Macchia grigio-scura sulla retina

Egr. dottore, avrei piacere di conoscere il suo parere sulla vicenda capitatami.
Ho 39 anni, all'età di 4 anni circa sono stato operato di cataratta bilaterale congenita.
Nell'occhio destro però, l'ho scoperto molti anni dopo, mi è sopraggiunta una cataratta secondaria che copre quasi completamente la capsula, non limitandomi comunque il visus, ma limitando notevolmente l'esplorazione del fondo oculare.
All'età di 33 anni mi viene diagnosticato un distacco di retina all'occhio sinistro, mi viene praticato un cerchiaggio sclerale e mi viene messo il silicone.
Dopo successivi interventi dovuti alla comparsa di PVR, l'occhio è diventato ormai quasi inservibile.
Circa due mesi fa mi accorgo di un sollevamento retinico all'occhio destro nella zona inferonasale della retina, mi viene apposto un cerchiaggio ed un piombaggio nella zona suddetta.
L'operazione viene fatta solo sulla base dell'ecobulbare che rileva il sollevamento, perchè per colpa della cataratta secondaria, non è possibile esplorare completamente il fondo.
Un mese fa circa, mi compare una macchia nella zona centro-nasale (io la vedo nella zona centro-temporale), i contorni sono lampeggianti.
Al controllo, la retina risulta perfettamente accollata in tutto il polo posteriore fino all'indentazione del cerchiaggio, oltre non si riesce a vedere.
L'ecografia, a causa della presenza del cerchiaggio e del piombaggio, non è più molto affidabile nell'interpretazione.
Nelle settimane seguenti, la macchia si allunga e si allarga un po', ma non risulta mai nessun tipo di scollamento oltre il cerchiaggio.
La macchia non è mai completamente nera (tranne quando apro gli occhi al mattino o li tengo chiusi per un tempo tale da comportare mancanza di luce esterna), e con la luce diurna le immagini passano, anche se un po' distorte e con i colori un po' alterati; in presenza di luce artificiale, le immagini passano a fatica e la macchia sembra grigiastra.
Ho notato anche la presenza di una piccola macchietta nella zona retinica infero-temporale, che però non mi da grossi fastidi e dalla sua comparsa (circa un mese e mezzo) non si è più evoluta.
L'oculista che mi ha in cura, dice che potrebbe trattarsi solo di trazione del vitreo, ma non può escludere una rottura che però, a suo parere, non dovrebbe superare l'indentazione del cerchiaggio.
Le mie domande sono:
- Come si deve interpretare la presenza di queste macchie?
- E' pericoloso rimanere con l'occhio in questo stato (macchie e lampeggi continui) o posso condurre comunque una vita "normale" (senza sforzi eccessivi ovviamente)?
- Se fosse ipoteticamente trazione del vitreo, le macchie potrebbero essere reversibili?
- Dopo il cerchiaggio mi sono notevolmente aumentati i corpi mobili e sono comparsi dei filamenti spessi e opachi che mi costringono a muovere continuamente l'occhio per mettere a fuoco gli oggetti. Sono permanenti o si ridurranno col passare del tempo?
- Esistono mezzi diagnostici più precisi dell'ecobulbare (tenuto conto della mal esplorabilità della retina)?
La ringrazio per le risposte che potrà darmi, mi scuso per la prolissità.
Distinti saluti
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
a mio parere sarebbe utile eseguire OCT (tomografia ottica computerizzata) esame fluorangiografico e angiografia al verde di indocianina,

una volta eseguiti questi esami valutare se il problema è maculare oppure se sia legato a trazione vitreoretinica o alla catararatta secondaria...

io sarei del parere di valutare la rimozione della cataratta secondaria, valutare la possibilità di inserire una lentina intraoculare con filtro per raggi ultravioletti, se non già inserita,l'uso di un buon occhiale da sole e delle compresse di luteina potrebbero aiutarla (tipo LUTEIN OFTA cp 1 compressa per due volte al di per 15 gg)

resto comunque asua disposizione per ulteriori chiarimenti...

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
dopo
Utente
Utente
Egr. Prof la ringrazio per la sua risposta, nel frattempo gli eventi si sono però evoluti e

modificati.
L'ultima ecografia ha purtroppo (o per fortuna) evidenziato due sollevamenti nella zona

nasale anatomicamente molto piccoli ma visivamente davvero grandi.
Mi è stato messo un rail nasale molto ampio e la zona è stata anche trattata con la

crioterapia.
Devo dire che la situazione visiva periferica è notevolmente migliorata rispetto a prima

dell'intervento, il visus è di 8/10, anche se mi sono rimaste tre piccole macchiette nella

zona trattata.
Una macchia sparisce quasi subito appena apro gli occhi al mattino, la seconda è quasi nera

e la noto molto quando c'è poca luce, la terza è grigetta ed è quasi invisibile con molta

luce, nessuna delle tre mostra lampi di luce nel perimetro.
Tutta la zona che ha subito il sollevamento mi "sfarfalla" in presenza di illuminazione

naturale (giornata soleggiata).
Le macchie sono comunque pittosto in periferia ed ho notato una più che sufficiente visione

notturna.
Le mie domande sono:
- Le macchie possono subire una involuzione o una volta trattate con la crio rimangono così?
- Da che cosa è dovuto lo "sfarfallio" nella zona operata?
- Quando si può stabilire un "termine" riguardo al processo di distacco vitreale per potersi

rilassare un po' e non pensare continuamente al distacco di retina?
- La rimozione della cataratta secondaria non può far insorgere un nuovo rischio di distacco

retinico?

La ringrazio per le eventuali risposte.
Distinti saluti
[#3]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
Gentile Signore,

a mio parere, non c' è nulla di cui preoccuparsi, starei tranquillo, ed aspetterei che la reazione biologica all Crioterapia faccia il sue effetto (la crioterapia ha il compito di incollare i tessuti retinico e coroideale).

Non mi preoccuperei della cataratta secondaria, che potrà trattare tra un paio di mesi in tutta serenità, mente sono convinto che la terapia con la Luteina possa aiutarla...

Un saluto
[#4]
dopo
Utente
Utente
Egregio Professore,

la ringrazio per le sue gentili risposte, volevo però chiderle ancora qualcosa. Esattamente un'ora dopo che Lei mi ha scritto la sua risposta, ero al telefono ed ho notato un lampeggio anomalo nella zona infero-temporale della retina (piove sempre sul bagnato), ho fatto subito i dovuti controlli e solo dall'ecografia si è vista una leggera trazione vitreale in un punto localizzato tra la zona trattata con la crio ed il cerchiaggio, e comunque anteriore al cerchiaggio. Mi è stato detto di non preoccuparmi, cosa ben difficile ormai. Dopo qualche giorno i lampeggi sono scomparsi, ma ormai non so più se è un bene o un male; persiste invece un discreto appannamento (galleggiamento nel vitreo di fibre opache), volevo chiederle:

- può essersi trattato di una semplice trazione, dato che i lampeggi non erano frequentissimi?
- l'appannamento diminuira, ed è normale dopo un cerchiaggio?
- la LUTEINA non viene usata più specificamente per patologie legate alla macula?

La ringrazio vivamente per le sue eventuali risposte e la saluto cordialmente
Tiziano
[#5]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
Carissimo,
sono convinto che la trazione vitreo- retinica possa averLe determinato il "lampeggio"...
La luteina è indicata soprattutto nelle patologie maculari, ma è indicata anche in altre forme di soffrenza retinica...
saluti
suo Doc