Bimbo 3 anni e 2 mesi non parla

Salve, sono la mamma di un bimbo di 3 anni e 2 mesi che ancora non parla... O meglio dice qualche parola quando le va ma non fa ancora discorsi di senso compiuto, inizio con il dire che il mio bimbo ha sofferto dall età di 1 anno e mezzo fino a luglio di quest anno di ipoacusia bilaterale con timpanogramma di tipo b ad entrambe le orecchie, il bimbo ad ora non parla... Quando ha bisogno di qualcosa o la prende da solo o ci porta e ci indica cosa vuole con il dito ma non sempre, è un bimbo molto buono raramente fa i capricci, interagisce abbastanza bene con i coetanei, gioca con tutto in maniera adeguata, richiede sempre la nostra presenza per giocare e raramente gioca da solo, ha camminato a 13 mesi, mangia regolarmente tutto, e non ha più il panno dai 2 anni e 6 mesi... Esegue piccoli comandi... È molto curioso, agile... Unica pecca oltre al linguaggio non si gira se chiamato per nome ma si gira immediatamente se al nome accompagno azioni come andiamo/vieni/tieni... Si sa spogliare da solo ma non vestire... Conosce l alfabeto e i numeri e li sa anche leggere se scritti su un foglio anche in ordine sparso... Mangia da solo e beve da solo a tavola... Conosce il nome di alcuni animali e i loro versi e completa le canzoni che conosce quando gliele cantiamo... Ama sfogliare i libri e ascolta volentieri qualche favola... Contatto visivo sempre presente e costante dal metro di distanza da molto vicino invece tende a non guardarci negli occhi... Le chiedo gentilmente se alla luce delle informazioni che le ho fornito potrebbe trattarsi di un ritardo del linguaggio causato dall ipoacusia o secondo lei ci potrebbe essere dell altro?
Grazie per l attenzione
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Dr. Flavio Gioia Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 110 2
L'ipoacusia può aver avuto un'influenza negativa sullo sviluppo del linguaggio. Lei non lo scrive ma ipotizzo che il timpanogramma di tipo B possa essere dovuto ad otiti per cui, per quanto possibile, cercate di tenere sotto controllo la situazione durante i mesi più freddi.
Consiglio comunque una visita da un neuropsichiatra infantile per escludere altre cause concomitanti e valutare l'opportunità di un trattamento logopedico.

