Ictus occipitale sinistro e ponte

Buonasera mio padre il giorno 16 dicembre è stato colpito da ischemia occipitale sinistra e ponte encefalico.
È arrivato in ospedale in max 20 minuti privo di conoscenza subito portato in rianimazione da li è stato una settimana in coma e si è risvegliato il lunedì seguente giusto dopo una settimana.
I dottori l avevano dato per morto in pochi giorni ci hanno spiegato che la situazione e comunque grave ancora non sanno i danni per il momento da due giorni riesce ha respirare da solo sembra essere cosciente e avverte dolore anche se ha spasticita ai muscoli, riesce a seguire con l occhio destro i movimenti mentre il lato sinistro ha un emiparesi, a giorni verrà effettuata una tracheostomia e sodino direttamente allo stomaco poi verrà trasferito in un centro di riabilitazione.
Mio padre ha 57 anni è iperteso, ha uno stent al cuore e ha diabete tipo 2, era stato operato un mese fa per uno stent intracranico al cervelletto quindi ancora non mi spiego come possibile avere avuto un altro attacco in cosi poco tempo.
Anche perché ha detta dei dottori dalla tac il danno c è ed è rimasto uguale per il momento però siccome riesce ha respirare da solo hanno detto che probabilmente dalla tac non si riesce a vedere bene il punto preciso perché comunque dal ponte partono molti punti vitali e riuscendo lui a respirare forse non è quello che è stato colpito.
Vorrei un parere se ci sono possibilità di recupero o meno?
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Dr.ssa Emanuela Costantino Neurologo 71 2
Gentilissimo,
Difficile dire ora se e quanto recupererà suo padre.
Indubbiamente si è trattato di un ictus grave che ha colpito le aree deputate alle funzioni vitali. Detto questo, il fatto che abbia ripreso a respirare autonomamente e non sia più in coma, sono elementi che fanno ben sperare. Sarà molto importante la riabilitazione che farà successivamente alla dimissione.
Tanti auguri per suo padre.
Saluti

Dr.ssa Emanuela Costantino

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dottoressa volevo approfittare e chiederle un altro parere. Mio padre prima di essere operato x lo stent intracranico è stato portato in ospedale diverse volte per dei TIA i dottori non riuscivano a capire dovuti da cosa. Un mese fa qnd x un ulteriore attacco l abbiamo riportato e loro secondo me erano stanchi di vederci l hanno ricoverato e dopo che mio padre di notte ha avuto un altro attacco hanno scoperto ke c'era qst piccolo vaso al cervelletto che praticamente quasi tutto chiuso cosi l hanno operato dopo 3-4 giorni è tornato a casa e man mano stava recuperando. Ora mi chiedo è possibile che i medici abbiano avuto qualche negligenza? cercando su internet ho visto le cmq la zona interessata dalla ictus è quella della nuca.
Secondo lei a quali danni può andare incontro mio padre oltre all emiparesi sinitra, potrà parlare,mangiare ? La ringrazio anticipatamente
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Dr.ssa Emanuela Costantino Neurologo 71 2
Se ha un'emiparesi sinistra e non è mancino, non dovrebbe avere afasia (disturbo del linguaggio), se ha una paresi del faciale potrebbe esserci disartria (impaccio nell'articolazione della parola); per quanto riguarda la deglutizione bisognerà valutare, una volta stabilizzate le condizioni cliniche, la funzionalità deglutitoria tramite consulenza logopedica.
Non credo ci sia stata negligenza da parte dei medici.
Saluti.