Come definire la conclusione del proprio percorso di psicoterapia e riduzione farmacologica

Egr. i Dottori,

ho intrapreso un intenso percorso di psicoterapia con il mio psichiatra, nel mese di agosto 2019.


Ho affrontato con costanza e impegno il DOC da relazione nel quale mi sono trovata catapultata conseguentemente ad un grave stress e un importante trauma infantile mai gestito.


Mi ritengo una persona riflessiva e risolutiva e mai quanto oggi, libera dai fantasmi del mio passato intrappolati nella mia mente, tanto da sentirmi finalmente "normale".


La terapia portata avanti ha compreso Alprazolam e Zoloft
Alprazolam interrotto mesi fa perchè con gioia dovevo appuntare di prenderlo (davvero non ne sentivo più il bisogno)
Zoloft invece ne prendo 75 mg da agosto 2019

Da tre mesi circa vado solo una volta al mese in seduta dallo Psichiatra Psicoterapeuta che mi ha in cura.


Vorrei iniziare a scalare lo zoloft, insomma ora mi sento come se dovessi pagare una bolletta tutti i mesi nonostante non abbia nulla più da elaborare...

Non capisco quando potrò interrompere il percorso, e se da un lato mi sento quasi obbligata a dover rispettare quanto il medico mi dice di fare, dall'altra parte penso che essendomi "affidata" devo comprendere che lui mi ritiene non guarita.


Quindi potrei avere delle ricadute che non saprei gestire?
eppure ho reagito bene negli ultimi mesi...

Dopo più di un anno di terapia e tantissimi soldini ben spesi (ma proprio tanti considerando 52 incontri) potrei preferire il lettino dell'estetista a quello del terapeuta?. . . me lo sono meritato?
: -)

insomma, quanto dovrebbe durare una terapia?


ringrazio per la cortese attenzione.
[#1]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 220
Buonasera
ha toccato un tasto dolente, perchè , riguardo alla durata di una psicoterapia, non esistono linee guida. Dipende dal tipo di terapia (che lei non ha specificato) ed anche dal singolo terapeuta. L'elemento di riferimento principale è: che cosa noi intendiamo raggiungere? L'alleggerimento dei sintomi? Il loro completo spegnimento? Rinforzare la proprie difese dagli stimoli ambientali? Migliorare la propria adattabilità?, e così via, dove all'estremo della scala ci sarebbe, in teoria, il rimodellamento della propria personalità. Lei capisce che più ci si addentra in questa ipotetica scala di goals, più la psicoterapia si allunga...
Credo che la cosa migliore per lei sia di parlarne apertamente con il terapeuta.
Complimenti comunque per la guarigione.

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentil.mo Dr. Carbonetti,

la ringrazio per il suo riscontro tuttavia, per quanto mi sia impossibile indicare il tipo di terapia scelta dal dottore che mi ha in cura, posso certamente indicare gli obiettivi raggiunti che hanno seguito esattamente il percorso da lei così chiaramente delineato
1 step :alleggerimento dei sintomi
2 step rinforzo delle mie difese dagli stimoli ambientali
3 step: Miglioramento della mia adattabilità
4 step: La consapevolezza del rimodellamento della mia personalità.

Non mi sono risparmiata e ho mi sono giocata il tutto e per tutto pur di non perdermi....e ce l'ho fatta....

Ieri sera quando stavo per chiedere quando avremmo iniziato a tracciare la via per il porto il dottore mi ha chiesto se me la sentissi di scendere con il dosaggio...

È stato felice di sapermi felice di non sentirmi spaventata e mi ha confermato che il consolidamento è stato un passaggio importante che non ha voluto sottovalutare nonostante stessi bene già da un pò.

L'ho apprezzato molto anche per questo.

Quindi ok...la definizione della conclusione del percorso e relativa diminuzione dei dosaggi è in corso d'opera..

La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e la saluto cordialmente, consapevole che il vostro ruolo nella vita di chi, come me, ha avuto bisogno di aiuto, è di vitale importanza.

Cordialmente
F.D.R.