Cordiali saluti

Dr. Flavio Gioia

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Utente
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Salve, innanzitutto la ringrazio per la celere risposta.. Si il timpanogramma di tipo b bilaterale è dovuto a ricorrenti otiti non curate in maniera adeguata, ho dimenticato di dire che il bimbo imita ogni nostro comportamento.. È molto attento ai giochi che facciamo insieme.. Non fa gioco ripetitivo e da qualche giorno usa l immaginazione per creare un trenino con la locomotiva che ha e vari oggetti a similare dei vagoni.. Ama giocare a nascondino e ci cerca.. Ama correre con noi ed è lui a dire pronti partenza via, arrampicarsi con molta agilità.. La notte riposa tranquillamente fino al mattino..la logopedista con la quale abbiamo avuto un colloqui di pochi minuti ci ha parlato di autismo di primo grado.. Alla luce di quanto detto.. Seppur conoscendo i limiti di un consulto a distanza lei cosa ne pensa? Grazie mille
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Dr. Flavio Gioia Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 110 2
L'autismo di livello 1 è la forma più lieve ma anche la più difficile da diagnosticare in età precoce perché caratterizzata da sintomi più sfumati per cui è indispensabile una visita specialistica.
Nella precedente risposta le avevo consigliato una visita da un neuropsichiatra infantile in quanto vostro figlio sembra presentare uno sviluppo disomogeneo con aree dove è indietro (nel linguaggio) e aree in cui è molto avanti rispetto ai coetanei (l'aver già appreso le lettere e i numeri).
Sono comunque condizioni che rispondono bene ai trattamenti riabilitativi.
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Utente
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Grazie ancora per la cortese risposta.. Provvederemo a seguire le indicazioni che ci ha dato.. Mi scusi se la disturbo ancora cosa intende con condizioni che rispondono bene ai trattamenti riabilitativi? C è qualche speranza che la situazione possa risolversi nel migliore dei modi? Cordiali saluti
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Dr. Flavio Gioia Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 110 2
Se ne parla poco ma in letteratura vengono citati casi di guarigione dall'autismo.
Nei disturbi del linguaggio non associati ad autismo o a ritardo cognitivo la guarigione si raggiunge nella maggior parte dei casi.
È importante però ottenere una diagnosi corretta e un trattamento riabilitativo precoce al fine di sfruttare la grande plasticità neuronale dei bambini.
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Utente
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Salve.. Vorrei aggiornarvi sulle ultime notizie riguardo il mio bimbo.. Da qualche giorno sta iniziando a ripetere sempre più paroline senza tuttavia formulare ancora una frase completa.. Vorrei gentilmente porvi una domanda.. Può un bimbo con le caratteristiche del mio..ci tengo a sottolineare il fatto che il bambino ricerca costantemente la nostra presenza per quanto riguarda giochi e richieste di ogni gener poter essere autistico? Non è prerogativa di questa problematica l assenza di condivisione? Lui anche quando gioca si annoia da solo dopo pochi minuti e torna a cercarci.. Quando gli dico dai gioca tu da solo lui mi risponde tu mamma intendendo insieme perché con me poi partecipa al gioco..grazie mille
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Mi scusi ancora.. Aggiungo anche che condivide con noi qualsiasi cosa anche il cibo che mangia..e se non lo prendiamo da soli lui quando ce lo porge cerca di imboccarci.. Grazie ancora
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Dr. Flavio Gioia Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 110 2
È difficile risponderle senza visitare il bambino, i comportamenti vanno interpretati nel contesto globale del paziente.
La condivisione emotiva è sicuramente un elemento molto positivo.
Nelle forme più lievi di autismo (sempre che si tratti della situazione di suo figlio) non si ha un'assenza di iniziativa socialr e di comunicazione, sono forme particolari, molto più trattabili.
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Salve, la ringrazio per la cortese risposta è sempre molto gentile.. Come da lei suggerito abbiamo già preso appuntamento da uno specialista..approfitto della sua gentilezza per farle ancora un ultima domanda.. Nel caso si trattasse di una lieve forma di autismo.. Con i presupposti che mio figlio ha al momento che cosa ci possiamo aspettare dal futuro? Crede che mio figlio possa avere una vita "normale" o sarà un adulto che necessiterà sempre di attenzioni? Grazie mille..
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Dr. Flavio Gioia Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 110 2
Ogni bambino è diverso, una eventuale diagnosi non appiattisce tutti su una stessa prognosi. Se comunque c'è la necessità di una riabilitazione e la iniziate subito ci sono buone prospettive di autonomia.
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Salve, vorrei aggiornarvi sulla situazione del mio bimbo, da qualche settimana ha iniziato l inserimento all'asilo, che sembra procedere ogni giorno meglio, il bimbo in pochi giorni ha imparato nuove regole nuovi giochi a colorare all interno dei disegni, si relaziona abbastanza bene con i compagni e con le insegnanti, va a scuola con piacere ed è molto tranquillo quando lo accompagno, nel frattempo è stato visto come da voi consigliatoci da una neuropsichiatra che non ci ha saputo dire granché tranne che suggerirci delle valutazioni logopediche, ci ha inoltre parlato del fatto che talvolta la celiachia o l intolleranza al glutine potrebbe dare effetti collaterali simili a quelli dello spettro.. Ritardo del linguaggio ecc.. Essendo io mamma intollerante al glutine potrebbe esserci questa possibilità? E inoltre quali sarebbero questi eventuali sintomi simili di cui ci parlava? Esistono davvero? Grazie mille
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Dr. Flavio Gioia Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 110 2
L'autismo non è causato dalla intolleranza al glutine.
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Utente
Innanzitutto la ringrazio per la cortese risposta, no forse non mi sono spiegata correttamente chiedo scusa.. So bene che l autismo non è causato da un intolleranza al glutine.. La mia domanda era questa se esistono sintomi di celiachia che possano ricordare o essere in qualche modo simili ad alcuni che possono rientrare nello spettro.. Ecco spero di essere stata più chiara in questo modo.. Grazie
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Dr. Flavio Gioia Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 110 2
No, la celiachia presenta un altro tipo di sintomatologia come ad esempio alterazioni dell'alvo e deficit di accrescimento.
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Utente
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Salve, finalmente siamo riusciti ad avere una relazione dal neuropsichiatra che ha seguito il mio bambino.. Le riporto quanto segue.. Paziente vigile, curato Nell aspetto e nella persona, alterna momenti di partecipazione ad altri di oppositività, ipercinesia disattenzione e scarsa collaborazione. La mimica facciale appare sufficientemente variegata, il paziente presenta momenti di buon contatto di sguardo discreta attenzione congiunta buona risposta al nome ad altri momenti in cui manifesta modalità relazionali e comportamentali disfunzionali, l interesse per i giochi è presente e costante, il gioco funzionale e simbolico sono ben organizzati per l età, il linguaggio espressivo verbale è ipostrutturato deficitario dal punto di vista fonologico e morfo sintattico ma in miglioramento, il paziente mostra una lieve compromissione nelle capacità di interazione sociale reciproca i comportamenti pro sociali quali attirare l attenzione su di sé o sulle proprie attività condividere interesse o piacere per un attività o oggetto risultano presenti. Attività ludica sufficientemente adeguata all età. A suo parere può ancora trattarsi di una forma di autismo o si può escludere e parlare di disturbi del linguaggio e del comportamento? Grazie per l attenzione cordiali saluti
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Dr. Flavio Gioia Neuropsichiatra infantile, Psicoterapeuta 110 2
A questa sua domanda può rispondere soltanto il medico che ha visitato il bambino e di cui non vengono menzionate le conclusioni. Vi posso comunque dire che alcuni sintomi simil-autistici regrediscono con la crescita.

Cordiali saluti
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Salve dottor Gioia.. Come sempre la ringrazio per la cortese risposta.. Mi sono accorta solo ora di non aver menzionato le considerazioni finali del neuropsichiatra che ha visto il bambino.. Lui ci ha parlato di disturbo del linguaggio fonetico e fonologico e ci ha prescritto come terapia logopedia 2 volte a settimana che abbiamo iniziato circa 2 settimane fa..

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