Riduzione della ampiezza del nervo peroneo di dx

Salve, vorrei sapere se c è qualche medico che mi può consigliare.
Sono un ragazzo di 29 anni, militare fisioterapista, sempre in buona salute, in caserma da quando ho 18 anni mi fanno controlli annuali, (esami del sangue e cardiologica) per l idoneità al servizio.
Purtroppo le cose da 1 anno e mezzo sono cambiate e non si riesce a venire a capo del problema.
Mi spiego meglio, a seguito di un intensa attività a lavoro, sviluppo un po di maldischiena, tanto che il medico della caserma mi consiglia punture di muscoril e diclofenac per alcuni giorni.
Alla terza puntura inizia l incubo.
Durante l iniezione avverto un forte bruciore che dal gluteo si irradia in prossimita del grande trocantere.
Tale sintomatologia nel tempo non fa altro che peggiorare tanto che nei mesi successivi non riesco neanche a tenere i pantaloni, il solo contatto del pantalone con la cute mi porta ai matti "disestesie".
Comunque vado da un mio amico neurologo che mi consiglia lirica, e nicetile e mi fa fare un elettromiografia lui pensa che si ha pizzicato un nervetto.
elettromiografia del tutto normale " peroneo velocità di conduzione 43 m/s e ampiezza 19uv" (poi leggendo capirete il perché ho menzionato tale nervo).
Continuo la terapia, dopo due mesi con dolori lancinanti in quella zona, inizio a sentire intorpidimento sul dorso del piede di dx , e paradossalmente anche in prossimità del trocantere di sx (zona molto meno dolente ma fastidiosa) (e da qui si è iniziamo a mettere in discussione che la causa fosse la puntura).

Mi indica di fare un risonanza magnetica lombo sacrale e un ulteriore emg.
Risonanza che la vedo oltre al mio amico neurologo un neurochirurgo.
Sulla rmn discopatia degenerativa l5 e s1 con sindrome faccetale sx, il neurochirurgo afferma che tale ernia non è riconducibile sicuramente ai problemi che ho a dx (ovviamente) e che di certo non mi opera.
Intanto l elettromiografia mi da che il peroneo di dx inizia a dare segni di cedimento"conclusioni interessamento del nervo peroneo comune di dx", senza evidenti blocchi di conduzione, i rot simmetrici, senza deficit di forza.
Porto tutto al mio amico neurologo che credendo un falso negativo chiama un suo amico che in giornata mi rifà emg stesso esito, perone con ampiezza pari a 0, 9mv.
Detto ciò il mio neurologo mi fa fare cortisone e la situazione va un Po meglio ma momentaneamente.
Alla fine non ho detto più nulla al mio amico neurologo e ho chiesto un altro parere.
L altro neurologo afferma che tale ritardo di conduzione è dovuto da una postura e che passerà... perdonatemi non sono un neurologo, sono un fisioterapista, ma a me sta diagnosi non mi convince anche perché dopo un anno e mezzo sta ancora così.
Detto ciò io oggi sto un pochino meglio, anche se questi sintomi sono molto altalenanti, forte bruciore la sera su dorso del piede e un po sulle cosce laterali.
C è qualche medico che ha qualche idea, sono veramente alla frutta.
Grazie
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Dr. Vincenzo Rossi Neurologo 100 1 19
Gent.le Utente,dalla sua descrizione emergono alcuni punti chiave:
-dolore neuropatico nel territorio del nervo peroneale
-bassa ampiezza del cMAP del nervo in assenza di ritardi di conduzione
La natura neuropatica del dolore è confermata dalla localizzazione e soprattutto dalla presenza di un sintomo tipico cioè l'allodinia(sensazione dolorosa o parestesie evocate da uno stimolo non doloroso-nel suo caso il contatto con i pantaloni)
La bassa ampiezza del potenziale in assenza di ritardi di conduzione è tipica di situazioni in cui c'è perdita di fibre senza alterazioni delle membrane del nervo
Esula dalla mission del sito fare diagnosi ma per onore di chiarezza tengo a precisare che la bassa ampiezza delle risposte non indica necessariamente un interessamento diretto del nervo peroneale, che origina dalla divisione del nervo sciatico all'altezza del cavo popliteo, ma può essere legata anche ad un interessamento delle fibre del nervo a monte della divisione e cioè quando sono ancora nel tronco del nervo sciatico.In tale nervo inoltre le fibre del peroneale occupano una posizione esterna rispetto a quelle del nervo tibiale che è l'altro ramo che origina dalla divisione dello sciatico e per tale motivo vediamo spesso patologie del nervo sciatico,ovviamente non gravi,che si manifestano con interessamento del n. peroneale e risparmio del n.tibiale.
Non intendo ovviamente avanzare ipotesi sulle cause in quanto l'EMG e l'ENG danno solo informazioni indirette da valutare alla luce dei dati clinici ed anamnestici ed a tale scopo le suggerisco un consulto con un Neurofisiologo e cioè uno specialista neurologo che esegue anche indagini come EMG-ENG.La precisazione è doverosa perchè tali indagini vengono eseguite anche da non neurologi e non tutti i neurologi le eseguono.
Cordialmente

Prof. VINCENZO ROSSI

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dopo
Utente
Utente
Salve dottore mi potrebbe consigliare un medico a Roma (ovviamente se lo conosce ) che si occupa di tale problematiche . Così fisso un appuntamento . Grazie e cordiali saluti .
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Dr. Vincenzo Rossi Neurologo 100 1 19
Gent.le Utente, fissi una visita presso un reparto di NeurofisiopatologiaSono presenti nei policlinici e negli ospedali più importanti con ambulatori dedicati alle malattie neuromuscolari
Cordialmente