Aneurisma cerebrale non rotto

Lo scorso 23 agosto la mia mamma (72 anni, soggetto iperteso) si e' sottoposta ad angiografia convenzionale a fronte di un aneurisma cerebrale scoperto casualmente in occasione di indagine Angio TC a fronte di evento ischemico.
Il referto recita cosi: si conferma presenza di dilatazione aneurismatica a carico dell'origine della PICA di sx delle dimensioni di circa 6x4 mm caratterizzata da piccolo bleb sul versante craniale. Vertebrale di dx abortiva in PICA. Per il resto regolari i rami intracranici del circolo posteriore e di pertinenza di entrambi gli assi carotidei con regolare parenchimografia e drenaggio venoso.
Il neuroradiologo, alla visione della refertazione si e' espresso in questo senso: " si ritiene indicato, per sede, dimensioni e morfologia, trattamento per la formazione aneurismatica sacciforme a carico dell'arteria cerebellare posteroinferiore di sx. Tale formazione e' passibile di intervento endovascolare. Il coinvolgimento a pieno lume dell'arteria cerebellare posteroinferiore non consente procedura di embolizzazione semplice e rende necessario trattamento mediante posizionamento di stent a diversione di flusso. Tale trattamento necessita di teralia con duplice farmaco antiaggregante a partire da 7 gg prima dell'intervento e da continuarsi dopo l'intervento per un mese".
Di seguito alcuni quesiti:
- vostro parere su trattamento proposto. Esistono altre tecniche o ci stata proposta la migliore soluzione?
- l'intervento deve considerarsi urgente? Ci son stati prospettati tempi di attesa di 15-20 gg.
- l'applicazione dello stent nell'arteria principale e' da considerarsi un rimedio definitivo?
- mamma ha avuto lo scorso 09/08 un ictus ischemico dal quale si e' ottimamente ripresa. Lo stesso giorno e' stata sottoposta a trombolisi. Le cause dell'evento ischemico sono ancora in via di accertamento. Soffre di ipertensione e di lieve insufficienza aortica.
Date queste premesse, il trattamento dell'aneurisma propostoci potrebbe presentare per lei ulteriori rischi?

Mi scuso in anticipo per la mole di domande. Pur rendendomi conto che aver casualmente scoperto l'aneurisma sia stata quasi una benedizione, non nego che l'apprensione sia molta.
Anticipatamente ringrazio per tutti i riscontri che vorrete fornirmi.
Grazie di cuore
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Dr. Nicola Limbucci Neuroradiologo, Radiologo, Radiologo interventista 82 2
Buongiorno, in merito ai quesiti da lei posti:
- ci sono sicuramente anche altre tecniche endovascolari, ma se le hanno proposto lo stent a diversione di flusso evidentemente hanno ritenuto l’aneurisma non ben trattabile in altro modo. Andrebbero viste le immagini per capire meglio. Noi per gli aneurismi di pica in genere preferiamo impiantare anche delle spirali, se tecnicamente possibile, ma dipende da caso a caso.
- un intervento per un aneurisma occasionale non è mai urgente, direi che 10/15 giorni di attesa sia un tempo molto modesto.
- il problema degli stent a diversione di flusso per gli aneurismi su una biforcazione, come immagino sia questo caso essendo una PICA, è che l’aneurisma non sempre si chiude e, comunque, impiega mesi per farlo. Vi verrano indicati dei controlli per valutare la progressione dell’occlusione.
- i rischi ci sono sempre per questi interventi, come vi avranno spiegato, e non sono trascurabili.
Se ha dei dubbi ne riparli con i colleghi che hanno proposto l’intervento: conoscendo il caso sicuramente sapranno rispondere in modo molto più esaustivo.
Cordiali saluti

Dr. Nicola Limbucci
SOD Interventistica Neurovascolare
AOU Careggi - Firenze

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La ringrazio dottore