Cosa fare?

Buonasera a tutti.
Sono un ragazzo di 30 anni. In data 28 Giugno, sono stato soggetto a ricovero per sospetto TIA che alla fine non è stato confermato. In sede di ricovero ho sostenuto esami come TAC, RX TORACE, RMN ENCEFALO+ANGIO RM VASI INTRACRANICI ed infine EEG più una serie di esami del sangue ad esclusione di Screening Trombofilici ed Immunologici, in quanto le provette sono state "rotte". Da RMN e TAC tutto risulta nella norma, mentre nel EEG sono state rinvenute modeste anomalie temporali sinistra di significato aspecifico. I sintomi che mi hanno portato al ricovero sono stati perdita di forza nella parte sinistra del corpo, visione a mosche da occhio sinistro e in più forme di intorpidimento e crampi frequenti agli arti sia superiori che inferiori. Ritornato a casa, ho accusato una perdita significante di forza agli arti inferiori, perdita di tono muscolare e peso (quasi 6 kg in 2 mesi). La notte ho una sudorazione fredda agli arti inferiori e al mattino quando mi alzo dal letto, ho forte intorpidimento come se non mi sentissi gli stessi arti. Ho sempre pensato che il tutto dipendesse dalla mia cervicale e dal mio stato di ansia e attacchi di panico, ma da quando mi sveglio sempre stanco, spossato e con giramenti di testa e nausea, mi è venuto qualche dubbio sul fatto che tutto ciò possa essere dovuto a qualche lesione midollare. Da specificare che anche quando sbadiglio mi tirano tutti i muscoli del collo e della faccia, facendomi venire sensazione di sonnolenza. Ho difficoltà a percepire il calore, e finanche difficoltà nel defecare e urinare. Prima mi recavo al bagno due, tre volte al dì per defecare ora capita una o tre a settimana. Il Neurologo che mi ha visitato ha detto che tutto ciò dipende dal mio Disturbo d'ansia generalizzato, diagnosticatomi da Psichiatra. Io sinceramente vorrei andare più a fondo in questa situazione, e ho prenotato altra visita neurologica presso altro Medico, per approfondire la cosa. Riesco a camminare e correre, ma è come se alle gambe non percepissi alcun impulso nervoso.
Cordialità.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
Riporto l’ultima frase del suo articolato resoconto anamnestico (Riesco a camminare e correre, ma è come se alle gambe non percepissi alcun impulso nervoso) per sottolineare la soggettività della fenomenologia che esclude la presenza di sintomi obbiettivi nel suo quadro neurologico. Se si decide di voler camminare, non è fisiologico che si debba avvertire alcun segnale di questa decisione, ciò che lei definisce non percepire alcun impulso nervoso , perché il fatto di riuscire a camminare indica che il percorso dalla corteccia cerebrale motoria ai terminali neuro-muscolari è indenne. Partendo da questo assunto elementare, riesamini con l’aiuto di uno specialista la sua condizione che più propriamente può essere definita disturbo da ansia di malattia.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
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Buongiorno dottore,
La ringrazio per la risposta. Il 10 Ottobre eseguirò un’altra visita neurologica di controllo ed effettuerò una EMG anche perchè il senso di torpore si è trasferito anche agli arti superiori. Da qualche giorno, infatti, da testa a piedi è come se non percepissi stimoli sensoriali al tatto. Spiegandomi meglio, mi tocco, percepisco il contatto col corpo ma a livello muscolare e come se non avvenisse nulla. Da premettere che io faccio il Preparatore Atletico calcistico e quando eseguo qualche balzo e atterro sul terreno, è come se al posto di piedi e gambe avessi due mattoni.