nella sua pazienza e nella sua cortesia.

Un caro saluto, in attesa di un suo consiglio.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

la visita neurologica mi sembra sostanzialmente negativa.
Il neurologo come si è orientato?

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
In che senso, dottore?

Alla fine della visita mi ha detto che a suo avviso non ci sono stati riscontri ricollegabili a patologie preoccupanti (conclusione peraltro analoga a quella delle due specialiste che mi avevano visitato prima di lui), né a qualcosa di grave farebbe pensare l'esito dell'esame elettromiografico del 4 giugno.

Il suo collega mi ha prescritto la risonanza del rachide cervicale per verificare l'eventuale presenza delle radicolopatie sospettate dalla prima neurologa, secondo la quale i miei sintomi potrebbero essere legati ai due traumi che ho subito nell'arco degli ultimi mesi.

Il Milesax, infine, a suo avviso dovrebbe aiutarmi a rilassare il tono muscolare, se ho ben compreso la sua indicazione. Mi ha prescritto queste bustine, invece del magnesio supremo suggeritomi dalla seconda neurologa (la dottoressa del Besta) perché nella loro composizione comprendono non soltanto il magnesio stesso, ma anche altri elementi che potrebbero darmi giovamento.

Grazie di nuovo dottore, attendo un suo riscontro.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

pure se a distanza mi sento di concordare con quanto detto dal collega, mi pare che abbia tre visite neurologiche con pareri sostanzialmente sovrapponibili, almeno per quanto riguarda l’esclusione di malattie importanti.
Segua le indicazioni del neurologo.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Grazie di nuovo dottore.

Mi prendo la libertà di tenerla aggiornato dopo i prossimi accertamenti.

Ancora un caro saluto.
[#16]
dopo
Utente
Utente
Dottore buon pomeriggio. Ho appena ritirato il referto della risonanza del tratto cervicale che mi era stata prescritta dal neurologo un mese fa. In attesa di portargli il referto in occasione della prossima visita, in programma per mercoledì mattina, mi permetto nel frattempo di inviare a lei quanto riportato:

"Sono state eseguite sezioni sagittali e assiali in tecnica di spin echo, ponderate in T1, T2, sequenza STIR. Il rachide e il midollo sono dimostrati dalla giunzione cranio-spinale fino a D3.

Il canale spinale è di dimensioni normali. Non vi sono alterazioni intramidollari o intradurali.

Non vi è evidenza di ernie discali molli lateralizzate ad alcun livello.

Minima iniziale disidratazione discale ai livelli C5-C6 e C6-C7 con protrusioni discali contenute di modesta entità. Modesta osteofitosi marginale e uncoartrosi. Minima stenosi bilaterale dei forami di coniugazione, lievemente prevalente dal lato destro.

Non vi sono alterazioni ossee strutturali. Non vi sono alterazioni nei rapporti fra le faccette articolari".

Per quanto riguarda i miei sintomi, definirei sostanzialmente invariata la situazione agli arti superiori. Imprecisione, debolezza e fascicolazioni permangono prevalentemente al braccio e alla mano sinistra, ma li avverto in maniera minore anche a destra.

Nel frattempo, però, durante le due settimane di ferie che ho passato al mare, ho trascorso alcuni giorni con dei fastidi sgradevoli e frequenti alle gambe. Li descriverei come una sensazione di fatica a stare in posizione eretta, associata a tremori nella zona dei muscoli gemelli (soprattutto provando a stare sulle punte o peggio ancora sui talloni), indolenzimento dei glutei e dei bicipiti femorali e a una generale percezione di scarso equilibrio/instabilità.

Grazie di nuovo per l'attenzione, dottore.
[#17]
dopo
Utente
Utente
Dottore buonasera,

come le avevo anticipato nel precedente messaggio, lo scorso 5 settembre sono tornato a visita dal mio neurologo.

Le riporto il referto.

"Il soggetto riferisce durante le vacanze accentuazione dei sintomi con senso di rigidità e indolenzimento agli arti inferiori, specie dopo sforzo muscolare, fascicolazioni diffuse e più in generale senso di maggiore faticabilità.
EON: non si apprezzano deficit a carico delle f. superiori, dei NC. Non NY. Non segni focali o di lato. Non ipertono, non dismetria. Non esauribilità muscolare. Non riferisce disfagia. ROT diffusamente presenti, simmetrici, normovivaci. Hoffmann negativo, SCP muta bilateralmente. Non deficit sensitivi. Assente achilleo a dx."

Nell'occasione, il dottore mi ha prescritto due ulteriori accertamenti per "sospetta miopatia": una seconda EMG/ENG ai quattro arti (che ho effettuato il 24 settembre, dunque a quasi quattro mesi dalla prima) e un esame ematico con controllo di CPK, ANA, ENA, VES, PCR e S-Proteine.

Le riporto di seguito i risultati, che ho appena inviato anche al suo collega, in attesa della prossima visita.

EMG: Muscoli bicipite e tricipite br., flessore radiale del carpo e I interosseo dorsale dx e sin: attività spontanea assente. Potenziali di unità motoria di durata e ampiezza media nella norma; reclutamento in quadro di interferenza per sforzo massimale.

Muscoli vasto mediale, tibiale ant., gemello mediale dx e sin: attività spontanea assente. Potenziali di unità motoria di durata e ampiezza media nella norma; reclutamento in quadro di interferenza per sforzo massimale.

Conclusioni: lieve riduzione d'ampiezza del potenziale composto muscolare (MAP) del nervo peroneo destro (dato di dubbio rilievo nel contesto clinico attuale). Nella norma i restanti parametri di conduzione nervosa motoria e sensitiva valutati. Reperti elettromiografici di normalità nei muscoli esaminati. L'esame risulta invariato rispetto al precedente del giugno u.s.

Esame ematico:
- CPK: 76 UI/L (valori normali: 10-190)
- ANA: assenti
- ENA: assenti
- VES: 3 mm/h (valori normali: 0-15)
- PCR: 0,01 mg/dL (0,00-0,5: assenza di processi infiammatori)
- S-Proteine: 6,8 g/dL (valori normali: 6,5-8,5)

Il neurologo che ha svolto l'elettromiografia mi ha riferito che la lieve riduzione d'ampiezza riportata nel referto risulta peraltro leggermente migliorata rispetto alla prima EMG, che avevo effettuato lo scorso 4 giugno, quando i miei sintomi erano significativamente più lievi. Anche in quell'occasione mi era stato detto che quel dato non aveva significato clinico.

Non le chiedo, lungi da me, di avventurarsi in ipotesi a distanza. Condivido anche con lei questi esami semplicemente perché mi piacerebbe avere un riscontro in più.

Ancora un caro saluto e grazie come sempre.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

a distanza non posso che concordare con quanto detto dal collega che ha effettuato l'emg in quanto ha visionato direttamente l’esito dell’esame. Il resto è tutto negativo.
Veda cosa Le dirà il neurologo.

Cordialità
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dopo
Utente
Utente
Dottore buon pomeriggio,

ho inviato gli esiti dei controlli al neurologo, che mi ha risposto via mail scrivendomi che "gli esami non danno indicazione di patologia" e poi dandomi appuntamento all'indomani per discuterne a voce.

Ieri, parlando al telefono, ho avuto modo di chiedergli delucidazioni, soprattutto in merito a questa "lieve riduzione d'ampiezza del CMAP del nervo peroneo destro" emersa in entrambe le EMG che ho effettuato, quella del 4 giugno e quella del 24 settembre.

Dato che, nel corso di tutti gli accertamenti che ho fatto, è il solo e unico parametro a discostarsi, per quanto leggermente, dalla normalità (tanto per dare due numeri: il 4/6 il valore "Rel Amp", nel punto di misurazione "Fib Head", era pari all'81,5%, il 24/9 il medesimo risultava dell'82,6%), ero curioso di capire da lui cosa ne pensasse, considerato anche il concomitante peggioramento dei miei sintomi tra i due controlli (di cui ero matematicamente certo, evidentemente sbagliando, che sarebbe emersa qualche traccia nella seconda EMG).

La sua opinione è che quel numero da solo non dica nulla e che, come sottolineato dai colleghi che hanno materialmente effettuato le due verifiche strumentali, non abbia un effettivo significato clinico.

Mi ha pertanto prescritto due ulteriori esami per completare l'iter diagnostico: una RM dell'encefalo e una della colonna.

Al di là di queste ulteriori analisi a cui mi sottoporrò, a lei rivolgo due domande, dottore. Non in merito al mio caso specifico, ma sulla base della sua esperienza generale, come si conciliano due EMG sostanzialmente identiche a quattro mesi di distanza con un quadro sintomatico che invece sento essere peggiorato? È possibile che un eventuale processo neurodegenerativo non lasci alcun segno in un controllo elettromiografico oppure devo pensare a una spiegazione diversa?

La ringrazio molto come sempre,

un caro saluto.
[#20]
Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

diciamo che con due emg il cui reperto, stazionario, non viene considerato patologico la probabilità che non ci sia una malattia neurodegenerativa è alta.
Faccia gli esami prescritti dal neurologo e poi si vedrà come procedere.

Cordiali saluti
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L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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