Crisi epilettica, TIA, Annebbiamento vista, Dejà-vù, Confusione

Gentili dottori,
Vi scrivo per esporvi il problema di mio padre, sperando di ottenere qualche delucidazione o qualche informazione in più.
Mio padre ha quasi 62 anni e, dal 2016, ha iniziato a soffrire di momenti di grande confusione, annebbiamento della vista, déjà-vu e, nei casi peggiori, incapacità di dire frasi sensate.
Lo scorso settembre, mentre stava dormendo, ha avuto una crisi epilettica e da allora assume Levetiracetam da 500mg.
La crisi epilettica si è ripresentata qualche settimana fa, di nuovo mentre stava dormendo. Entrambe le crisi epilettiche hanno lasciato mio padre, per i 5 minuti successivi, in uno stato di incoscienza aggressiva, durante la quale non ci riconosceva. Voleva solo allontanare tutti, diventando appunto molto aggressivo.
Il nostro neurologo ha parlato di TIA e crisi epilettiche collegate. Mio padre ha effettuato:

- ecodoppler alla carotide
- tac encefalo
- Potenziale Evocato Somatosensoriale, Mediano e Tibiale (Commento: nella norma gli arti superiori; assente la corticale dell’arto inferiore sn, come da parziale sofferenza delle vie sensitive afferenti dall’arto inferiore)
- Potenziale Evocato Visivo: Pattern Reversal (Commento: le latenze assoluto delle risposte evocate sono aumentate per sn>ds.)
- EEG a Dicembre (Si registrano frequenze in banda alpha, mediovoltata, simmetrica, reattiva, a maggiore espressione parieto occipitale. Frequenze più elevate e di bassa ampiezza si evidenziano in ambito fronto-centro-temporale. Grafoelementi aguzzi sincroni nelle derivazioni sn, maggiormente frontocentrale e durante hpn. Aspetti di sofferenza emisferica sn.)
- EEG ad Aprile (Attività elettrica cerebrale di fondo Alpha, normomodulata, reagente e simmetrica, a prevalente espressione parieto-occipitale. Attività più rapide si colgono sulle derivazioni fronto-centrali. Onde aguzzi in treni sincroni frontocentrotemporale a ds, maggiormente durante HPN. Aspetti di irritazione frontecentrotemporale ds.)

Dalla relazione del neurologo mio padre risulta affetto da epilessia criptogenetica focale complessa, verosimilmente su base vascolare .
Mio padre, avendo una valvola mitralica meccanica, effettua controlli cardiologici (elettrocardiogramma, ecocardiogramma) e assume Coumadin come anticoagulante mantenendo l’INR tra il 2,5 e il 3.
Tutti i controlli non hanno mai presentato problematiche, tant’è che il neurologo colpevolizza l’eventuale ansia, stress e perdita di sonno.
Aggiungo che anche la glicemia risulta nella norma.

Da settembre assume Levetiracetam 4 compresse ogni 5 ore da 500. Per i TIA gli è stato prescritto un vasodilatatore in gocce.

Vorrei chiedervi, è possibile che mio padre nonostante le cure, i farmaci e i controlli continui a soffrire di TIA e di crisi epilettiche?
E’ possibile che le crisi nascano dal nulla, senza un problema visibile?
Ci sono altri controlli che mio padre dovrebbe effettuare?

Attendo speranzosa vostri pareri, delucidazioni o semplici commenti alla situazione.
Vi ringrazio.
- C.
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Quindi suo padre soffre, o ha sofferto, di crisi epilettiche focali, probabilmente temporali, con alterazione dello stato di coscienza. Quella che lei chiama "incapacità di dire frasi sensate" può essere semplicemente dovuta allo stato confusionale, oppure, considerata la focalità sinistra rilevata all'eeg ,a una diretta compromissione temporanea del centro del linguaggio.
Poi ha avuto due crisi epilettiche notturne, che lei però non descrive. Era il classico attacco tonico-clonico?
Le crisi ovviamente non nascono "dal nulla". L'ipotesi più probabile è quella di una sofferenza su base circolatoria, però nei casi di epilessia tardiva occorrerebbe approfondire le indagini neuro-radiologiche.
Se il livello ematico del levetiracetam è nel range e suo padre continua ad avere attacchi occorrerà rivedere la cura, aggiungendo o sostituendo.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buonasera, la ringrazio per la sua risposta. Non ho potuto descrivere le crisi epilettiche per il limite dei caratteri. Entrambe le crisi sono state di tipo tonico-clonico, anche se effettivamente non ci sono mai state forti convulsioni. Durante il sonno mio padre ha improvvisamente iniziato a emettere un gemito forte e lunghissimo, contemporaneamente la testa si è girata verso sinistra con gli occhi verso l'alto e bava alla bocca. Entrambe le crisi sono durate circa 5 minuti, nella prima crisi la seguente fase di incoscienza è durata di più rispetto alla seconda: circa 50 min nella prima e 10/15 min nella seconda. In seguito mio padre ha avuto, e ha tuttora a causa della crisi di poche settimane fa, forti dolori/lesioni muscolari alla schiena e al petto.
Per l'ultima crisi i medici del 118 hanno controllato anche la glicemia e questa era bassissima, circa a 40. Per questo speravamo di aver trovato la causa delle crisi nell'ipoglicemia. Però effettuando nei giorni seguenti il test della curva glicemica questa non ha presentato problematiche.
Posso chiederle come mai tali crisi avvengono nel sonno? È stato semplicemente un caso oppure potrebbe esistere una motivazione?
La ringrazio.

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