Parestesie arti

buonasera, è da circa un mese che soffro di parestesie agli arti inferiori e superiori, più intensi nella parte sx (piede e mano), a volte anche a destra. Nell’ultima settimana sono molto meno intensi, ma ancora presenti. Da due giorni è comparso anche un bruciore alle labbra e, dopo un allenamento in palestra, tensione alla zona lombare della schiena e a volte cervicale. La situazione mi sta creando parecchio stress e preoccupazione. Ho già fatto una visita neurologica, dove non sono state riscontrate anomalie, e una rsm senza contrasto a encefalo, rachide cervicale e lombosacrale. Ritirerò l’esito dopodomani. Sono molto preoccupata, la mia paura maggiore è la SM, Anche se il neurologo mi ha detto di stare tranquilla perché non ha rilevato nulla di anomalo. Cosa potrebbe essere? Aggiungo anche che, prima degli accertamenti neurologici, sono stata da un cardiologo ed è tutto ok, così come gli esami del sangue che sono nella norma. Vi prego di darmi un consulto, grazie mille.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
escludendo il dolore muscolare (facilmente collegabile allo sforzo sostenuto con l'allenamento in palestra), prendo separatamente in considerazione quanto riferisce nel suo resoconto anamnestico cominciando dalla sua sensazione di bruciore a carico delle labbra. Questo fenomeno potrebbe essere inquadrato nell'ambito della BMS (acronimo per Burning Mouth Syndrome), che tuttavia implica anche bruciore nel cavo orale e/o della lingua. Accertata l'assenza di cause locali dermo/stomatologiche, il sintomo potrebbe essere interpretato come un problema di interessamento del trigemino. Però la presenza anche di un disturbo sensitivo a carico dei 4 arti, anche se prevalente a sinistra, impone di guardare all'intera sintomatologia in maniera unitaria (...pluralitas non est ponenda). Un disturbo della sensibilità soggettiva, che nel suo caso si può definire a carattere erratico, potrebbe anche trovare una plausibile interpretazione in un interessamento dell'area centrale. Pertanto, prima di riversare la responsabilità patogenetica sulla consueta somatizzazione del disturbo da ansia di malattia, a parere mio, sarebbe opportuno effettuare una risonanza magnetica dell'encefalo. Verificato un risultato negativo a questa indagine, allora trova diritto di domicilio qualunque altra spiegazione di tipo funzionale.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Ho già fatto risonanza encefalo, cervicale e lombosacrale. Domani ritiro l’esito. Posso eventualmente riportarlo qui per suo parere? Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Sono interessato al caso: mi comunichi il risultato.
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dopo
Utente
Utente
Dottore, ecco il referto.
Posso stare tranquilla in merito a malattie neurodegenerative tipo SM?
Come mi consiglia di procedere? Grazie

RM ENCEFALO SNC
Esame eseguito in condizioni basali con sezioni assiali coronali e sagittali pesate in T1, T2 con sequenze volumetrica FLAIR, SWI e DWI.
In fossa cranica posteriore è il quarto ventricolo è mediano, normale. Non vi sono significative alterazioni morfologiche né di intensità di segnale del tronco-encefalico del cervelletto. A livello sovratentoriale le strutture della linea mediana sono in asse; il sistema ventricolare è in sede, di dimensioni nei limiti di norma. Normo rappresentati gli spazi Subaracnoidei della base t della convessità. Non vi sono significative alterazioni di intensità di segnale parenchimali. Non aree di restrizione della diffusività. Non lesioni dotate di effetto massa. Collateralmente si segnala presenza di cisti da ritenzione mucosa mascellare destra. Conclusioni: l’esame non ha documentato reperti patologici a sede encefalica.
RM CERVICALE SMC
Esame eseguito in condizioni basali con sezioni sagittali ed assiali pesate in t1,t2 e con sequenza STIR.
È stato studiato il rachide del basicranio a d3. Mantenuto l’allineamento dei metameri vertebrali. Canale spinale di dimensioni nei limiti di norma. Non crolli somatici, né significative alterazioni di intensità di segnale vertebrali. Minima tendenza alla protrusione mediana Dei dischi intersomatici C4-c5 e c5-c6.
Non ernie discali ne compressioni estrinseche sul sacco durale. Il tratto di midollo spinale studiato e normale per morfologia, dimensioni ed intensità di segnale. Collateralmente si segnala aspetto un poco disomogeneo del lobo tiroideo di sinistra, come per presenza di possibili piccole formazioni cistiche, da rivalutare, qualora non note, con studio ecografico mirato.
RM LOMBOSACRALE
Esame eseguito in condizioni basali con sezioni sagittali ed assiali pesate in T1, T2 e con sequenza Stir.
È stato studiato il tratto di rachide compreso tra la limitante inferiore di d10 e Il sacro. Mantenuto l’allineamento dei metameri vertebrali. Canale spinale di dimensioni nei limiti di norma. Non evidenti crolli somatici, né significative alterazioni di intensità di segnale vertebrali; minimo focale avvallamento della limitante superiore di L3, come per presenza di piccola ernia intraspongiosa di Schmorl. Segni di disidratazione del disco intersomatico L5-S1, lievemente Protruso A sede mediana, senza significativa impronta sul sacco durale. Non vi sono alterazioni di segnale o morfologiche del cono midollare. Normale rappresentazione delle radici della cauda.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Paziente,
come a lei stessa non sfugge, l'esito dell'indagine RM è del tutto negativo per lesioni cui possa essere ascritta la fenomenologia riferita nel resoconto anamnestico. Pertanto, cadiamo nell'ultimo paragrafo della mia prima risposta: ossia disturbo somatoforme.
Lei mi chiede come procedere. Allora, innanzitutto legga il mio articolo di cui Le accludo il link e poi, essendo più tranquilla, consideri il suo disturbo come dovuto ad ansia di malattia e, nel caso persista, si rivolga ad uno psico-terapeuta, per un percorso di terapia cognitivo-comportamentale.
Cordialmente
https://www.medicitalia.it/news/neurologia/7755-la-paura-delle-malattie-neurodegenerative-fa-male-al-cuore.html