Stanchezza cronica

Buonasera,
Sono una ragazza di 29 anni...sono sempre stata molto attiva, fino ai 25 anni dormivo il necessario, mi svegliavo presto ed impegnavo la giornata.
Da 4 anni non mi sento piu la stessa.

Sono perennemente stanca, anche stando settimane a casa a riposo, il risveglio al mattino è diventato quasi impossibile, ho sempre le gambe stanche ed il fiatone.

Questa cosa mi crea anche un disturbo dell'umore in quanto cerco di far capire alle persone attorno a me che sento che c'è qualcosa che non va e che non è possibile rammollirsi cosi tanto a quest'eta.

Mi viene da piangere.

Ho effettuato molte analisi e controlli, analisi al sangue, tiroide, ho fatto ultimamente un ecografia addome completo, insomma qualunque cosa io cerchi è sempre tutto ok.

Cosi ho cercato su internet e prima di arrivare a scrivere qui, ho trovato un articolo che parlava della sclerosi multipla.

Persino il mio medico prende alla leggera la mia stanchezza, ma io non riesco piu a vivere cosi.

La prego di darmi un consiglio, o almeno una strada da seguire, qualcosa da poter fare per capire cosa non va piu nel mio corpo e dargli un nome.

Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 160
Gentile Paziente,
premetto che la sindrome da Fatica Cronica (nota anche con l'acronimo CFS dalle parole inglesi Chronic Fatigue Syndrome) è un disturbo esattamente caratterizzato dai sintomi che lei ha descritto e che colpisce prevalentemente le donne. Questa entità morbosa, che solo di recente è stata riconosciuta anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanità ed è anche nota come Encefalomielite Mialgica, è caratterizzata da una costellazione di sintomi che non vengono migliorati dal riposo e che peggiorano anche dopo un'attività fisica minima. Perché si possa diagnosticare una CFS occorre che abbia una durata di almeno 6 mesi, per cui lei ne potrebbe rientrare, visto che ne soffre già da 4 anni. Purtroppo, a causa di una scadente conoscenza da parte dei medici di base è usuale il suo ritardo diagnostico. La malattia si presenta con una vasta serie di sintomi neurologici che variano nei singoli individui e può assumere differenti livelli di gravità (lieve, moderata e grave). La patogenesi è multifattoriale (infezione virale o batterica, fattori genetici e ambientali, intossicazioni, anomalie del microbiota umano intestinale, ipotensione ortostatica) che si impernia comunque sul ruolo chiave dell'infiammazione e dell'autoimmunità. Come può desumere è un caso non semplice, da studiare e da diagnosticare correttamente per individuare dei trattamenti appropriati.
Cordialmente

Dott. Mauro Colangelo, Neurochirurgo/Neurologo
maurocolang@gmail.com
www.colangeloneurologo.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Verso che tipo di analisi o visite mi devo quindi orientare?
Che tipo di specialista mi consiglia di consultare?
Grazie
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 160
La CSF è in primis trattata dal Neurologo che comunque orienta il paziente verso indagini anche in altri campi (endocrinologico, reumatologico, etc.)
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dopo
Utente
Utente
Grazie dottore, domani ne riparlo con il mio medico e gli chiedo di fare degli accertamenti mirati.
Le volevo chiedere un ultima cosa.
Faccio da sempre le analisi alla tiroide, gli ormoni sono sempre stati nella norma ma gli anticorpi molto alti.
L'endocrinologo ai tempi mi disse che non necessitava terapia dal momento in cui tutto il resto era nella norma, ma è possibile che dopo tanti anni la tiroidite autoimmune possa portare questi sintoni e necessiti comunque di una terapia?
Mi sono venuti questi dubbi quando ieri in un forum mi sono confrontata con delle ragazze che dicono di aver assunto terapia anche con la tiroidire autoimmune.
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Dr. Mauro Colangelo Neurologo, Neurochirurgo 6.5k 354 160
Non entro nel merito di un campo che esorbita dalla mia stretta competenza, tuttavia devo farle presente che la CSF risente di un gran numero di fattori patogenetici, fra cui quelli endocrinologici, per cui le suggerisco di verificare con uno specialista del settore quale sia realmente la sua condizione clinica e se necessiti di adeguato trattamento.