Vertigini e rigidità al collo

Anni 44
Da qualche mese mi è iniziata una sindrome vertiginosa con nausea che si ripete periodicamente, in particolare con alcuni movimenti del capo. Tutto è iniziato a letto quando mi sono accorto che appena cambiavo posizione mi sembrava che girasse tutta la stanza. Alzatomi mi sono accorto che non mi reggevo in piedi tanta era la sensazione di girare e cadere e la nausea.
Dopo aver escluso con apposita visita specialistica problemi di competenza otorino, visto che le vertigini si ripetevano in particolar modo a letto e in piedi quando per mettere del collirio devo piegare il capo all'indietro (trovo beneficio con delle bustine di aulin), su consiglio del medico ho effettuato altri accertamenti con i seguenti risultati:
- Eco-color doppler tronchi sovraortici : arterie di calibro regolare senza alterazioni parietali emodinamicamente significative. Flusso carotideo nei limiti della norma con buona compliance vascolare e normali indici di resistenza encefalici.
Flusso vertebrale al tillaux demodulato (?), particolarmente a dx di probabile natura osteo articolare. CONCLUSIONI: Insufficienza vertebro-vbasilare lieve.

- Rx col. cervicale + dinamiche + oblique: discrete note artrosiche a carico della colonna cervicale con raddrizzamento della lordosi lordosi e riduzione dello spazio intersomatico c3-c4 e c5-c6. Regolari i forami di coniugazione, lieve riduzione dei movimenti di flessione.

I sintomi di rigidità al collo con modesto dolore e vertigini permangono, che terapia devo praticare e chi posso rivolgermi? Devo fare terapia FKT?
Grazie cordiali saluti.
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Dr. Alfredo Costa Neurologo 25
Visto che la diagnosi è stata già posta, si rivolga al neurologo, e segua la terapia che le consiglierà (si usano farmaci vasoattivi). La FKT può essere utile sul dolore.

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Dr. Franco Lacinio Medico fisiatra 16
I sintomi descritti, la cui comparsa-molto probabilmente graduale- risale a qualche mese fa, e che sono rappresentati in sostanza da dolori cervicali, "giramenti di testa" con nausea e da una sindrome vertiginosa soprattutto a letto o in piedi in occasione di una iper-estensione della colonna cervicale, fanno pensare alla fase tardiva di un colpo di frusta cervicale che il paziente può aver subito a seguito di un incidente automobilistico -impatto frontale o tamponamento- o anche di uno sport di contatto o di cadute o di traumi diretti al cranio. In altre parole la sintomatologia riferita può essere causata da una "distorsione cervicale" trascurata che può produrre, dopo settimane o mesi, un complesso di sintomi soggettivi cervicali e neurovegetativi quali la cervicalgia, la rigidità articolare, la contrattura muscolare, la sindrome vertiginosa, da porre in stretta relazione con una alterazione delle componenti capsulo-legamentose e muscolari che, a livello cervicale, svolgono non solo il ruolo di stabilizzazione passiva e di controllo attivo dei segmenti cervicali, ma costituiscono anche una sede ricca di sensori(chiamati scientificamente "propriocettori" )che intervengono nel controllo posturale del capo e si integrano con il sistema vestibolare ed oculomotore (vertigini!). Se a questi sintomi si aggiunge una sindrome ansioso-depressiva e l'insonnia tali da compromettere non di poco la qualità della vita, si spiegano anche le affannose e dispendiose peregrinazioni da vari Specialisti (Otoiatra; Oculista; Internista o Gastroenterologo e persino lo Psichiatra), alla ricerca del rimedio miracoloso. In conclusione, sulla base degli esami effettuati e dei sintomi lamentati, mi sento di rassicurare il paziente sulla natuta "funzionale" dei suoi disturbi e nel contempo di consigliargli di interpellare un Fisiatra di fiducia(Medico Specialista)della zona di residenza il quale, scartando la terapia farmacologica ormai poco efficace in questa fase, lo possa guidare e seguire nella prescrizione mirata di applicazioni variamente associate di fisiochinesiterapia quali la massoterapia, le mobilizzazioni vertebrali, gli ultrasuoni, la TENS. la laserterapia CO2, la magnetoterapia, per 2 o 3 cicli da ripetere ogni 3 mesi.

dr. Lacinio Franco