Probabile demenza senile

Buonasera,
scrivo per mio padre, 76 anni, grande fumatore fino ad un paio di anni fa, persona abbastanza riservata, pessimista e poco amante della vita sociale da sempre.
Ha problemi vascolari dovuti al fumo, e assume il plavix.
Soffre di ipertensione.

Nell'ultimo anno riferisce difficoltà di concentrazione, difficoltà di memoria e un netto peggioramento dell'udito.

Per il resto non ha difficoltà nello svolgimento delle attività quotidiane, guida senza problemi e fa da sostegno allo studio ad un ragazzino delle medie.

Dopo varie insistenze lo abbiamo convinto a rivolgersi ad un neurologo e la possibile diagnosi ci ha lasciati davvero sconfortati: Demenza senile!
Durante la visita ha fallito il test dell'orologio, non riuscendo a disegnare praticamente nulla se non un cerchio.

C'è da dire che mio padre è sicuramente un soggetto ansioso e probabilmente depresso a seguito della malattia che mia madre ha dovuto affrontare 5 anni fa (tumore al pancreas).

Fallire il test dell'orologio è segno certo di demenza o Alzheimer?

Ora mio padre dovrà eseguire tac encefaica e test cognitivo completo, oltre ad una serie di esami ematici per confermare la diagnosi.

Nel frattempo gli sono stati prescritti i seguenti farmaci: citicolin 1000, nicetil e zarelis 37, 5
Potreste darmi un vostro parere?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Gentile Utente,
leggendo il suo resoconto anamnestico si ha più la sensazione che suo padre stia presentando un declino cognitivo, essendo integre la più parte delle funzioni di relazione complesse come ad esempio la guida di un autoveicolo. La condizione di depressione nell'anziano è molto di frequente causa di disturbo cognitivo (deficit di concentrazione e memoria). A d ogni buon conto, la demenza va accertata con appropriati test neuropsicologici, risonanza magnetica dell'encefalo ed infine con tomoscintigrafia cerebrale PET.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per la sua celere risposta.
Mi permetto di chiederle se , quindi , gli esami di approfondimento proposti siano corretti o meno.
La tac può essere dirimente? Sicuramente il medico sospetta problemi vascolari alla base della patologia. Mi consiglia un secondo parere?
Io vedo mio padre più come un soggetto depresso che affetto da demenza.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Considerando che all'età di suo padre un declino cognitivo lieve sia da considerarsi fisiologico, se si è fatta strada l'ipotesi della demenza (di cui esistono diversi tipi e con fenomenologia abbastanza peculiare) ritengo sia opportuno procedere con le indagini che le ho suggerito. Ciò diviene poi ancora più indicato se lei ritiene che sia in atto una condizione depressiva, che comunque fa anche parte del corteo sintomatologico della demenza.
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dopo
Utente
Utente
Salve dottore,
torno a disturbarla perchè mio padre ha eseguito una TC dell'encefalo e vorrei un suo parere sul referto che è un po' laconico ma probabilmente significativo.

ecco ciò che riporta:
L'esame TC dell'encefalo mostra isolate aree ipodense malaciche a carico della sostanza bianca biemisferica.
Modesta accentuazione del sistema ventricolare e degli spazi liquorali periencefalici.

Cosa ne pensa?

La ringrazio anticipatamente.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Il reperto TAC potrebbe indicare una verosimile encefalopatia vascolare e le aree segnalate di aspetto malacico sarebbero verosimilmente espressione di pregressi episodi ischemici. Ovviamente è tutto al condizionale perché occorre vedere il reperto ed avere una cognizione diretta del quadro clinico di suo padre.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille dottore.
Dato che mio padre è stato un grande fumatore per più di 60 anni erano forse inevitabili queste conseguenze circolatorie.
Quindi il neurologo che si è indirizzato verso una possibile demenza senile ha sbagliato strada o il quadro può essere comunque compatibile? O magari una demenza vascolare?
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Come ho già avuto occasione di dirle, per quantificare il livello di declino cognitivo occorre eseguire dei test specifici di carattere neuropsicologico. La verosimile natura del decadimento cognitivo potrebbe essere la condizione neuropatologica evidenziata dalla risonanza e rappresentata dalla encefalopatia vascolare che si instaura a seguito di disturbi di natura circolatoria.
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