Sindrome della torre di pisa

Gentili dottori,

chiedo un consiglio per mia madre, 72 anni, Da due mesi, poco dopo che inizia a camminare, inizia a pendere da un lato, con forti dolori.
Solo sdraiata o seduta non ha dolori.
Inizia a pendere quando sta in piedi e poco dopo arriva il forte dolore che le prende tutto il fianco.
Da anni è in cura con Keppra 500, Zanipril 20mg, Esopral 20, Plaquenil, Saflutan e Cardioaspirina.
Ha disturbi del linguaggio, sindrome di Sjogren, Fenomeno di Raynaud, osteoartrosi e ipertensione.
Per molti anni ha preso anche l'Entact, ora sospeso da qualche settimana.
Il neurologo 1 mese fa le ha diagnosticato la sindrome della torre di Pisa, e le ha dato Sinemet (non ha tuttavia parlato di Parkinson, ma solo di sintomi parkinsoniani).
Tale farmaco la fa dormire meglio, le evita dei leggeri tremori alla mano e la memoria ma non le ha minimamente risolto il problema della pendenza e del dolore.
Inoltre nessun farmaco, tra i quali Toradol, Tachidol e Depalgos le hanno risolto minimamente il problema della pendenza, e il dolore non si attenua.
Un busto prescrittole dall'ortopedico non è stato di alcun beneficio.
La qualità della sua vita è molto compromessa.
Volevo sapere a questo punto da dove ripartire, da chi andare e quali sono le possibili terapie per questo problema, se non per la pendenza in sé almeno per il dolore, e quali altri esami sarebbe opportuno fare (Rx colonna e RM colonna non hanno evidenziato nulla di particolare, a parte problemi di già noti quali protusioni, osteoporosi ecc.
)

Vi ringrazio per qualsiasi consiglio, grazie.
[#1]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Buonasera a Lei

il caso si presenta articolato.

Già molti farmaci in trattamento (es: Keppra, farmaco anti-epilettico, soffre di epilessia?).

Circa il Parkinsonismo questo è una forma di disturbo extra-piramidale simile alla Malattia di Parkinson ma ad esordio tardivo, progressione molto lenta senza che di per sè, usualmente, raggiunga un grado/una entità inabilitante. Potremmo definirlo un invecchiamento parafisiologico delle "vie dopaminergiche nigro-striatali".

Circa il dolore, che poi è la branca neurologica di cui più mi occupo, la paziente va assolutamente visitata di persona per comprendere la localizzazione ma in in particolare la "tipologia del Dolore" (ne esistono forme molto differenti) ed ognuna di queste afferisce a differenti cause ed il conoscerla e lo studiarla di persona consente sovente di formulare una diagnosi di causa e, pertanto, di poterla trattare adeguatamente.

Cordialmente.

Dr. Otello Poli, MD
Neurologo-Algologo-Esperto in Medicina del Sonno
email: otellopoli@gmail.com

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dott. Poli,

la ringrazio per il riscontro rapido. Non ha mai sofferto di epilessia, il Keppra è per i disturbi del linguaggio (che sono stati appena un esordio, mai evoluti). Leggendo siti americani di articoli scritti da medici (in Italia c'è poco) ho letto di tante cause, comprese i farmaci (tra i quali forse anche l'Entact potrebbe essere annoverato, per quanto non ho letto di questo specifico farmaco), ma quanto alle cure non pare vi siano molte possibilità, quindi lei propenderebbe per cercare piuttosto di calmare il dolore più che di una eliminazione della causa (forse impossibile) ?

Tuttavia mi domando, se anche un farmaco come l'Ossicodone non ha avuto effetto, quante speranze ci siano in tal senso.
[#3]
Dr. Otello Poli Neurologo, Algologo, Esperto in medicina del sonno 7.1k 199 45
Veramente io ho scritto che per trattare il dolore sia prima necessario individuarne la causa e su questa intervenire.

Ho anche sostenuto la necessità di una valutazione effettuata di persona e non solo mediante un consulto a distanza.
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