Crisi epilettiche e frattura femore

Buongiorno,
vorrei chiedervi un parere su quanto accaduto a mia madre, 91 anni, da circa 6 anni in cura per epilessia con Matever 500 (3 compresse al giorno) e Depakin Chrono 300 (2 compresse al giorno).

Lo scorso 15 aprile è caduta e si è rotta il femore; è stata operata e dopo alcuni giorni rimandata a casa, dove ha iniziato la riabilitazione.
Per fortuna tutto sta procedendo bene, ha ricominciato a camminare, seppure con il deambulatore, a nutrirsi in modo regolare e a condurre una vita "normale", ovviamente in rapporto alla sua età.

Due giorni fa è capitato un episodio che mi ha spaventata moltissimo.
Premetto che ovviamente per sicurezza ancora non cammina se non c'è qualcuno accanto a lei.
Ho sentito un botto, l'ho trovata caduta in terra lontana dalla poltrona - quindi aveva fatto dei passi - e con il deambulatore vicino.
Era in stato confusionale e assente, proprio come quando ha la crisi epilettiche.
Non riusciva a spiegarsi cosa fosse accaduto.

Poiché ultimamente le crisi erano controllate dai farmaci e si ripetevano sempre meno frequentemente e sempre con compromissione del linguaggio e al massimo qualche gesto involontario ma molto limitato (es: deglutiva o agitava un braccio), mi chiedo se lo stress per tutto quello che è accaduto (aggravato dal fatto che in periodo di coronavirus non mi hanno fatto entrare in ospedale dove lei è rimasta praticamente sola tutto il tempo con grande angoscia), o l'anestesia possono aver provocato un peggioramento della situazione dell'epilessia... sarà stato un episodio isolato o devo aspettarmene altri a breve?

Cosa mi consigliate di fare?
Al momento è anche complicato portarla dal neurologo, per motivi vari.

Grazie infinite, buona giornata.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Signora,

lo stress psicofisico è il principale fattore scatenante una crisi epilettica per cui è possibile che il recente periodo abbia causato tale stress.
Se la crisi resti isolata o meno non è possibile prevederlo ma la possibilità che resti tale è concreta.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio molto, dott. Ferraloro!
Io spero davvero che si sia trattato di una crisi epilettica, isolata, e non di un inizio di altra patologia...
Grazie ancora per il tempo che mi ha dedicato.
Cordiali saluti
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Di nulla. Grazie a Lei per la gentile recensione.

Cordialmente Le auguro una buona serata
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dott. Ferraloro,
mi scusi se la disturbo di nuovo, ma vorrei chiederle un parere su mia mamma, perché sono un po' in ansia, visto che potrò portarla al controllo dal neurologo non prima di settembre.
Non ha più avuto crisi epilettiche e si sta riprendendo anche dal punto di vista della deambulazione (cammina più spedita, anche con una sola stampella ecc.).
Ha però iniziato ad avere qualche volta tremori al braccio sinistro (lei è stata operata al femore sinistro, non so se le cose siano collegate), che le capitano quando è in movimento, ad esempio se deve afferrare un bicchiere o si sforza per alzarsi facendo leva sulla stampella. Se glielo si fa notare, riesce a smettere di tremare.
Il fisioterapista mi ha detto che potrebbe trattarsi di un inizio di Parkinson, anche perché ha una postura curva particolare e lamenta spesso sonnolenza (quest'ultima, in verità, la ha da quando ha aumentato il Matever e il Depakin, infatti capita a orari precisi). Dal punto di vista mentale è lucida e presente, anche se lo stress di questo periodo è stato notevole e a volte è un po' nervosa, perché in casa si annoia parecchio e lei è sempre stata una donna attiva a cui piaceva uscire, lavorare ecc.
Secondo lei quella del Parkinson è un'ipotesi verosimile? Quali esami si fanno per accertarlo? Lei ha accettato di prenotare la visita dal neurologo, ma già mi ha detto che non vuole sottoporsi ad ulteriori accertamenti perché è stanca e tutto sommato sta bene, eccetto questa sonnolenza, che lei attribuisce ai farmaci antiepilettici.
Cosa ne pensa? Cosa devo aspettarmi?
La ringrazio molto in anticipo, un cordiale saluto
[#5]
dopo
Utente
Utente
Dimenticavo. Ha anche qualche problema di equilibrio, ma questo le capitava anche prima della frattura del femore. Cinque anni fa si è rotta un braccio e da quel momento è sempre stata un po' insicura nel camminare, soprattutto fuori casa.
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Signora,

iniziamo dalla sonnolenza, se questa si manifesta da quando la Mamma ha aumentato i dosaggi dei farmaci antiepilettici menzionati è verosimilmente un effetto collaterale di tali farmaci che possono causare sonnolenza.
Il tremore è più difficile valutarlo a distanza senza vederlo direttamente e senza praticare delle prove sul paziente che, se positive, in associazione al tremore possono escludere o meno una determinata condizione.
Le dico pure che tipicamente il tremore parkinsoniano è a riposo ma può anche manifestarsi in altri modi.
Al momento attuale l'unico segno che potrebbe orientare verso un Parkinson è l'unilateralità del sintomo (arto sinistro, non è correlato all'operazione al femore sinistro).
La diagnosi di Parkinson è clinica, cioè si fonda sul racconto del paziente e dei familiari e sulla visita neurologica, solo raramente si richiede qualche esame, soprattutto nei casi dubbi. Pertanto la visita neurologica sarà fondamentale.
Mi faccia sapere.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio moltissimo, è stato come sempre gentile e rassicurante.
Riguardo al tremore, in realtà è più accentuato dal lato sinistro, ma riflettendoci riguarda a volte anche la parte destra, sempre quando deve fare qualche movimento, soprattutto quando deve afferrare qualcosa o mangiare.
Nel caso si trattasse di Parkinson, ciò implicherebbe necessariamente anche un repentino decadimento cognitivo?
Certamente le farò sapere dopo la visita dal neurologo.
Grazie ancora, un cordiale saluto
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Gentile Signora,

innanzitutto Le dico che non in tutti i pazienti parkinsoniani si verifica un deterioramento cognitivo, nei casi in cui questo si manifesta solitamente non avviene in una fase precoce della malattia ma in una fase avanzata e gradualmente, per cui non dovrebbe esserci il "repentino deterioramento cognitivo" che Lei giustamente teme.

Cordialmente
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Utente
Utente
Grazie infinite per avermi rassicurata, la aggiorno appena possibile.
Un cordiale saluto
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 74.9k 2.3k 20
Bene, Signora.

Buon ferragosto
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Utente
Utente
Buon ferragosto a Lei!
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dopo
Utente
Utente
Grazie infinite per avermi rassicurata, la aggiorno appena possibile.
Un cordiale saluto

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