Fastidio ultima costola sinistra

Buongiorno
vorrei semplicemnte un suo parere in base alla descrizione dettagliata del problema che andrò a descriverle.
Il problema si focalizza sulla zona dell'epigastrio, specificatamente sull'ultima costola sinistra a circa 3-4cm dallo sterno (credo si parli di
cartilagine costale in questo caso.) Da qualche mese presento un fastidio/dolore in un'area grande come la punta di un dito, che si accentua se premo su di essa. Durante la giornata avverto tale fastidio come una sorta di crampo che dura una frazione di secondo e scompare, che avviene soprattutto quando sto seduto in ufficio o a causa di qualche movimento di torsione.
Premendo invece sull'area viscerale subito sottostante l'ultima costala, anche in maniera decisa e profonda, non avverto alcun sintomo.
Gli unici disturbi diversi che invece presento nella zona epigastrica sono: un senso di pesantezza allo stomaco, eruttazioni continue durante il corso della giornata anche sensa aver mangiato, digestione un po faticosa e qualche volta delle leggere pulsazioni nella zona proprio sotto lo sterno.
Ho 42anni peso cuirca 90kg e sono alto 185 cm.
A gennaio ho fatto degli esami del sangue annuali di semplice controllo, e tutti i valori sono risultati ottimali (emocromo, colesterolo, glicemia, ves, urine, omocisteina, bilirubina etc etc)
Annualmente vado pure da un cardiologo visto che soffro di leggera pressione alta 145/90 a carattere ereditario, il quale mi ha prescritto da circa 2 anni una terapia con sequacor 2, 5mg e olprress 10 mg con la quale lapressione rientra nei normali ranghi di 125/85. Anche qui gli esamisono regolari (ecg normale e sotto sforzo, holter)
Le domande che le faccio sono le suguenti:
1 - il dolore della zona costale deve considerarsi come una patologia a se stante, come ad esempio infiammazione cartilaginea o altro, oppure come un effetto secondario di altra patologia che interessa gli organi interni che si trovano sotto la costola?
2 - il fatto di stare tutto il giorno seduto, visto il mio lavoro di amministrativo, può influenzare la zona diaframmatica e costale?
3 - nella zona citata esitono dei punti critci o legamentosi che possono essere soggetti ad infiammazione cronica?
4 - secondo lei i fastidi digestivi/dispepsia hanno una correlazione col dolore costale?

Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
Premesso che per poter rispondere in maniera adeguata ai suoi quesiti occorre che lei si sottoponga ad una visita (che le consiglio di effettuare anche da parte del suo medico curante), in linea di massima il dolore costale potrebbe essere ascritto ad una nevralgia intercostale, che viene facilmente diagnosticata. È improbabile che sia in correlazione con i disturbi gastrici che ha riferito, ma potrebbe invece risentire della postura, specialmente se nella esecuzione del suo lavoro non viene osservata una postura ergonomica.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta. Da ignorante in materia le chiedo allora se un semplice antinfiammatorio o una pomata ad uso locale potrebbe risolvere il problema nel caso di nevralgia da postura.
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dopo
Utente
Utente
Dimenticavo una cosa importante, contraendo volontariamente gli addominali, l intensità del dolore aumenta, sempre esclusivamente al tatto.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
nel confermarle che la mia opinione è che si tratti di una semplice intercostalgia, tuttavia devo informarla che attraverso i consulti online non è consentito per motivi medico-legali dare consigli di carattere terapeutico.
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore la ringrazio comunque per le risposte. Ovviamente la mia non era una richiesta di terapia mirata, ma una una semplice domanda volta a capire se le intercostalgie si curino in generale con gli antinfiammatori. Un po' come dire che per fare diminuire la febbre in generale si usa la Tachipirina. Saluti.
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