Coronavirus e sistema neurologico

Salve,

sono stato colpito da coronavirus poche settimane fa.
In una forma non molto forte che non ha quindi necessitato il ricovero ospedaliero.
Ora mi sento bene (non sento più bene gli odori come prima e spero tornino, ma non è questo il punto).

Tra i vari sintomi ne ho avuti alcuni che mi fanno pensare che il coronavirus abbia intaccato il sistema nervoso centrale, quali:
Perdita odori e sapori,
Forte cefalea,
Cambiamento di umore,
Dolore ai muscoli del collo (e probabile neuralgia),
Indebolimento muscolare.

Dato il possibile tropismo neurologico del virus, sono preoccupato che questo abbia colpito altre zone del cervello.


La mia domanda (in realtà sono più di una) è tanto semplice da formulare quanto complessa da rispondere penso: una volta che arriva nel SNC, questo coronavirus può espandersi e attaccare anche la corteggia o altro?
O succede solo e solamente in fase acuta quando causa danni più gravi?
Inoltre, questo può restare nel cervello oppure una volta guarito non ce n'è più traccia?


Grazie mille veramente per eventuali risposte e vi prego cortesemente di rispondere a queste domande!
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Egregio Paziente,
anche se i medici dell'Ospedale Ditan di Pechino (affiliato alla Capital Medical University, istituzione designata per il trattamento della malattia provocata da coronavirus) segnalarono alcune settimane or sono un caso sporadico di encefalite in un paziente contagiato dal virus, in linea generale i sintomi di ipoosmia (riduzione dell'olfatto), di ipogeusia (riduzione del gusto), di dolenzia muscolare, di affaticamento e di malessere generale sono peculiari di questa infezione. I sintomi che dovrebbero far sospettare un coinvolgimento del sistema nervoso sono essenzialmente rappresentati da una riduzione dello stato di coscienza.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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Utente
Utente
Salve,

La ringrazio per la risposta.

Cosa intende per "riduzione dello stato di coscienza"?

Ho trovato questa definizione: "Lo stato di coscienza interagisce con alcune facoltà cognitive attivate costantemente dall’uomo, e che in assenza della coscienza tali facoltà sarebbero inibite, e coinvolgono: l’attenzione, la vigilanza, la memoria, l’affettività, il decision making, il problem solving, la sensazione, la percezione, l’apprendimento e l’orientamento spazio-temporale."

Io chiaramente durante la malattia avevo una riduzione di queste caratteristiche. Così come un forte cambio nell'umore e un senso di depressione. Non pensa però possano essere causate anche da un semplice stato febbrile o comunque generalmente di malattia?

Grazie per la Sua disponibilità.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Giungono sempre nuovi dati sull'infezione del coronavirus riguardanti un coinvolgimento del sistema nervoso, ma si tratta fortunatamente di minime percentuali che non assumono rilevanza statistica rispetto al ben più imponente interessamento polmonare. Ad ogni modo, nel caso suo, aver superato l'infezione senza alcuno strascico neurologico la deve rassicurare.
Cordiali saluti
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Utente
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Grazie della risposta.

Leggevo qua https://www.medicitalia.it/news/neurologia/8448-covid-19-e-perdita-dell-olfatto.html che un suo collega riporta il fatto che una volta che il covid-19 é entrato nell'encefalo, questo velocemente può attaccare la corteccia cerebrale. Conferma anche lei che questa é un'ipotesi verosimile? Cosa significa perdita stato di coscienza?

Sono abbastanza preoccupato che il covid mi abbia lasciato danni permanenti all'encefalo e in particolar modo alla corteccia cerebrale. Inoltre leggevo su the medical alphabet che i coronavirus sono fattore di rischio per malattie degenerative.

Abbia pazienza, la ringrazio molto...
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Utente
Utente
Mi spiego meglio:

la perdita del gusto e dell'olfatto (cosa che mi è già successa in passato con, magari, altri "milder" coronavirus) è dovuta all'attaccamento da parte del virus del bulbo olfattivo. Giusto fin'ora?

Quello che non mi è chiaro, e l'articolo del suo collega non lo fa emergere, è se ciò è un'implicazione necessaria al fatto che il coronavirus abbia attaccato il sistema nervoso centrale, oppure semplicemente una potenziale via di accesso ma che non è detto che venga intrapresa dal virus (anche se c'è stata perdita di olfatto)?

