Bambino di 5 anni timido o ansioso?

Scrivo perché sono molto preoccupata per mio figlio che ha 5 anni. È un bambino molto chiuso, non parla con gli estranei, non saluta, raramente fa ciao con la mano, solo a chi ha visto più di qualche volta. frequenta l ultimo anno di asilo. A scuola, racconta che chiede agli altri bambini di voler giocare ma a quanto pare gli dicono di no. Alla domanda come ti fa sentire questo risponde "strano". Non ha amichetti soliti con cui gioca a scuola. Racconta sempre di rifiuti ricevuti. A volte la domenica chiede se l indomani si va a scuola e piange. Tutte le mattine piange disperatamente prima di andare a scuola, a volte su avvinghia alle gambe del padre, le maestre però riferiscono che una volta andati via lui smette di piangere e partecipa alle attività proposte. Inoltre le maestre mi dicono che è pronto per la prima elementare perchè è un bimbo molto intelligente. L ho portato a fare varie prove di sport ma piange disperato che non mi vuole lasciare e si impedisce di fare un' attività che gli piace piange anche dopo perchè è come se gli dispiacesse aver perso un'occasione di divertimento. Se invitiamo qualche amico non di scuola a casa, lui ci gioca tranquillamente, anzi diventa molto esuberante, stessa storia se andiamo a casa di amici lui gioca tranquillamente con bambini della sua età. Lui é il primogenito e ha una sorellina di quasi 4 anni con la quale ha un rapporto basato sulla complicità anche se litigano spesso.
Non sappiamo se è bene incoraggiarlo a fare sport, parlare con le maestre e spiegare che forse potrebbero facilitare un'attività di gruppo non facendogli sempre sperimentare il rifiuto, consultare uno specialista.. . non sappiamo che fare. . . grazie mille per l attenzione e l eventuale aiuto.
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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 327 8
Gentile signora,
da quanto si riesce a dedurre, non sembra ci siano problemi di apprendimento o di attenzione. Probabilmente il livello intellettivo è nella media o forse anche essere leggermente superiore. Emerge invece un tema di paura, probabilmente vissuto con maggiore intensità per situazioni o persone nuove. Partendo da questa premessa, Incoraggiarlo garbatamente a provare nuovi sport può essere utile, eventualmente con ripetuti approcci. Sarebbe comunque utile un consulto con un bravo specialista, che abbia già trattato tali situazioni, al fine di avere un orientamento circa l'atteggiamento e gli accorgimenti da usare al fine di poter risolvere o per lo meno mitigare il problema.

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani