Sclerosi multipla

Buongiorno gentili dottori.
Scrivo qui poiché da poche settimane mi è stata diagnosticata la sclerosi multipla, forma recidivante-remittente.
In realtà ho avuto finora un solo sintomo, comparso verso metà aprile, ed era un offuscamento visivo con presenza di flash, tutto ciò solo nell'occhio sinistro.
Nel destro non avevo nulla.
Grazie a tre flebo con cortisone nel giro di qualche settimana è tutto regredito (ora vedo perfettamente), solo che la risonanza magnetica fatta durante il ricovero mostrava delle "placche" (non captanti mezzo di contrasto) e la puntura lombare mostrava presenza di bande oligoclonali.
E dunque sulla base di ciò mi è stata diagnosticata questa malattia.
Martedì dovrò andare a discutere per le terapie.
Avrei delle domande:
1) È necessario iniziare da subito con le terapie (possibilmente a vita) se ora sto bene?

2) Mi consigliate di andare in un altro centro per avere un secondo parere o la diagnosi fatta vi risulta corretta?

3) Mi è stato detto che potrei non avere nessuna ricaduta per il resto della vita, quanto possibile è questa eventualità?

4) È possibile che a volte senta una lieve sensazione di elettricità in varie parti del corpo (come di nervi che tirano leggermente) o è solo nella mia testa?

Mi è stato detto che è molto possibile possa provare forme di stanchezza di diversa intensità e l'ho associato a questo.

Mi scuso per le domande, io ho fiducia ovviamente nei confronti dei medici che mi seguono, solo che trovo corretto avere altre opinioni a riguardo.
Vi ringrazio di cuore per l'attenzione!
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Ragazza,

per la maggioranza dei quesiti, legittimi, non è possibile dare una risposta univoca essendo la condizione variabile.
Ci tento.
1. Ci sono due scuole di pensiero, una sostiene l’opportunità di iniziare subito la terapia per cercare di evitare episodi demielinizzanti attivi e sintomatici cioè una recidiva, l'altra è più attendista, in attesa di vedere il decorso della malattia (questa è minoritaria).
2. La diagnosi può essere corretta ma sentire un secondo parere neurologico presso un altro Centro per le malattie demielinizzanti è sempre una buona norma.
3. È possibile ma non si può quantificare.
4. Entrambe le ipotesi sono possibili.

Cordiali saluti e auguri

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dott. Ferrarolo, la ringrazio infinitamente per la disponibilità e la risposta in così breve tempo. Andrò a sentire un secondo parere da un altro neurologo, poi ho deciso di muovermi per decidere una terapia (visto che mi sembra di capire che la maggioranza degli esperti ritengono sia opportuno iniziare subito).
Ho letto di persone che per anni sono rimaste senza ricadute e già sembra sorprendente a quanto pare, sembra mi debba rassegnare all'eventualità di una ricaduta prima o poi.
La ringrazio inoltre per gli auguri e nuovamente per la disponibilità!
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Gentile Ragazza,

"sembra mi debba rassegnare all'eventualità di una ricaduta prima o poi", non è detto, conosco pazienti che oggi sono sessantenni senza nessuna ricaduta e che conducono una vita assolutamente normale, avendo avuto anche figli.
Non si abbatta.

Cordialmente
[#4]
dopo
Utente
Utente
Nuovamente la ringrazio per le gentili parole! Ha ragione sul non abbattersi, intendevo solo che nell'eventualità di una ricaduta (che sembra esser parte integrante della malattia, da come mi hanno spiegato) non sarebbe la fine del mondo ecco!
La saluto e la ringrazio per le risposte e la pazienza
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Di nulla.

Buona giornata