Una diagnosi che riscontrava una forte reazione allergica

Gent.li dottori,
da circa due settimane ho intrapreso una cura a base di Ketoftil collirio monodose, a seguito di una diagnosi che riscontrava una forte reazione allergica. Purtroppo non ho avuto molte delucidazioni sulle possibili cause scatenanti dall'oculista alla quale mi sono rivolta, ma mi sono informata altrove circa le stesse. Premetto di non aver mai sofferto di allergie di nessun tipo, e di portare lenti a contatto da 10 anni, senza mai aver avuto problemi di nessun tipo... Queste le ho ovviamente attualmente sospese, visto che i miei occhi ultimamente le rifiutavano e i sintomi di prurito, bruciore, lacrimazione aumentavano con le stesse.

I problemi sono iniziati circa 5 mesi fa, anche se inizialmente non mi sono rivolta ad un medico, sentendo solo lievi fastidi, che legavo all'uso delle lenti. Poi il picco, seguito ad un problema relativo alla pelle delle palpebre, interessata da una sorta di irritazione locale forte, che mi provocava prurito e bruciore, anche con l'uso della sola acqua, e che ho legato all'uso di qualche prodotto. Ebbene,a seguito di ciò ho sospeso cosmetici, latte detergente (all'avena, che ritenni essere l'imputato di questa reazione)e qualsiasi prodotto.
Dopo 2 mesi la palpebra presenta ancora una certa "ruvidità", ma soprattutto all'angolo esterno dell'occhio continuo ad avere una secrezione tipo "untuosa" trasparente, come se il contorno occhi avesse una pelle "ingrassata"... avevo legato tutto ciò ad un'allergia, e quando mi ha visitata l'oculista parlandomi di una reazione allergica ciò mi è stato confermato...ma curando l'occhio tuttociò persiste (l'oculista ove mi sono recata mi ha peraltro detto di non aver mai sentito parlare di questo tipo di secrezione "untuosa"), come anche il prurito agli occhi stessi, specialmente nell'angolo interno. Mi sono svegliata anche con un occhio gonfio oggi... non so più che pensare.
Mi rivolgo a voi per consigli, e soprattutto per sapere se potete indicarmi un valente oculista cui rivolgermi a Firenze...
Grazie, cordiali saluti

Silvia
[#1]
Attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima Silvia,
sicuramente siamo in presenza di una blefarite iperergico--disreattiva!!
Le cause della blefarite
Sono molteplici i fattori che possono essere causa di blefarite:
- Infezioni batteriche: il batterio responsabile dell’infiammazione è quasi sempre lo stafilococco, che attacca i follicoli delle ciglia e le ghiandole di Meibomio, alterando la normale secrezione di sebo e infettando così l’occhio.
- Malattie della pelle: dermatite seborroica e acne rosacea, per esempio, possono essere causa di blefarite.
- Allergie: le allergie indeboliscono l’occhio, esponendolo maggiormente al rischio di infiammazioni.
- Problemi alimentari: diabete, alimentazione scorretta, infiammazioni croniche intestinali possono essere causa di alterazioni secretorie degli occhi e, di conseguenza, di infezioni oculari.
- Fattori ambientali: fumo, vento, polvere, affaticamento visivo, uso eccessivo di lenti a contatto sono tutti fattori che incrementano la possibilità di irritare l’occhio e di causare un’infiammazione.


Forme di blefarite
A seconda delle cause che l’anno scatenata e dei sintomi che si manifestano, la blefarite si divide in blefarite ulcerativa, causata da infezioni batteriche, e blefarite squamosa o seborroica (non ulcerativa), causata da allergie o da malattie della pelle, da alimentazione o da affaticamento.
La blefarite non ulcerativa può a sua volta essere suddivisa in ulteriori tipologie, di cui si ricordano di seguito le più comuni:
- Blefarite rosacea: causata da acne rosacea, molto frequente nelle donne adulte;
- Blefarite allergica: spesso provocata da cosmetici o da farmaci, dove sono spesso presenti conservanti o sostanze che possono essere allergenizzanti.
- Blefarite irritativa: sovraesposizione a raggi ultravioletti, polvere, luce, possono irritare le palpebre.


Sintomi della blefarite
Le prime manifestazioni di blefarite sono sensazione di avere un corpo estraneo dentro l’occhio, prurito, lacrimazione copiosa, sensibilità alla luce, talvolta arrossamento e gonfiore delle palpebre.
Se la blefarite è di tipo ulceroso si nota la formazione di piccole pustole all’altezza dei follicoli piliferi delle ciglia; aprendosi, le pustole formano delle ulcere che si cicatrizzano creando croste che possono sanguinare quando vengono rimosse. Come conseguenza di questo tipo di blefarite si possono notare ispessimento delle palpebre, caduta o sbiancamento delle ciglia, lesioni della cornea e congiuntivite cronica. Durante la notte, inoltre, le palpebre tendono ad “incollarsi” a causa dell’eccessiva secrezione e diventa molto difficile la pulizia completa dell’occhio.
Se la blefarite è non ulcerosa, ai margini delle papebre si formano squame untuose (blefarite squamosa o seborroica), che tendono a riformarsi anche dopo che vengono asportate.
Sia la blefarite ulcerosa che quella non ulcerosa sono soggette a recidiva e a conseguente cronicizzazione della malattia, che può ripresentarsi ciclicamente anche dopo la cura.


Le cure
Le cure si basano principalmente sul mantenimento di una corretta igiene oculare e palpebrale, sia come terapia per la blefarite sia come strumento di prevenzione contro infezioni oculari.
Le cure si basano su:
- Impacchi di acqua tiepida: una garza imbevuta di acqua tiepida e bicarbonato (1 cucchiaino in mezzo litro d’acqua), tenuta sugli occhi chiusi per circa 5-10 minuti, può essere utile per ammorbidire le croste che l’infezione tende a formare.
- Massaggio palpebrale: attraverso il massaggio palpebrale, che si effettua sia sulle palpebre superiori che inferiori, si favorisce la fuoriuscita delle secrezioni che rimangono all’interno del dotto ghiandolare a causa dell’occlusione provocata dall’infiammazione. Prima di intervenire con il massaggio palpebrale è necessario consultare il medico, che potrà fornire tutte le indicazioni necessarie per effettuare il massaggio nel modo più corretto ed evitare così il possibile aggravarsi dell’infezione in seguito a movimenti sbagliati.
- Pulizia e detersione: le palpebre devono essere pulite accuratamente almeno 2 volte al giorno con appositi prodotti che favoriscono la rimozione delle squame (detergenti a pH simile a quello fisiologico, senza allegenizzanti, pomate oftalmiche antibiotiche prescritte dal medico). Nel caso in cui la blefarite sia causata da malattie della pelle (seborrea, forfora...) è inoltre necessario curare contemporaneamente anche queste malattie con prodotti idonei (shampoo, lozioni).
- Utilizzo di cosmetici e farmaci non irritanti

Un caro saluto


[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2015
Ex utente
La rigrazio per la celere risposta... Allora dovrò sicuramente farmi rivedere da un oculista! Mi può consigliare un oculista a Firenze cui posso rivolgermi per questo problema? La ringrazio moltissimo,
Cordiali Saluti

Silvia
[#3]
Attivo dal 2007 al 2010
Oculista
Carissima Silvia,
ci sono molti oculisti bravissimi in ospedale anche,io vedo poi parecchi pazienti fiorentini!
Un caro saluto
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