Siringomielia e tetraplegia

Buongiorno,
ho 34 anni e da 16 sono tetraplegico a causa di un incidente stradale che ha provocato la frattura della vertebra cervicale C7 con relativa compromissione del midollo spinale. Sono stato sottoposto ad intervente di stabilizzazione tramite placche in titanio.
Premetto che, svolgo attività lavorativa (ric. univ) che mi vede impegnato per almeno 8 ore al giorno davanti al pc e sebbene cerchi di prendere quante più precauzioni possibili, talvolta la postura non è proprio delle migliori. Col tempo ho assunto una leggera cifosi e solitamente a fine giornata avverto dolore localizzato ai trapezi e al collo. Lungo la schiena, nella zona dorsale avverto anche delle contratture, che occasionalmente ho curato sottoponendomi a delle sedute di fisioterapia.
Detto questo, scrivo questa richiesta di consulto perchè ieri ho ritirato il referto di una RM, prescritta dal mio MdB a seguito della comparsa del Segno di Lhermitte, circa una paio di mesi fa.
Il controllo, confrontato con esami precedenti, non ha evidenziato alcun cambiamento del rachide cervicale, ma "A livello medio-dorsale si apprezza una discreta ectasia della cavità ependimale di tipo idro-siringomielico che si estende in sagittale per circa 4cm. Regolarmente rappresentato a tutti i livelli lo spazio subaracnoideo."
Chiedo, anche a titolo informativo, come lo sviluppo di Siringomielia sia possibile anche in zone distanti dalla lesione midollare, nel mio caso in zona cervicale e se essa sia correlata alla lesione in questione, seppur localizzata in altra zona.
Concludo col dire che ad oggi, i sintomi del Segno di Lhermitte sono notevolmente affievoliti, quasi scomparsi, ma avverto solo dei dolori lungo le braccia, che scompaiono e ricompaiono una tantum.
Resto in attesa di un vostro responso. Ringrazio cortesemente.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

in effetti è possibile che in seguito ad un trauma vertebrale importante possa formarsi una cavità siringomielica anche un po’ più distante dal trauma (come nel Suo caso, trauma C7 e cavità alcuni cm più in basso) e a distanza di anni dal trauma stesso.
Tuttavia una delle associazioni più frequenti, e probabilmente una causa, è la malformazione di Chiari che si manifesta con un abbassamento delle tonsille cerebellari. Ha mai fatto una RM encefalica?

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio per la risposta.
No, non ho mai eseguito una RM encefalica.
A dire il vero, poco prima di Natale dello scorso anno, sono stato vittima di una caduta accidentale in cui ho urtato l'area occipitale del cranio.
Recatomi al PS mi hanno fatto una tac preventiva in cui non mi hanno diagnosticato alcunchè, dicendomi che era tutto regolare. E' possibile che una possibile malformazione di Chiari sia manifesta in seguito a questo evento? E soprattutto, una tac eseguita in quella zona non avrebbe dovuto rivelarla?
Inoltre vorrei aggiungere che, leggendo (su google, non me ne voglia) i sintomi che tale malformazione "congenita" comporta, devo ammettere che io non li ho mai riscontrati sulla mia persona ed anche dolori neuropatici caratteristici della mia condizione di mieloleso, ad oggi, non mi hanno particolarmente interessato, se non quelli inerenti al controllo degli sfinteri.
Infine vorrei chiederle se i dolori alla schiena che avverto non siano imputabili alla classica posizione acquisita per ore al pc, oppure un campanello d'allarme per il sopraggiungere di siringomielia.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

una malformazione di Chiari è spesso asintomatica e la maggioranza dei pazienti l'apprende da una RM effettuata per altri motivi. Non sempre alla TC viene rilevata tale malformazione, specialmente quando è di entità lieve.
Una RM encefalica sarebbe utile effettuarla, senza urgenza, considerato pure che è un esame innocuo.
Riguardo i dolori alla schiena, non è possibile stabilire a distanza la loro origine, entrambe le ipotesi che Lei avanza possono essere possibili.

Cordialmente
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore. La ringrazio nuovamente per il suo intervento.
Sperando di non risultare scocciante, vorrei porle alcuni quesiti, più che altro al fine di soddisfare la mia curiosità:
1) Ho letto che una Siringomielia ha una progressione molto lenta, il che mi suggerisce che l'inizio della formazione sia da ricercare a qualche anno. È corretto? Ciò escluderebbe quindi come causalità, l'evento che mi è accaduto lo scorso inverno.
2) La scomparsa quasi del tutto del Segno di Lhermitte potrebbe scorrelarne il nesso con la Siringomielia?
Ad ogni modo, in agenda ho un appuntamento con un fisiatra del centro di riabilitazione per mielolesi a cui mi rivolgo spesso.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Utente,

1. È probabile che sia antecedente all'ultimo trauma.

2. Il segno di Lhermitte è espressione di sofferenza del midollo, prevalentemente del tratto cervicale soprattutto se il sintomo inizia alla base del collo.

Cordialità