Ipocondria o sclerosi multipla

Buongiorno a tutti.

Sono un ragazzo di diciotto anni, mi interesso molto di scienze e sono decisamente troppo riflessivo.

Da sempre sono ipocondriaco, ho avuto paura per quasi qualunque malattia: ad esempio un anno o due fa mi ero convinto di avere i linfonodi ingrossati sul collo, e temevo di avere un tumore.
Mi toccavo le ghiandole ogni pochi secondi, ero davvero spaventato.

Ho fatto due mesi fa il covid, è stato un periodo in cui sono stato molto in ansia.
dopo un po' ho iniziato a percepire brevissime fascicolazioni su tutte le parti del corpo: magari una volta sul ginocchio per un secondo e venti minuti dopo sul polpaccio...
Adesso la frequenza diminuisce sempre più, ma avevo letto che sono sintomo di SLA e mi sono preoccupato a tal punto che ho scritto i miei sintomi su un forum.

Oltre alle fascicolazioni mi è capitato infatti di sentire leggeri formicolii a mignolo e anulare delle mani, in certi momenti della giornata.

Sono stato rassicurato, e credevo di esserne uscito.

Tuttavia ho letto i sintomi della SM, e sono impazzito.
Quando ci penso inizio a sentirmi le mani strane, sensazioni sempre diverse che non riesco bene a definire.
Vanno da formicolii cosi lievi che non capisco se effettivamernte ci sono a una leggerissima sensazione come di bruciore o freddo.
Me le tocco in continuazione, faccio test per vedere se sento dolore e temperatura.

Soffro inoltre di attacchi di panico...
Spero possiate tranquillizzarmi, tutti sostengono che sia solo nella mia testa o che sono dovuti alla vita sedimentaria che faccio da mesi a causa di lockdown e didattica a distanza... Aggiungo che non sono per nulla un tipo sportivo.

Grazie di cuore.

Nicolò
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Dr. Antonio Ferraloro Neurologo 75.1k 2.3k 20
Caro Nicolò,

non vedo nessuna malattia neurologica, il Suo problema è solo psichico, ansioso, ipocondriaco.
Dovrebbe affrontare questo disturbo e curarlo adeguatamente. Con una terapia adeguata scompariranno anche gli attacchi di panico, spesso queste terapie utilizzano gli stessi farmaci.
Si rivolga ad uno psichiatra o neurologo esperto in materia.

Cordiali saluti

Dr. Antonio Ferraloro

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