Le sarei molto grato se potesse rispondermi a questo dubbio.

La ringrazio ancora.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Non è molto chiara la sua domanda, comunque pervengono ulteriori dati sul potenziale lesivo del coronavirus sul SNC, sotto forma di encefaliti o sindromi di Guillaum-Barré, ma che costituiscono minoranze statisticamente non significative. Se teme di aver riportato danni al sistema nervoso dovrebbe consultare un neurologo che la possa rassicurare, sotto il profilo clinico e, sulla base di quel che individuerà e se lo dovesse ritenere necessario, potrebbe indirizzarla ad eseguire indagini funzionali specifiche.
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Utente
Utente
Cerco di spiegarmi meglio.

La perdita dell'olfatto e del gusto è già di per sé un sintomo che il virus abbia attaccato l'encefalo oppure avviene perché il virus attacca il bulbo olfattivo e il nervo olfattivo, ma non è certo che risalga fino all'encefalo, dove potrebbe danneggiare anche altro?

Cioè, in altri termini, una persona che ha perso gusto e olfatto è probabile abbia anche altri, magari lievi, danni neurologici, oppure è più probabile il danno sia limitato a bulbo e nervo olfattivo?

Spero di essermi spiegato meglio e la ringrazio molto per il suo lavoro di consultazione e divulgazione.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Cominciamo col dire che il nervo olfattorio è un nervo cranico (il primo delle 12 paia dei nervi cranici) e come tale fa già parte dell'encefalo. Il deficit della funzione olfattiva nella fase iniziale della Covid-19 è indizio di un ingresso del virus nel SNC ma se non compare altra sintomatologia, ciò indica che non vi è stata una sua ulteriore invasione, mentre nei casi seppur limitati in cui ciò avvenga - come dalle segnalazioni sinora effettuate - è presente una specifica sintomatologia clinica. Se l'unico disturbo avvertito dal paziente che ha contratto la virosi è stato rappresentato dall'iposmia/ageusia (olfatto e gusto) ed ha superato l'infezione senza esiti si può stare tranquilli che non vi è stato alcun danno clinicamente evidente a carico del Sistema Nervoso Centrale.
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Utente
Utente
La ringrazio per la precisazione e per la risposta. La ringrazio anche per aver illustrato ciò che si sa fino ad ora in maniera precisa. Nel futuro immagino ci saranno ulteriori dati e informazioni.

Ne approfitto ancora del suo tempo, chiedendole: la perdita di olfatto durante una malattia virale è spesso indicatore che il virus abbia attaccato il SNC e che abbia quindi un tropismo cerebrale (penso ad altri coronavirus)?

Molte grazie ancora.
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Utente
Utente
Ah chiedo scusa, non mi è ancora chiaro come distinguere questa sintomatologia che Lei descrive come e la "perdita dello stato di coscienza" da quella di sintomi febbrili.

Io ad esempio ho avuto mal di testa abbastanza forte, male alla cervicale e senso pressione sul viso e attorno agli occhi, il primo giorno, mentre dolore attorno agli occhi perdurato per giorni (quando muovevo gli occhi, come una sinusite), mentre la perdita di olfatto è sopraggiunta solo dopo diversi giorni (4 o 5), quando stavo già meglio e la febbre era passata (mi è passata dopo 24 ore dalla comparsa e arrivata fino a 37.8).

Lei pensa che questi sintomi possano essere correlati ad un interessamento del SNC o non fanno parte della sintomatologia precisa da Lei menzionata?

Un caro saluto ancora.
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Utente
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P.s. un sintomo forse che vale la pena citare è anche quello di forte depressione.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 161
Ritengo che lei abbia fortunatamente superato senza alcuna significativa compromissione la Covid-19 e di una cosa può essere tranquillo che il suo sistema nervoso non ha subito alcun interessamento. Il disturbo depressivo potrebbe anche essere stato scatenato dall'infezione, per il carico di ansia che vi era implicato, ovvero che preesistesse in forma latente. Se il disturbo persiste a distanza di tempo può essere indicato che si rivolga ad uno specialista.
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Utente
Utente
La ringrazio molto. Il senso di depressione é durato dolo i primi giorni a poi andato via.

I miei più cari saluti.
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