Cheratire a bandellette

Gentili dottori,
vi scrivo riguardo a questa mia patologia.
Due mesi fa circa, ho avvertito quando mi svegliavo al mattino una sensazione come di puntura seguita poi da abbondante lacrimazione.
Dapprima ho usato un collirio lubrificante e poi un gel ma vedendo che la situazione non migliorava molto mi sono deciso a rivolgermi ad un oculista il quale in realtà ha trovato una situazione più preoccupante.
Innanzitutto è apparso preoccupato e dubbioso, in quanto non è riuscito a fare una diagnosi precisa(Cheratitea bendellette?,Forma erpetica?).
Ha infatti trovato ad entrami gli occhi in particolare al sinistro una opacità della parte inferiore della retina con delle bolle e un contorno irregolare tipo mammilloni.
Ha deciso di farmi una iniezione intraoculare di cortisone e mi ha prescritto una terapia a base di un collirio con diclofenac, un collirio antibiotico e del gel per la notte in attesa di rivedermi .
Siccome sono un tipo ansioso e attualmente piuttosto preoccupato, vorrei chiedervi se:
1-La patologia è guaribile farmacologicamente
2-Necessiterà di un trapianto di cornea?
3-Rischio la cecità?
Grazie
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Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Gentile paziente,
dalla sua descrizione non si può giungere ad una conclusione netta. La cornea non è la retina ed il suo oculista non le ha fatto di certo una iniezione intraoculare, ma al massimo sottocongiuntivale.
La cheratopatia a bendelletta, data da depositi di calcio a livello della cornea, è piuttosto facile da distinguere da altre forme di cheratite e di solito si presenta in occhi molto alterati da altre concomitanti patologie e non ha l'aspetto che lei descrive.
Alterazioni simili a quelle da lei descritte possono essere follicoli allergici della congiuntiva limbare, dellen corneali, infiltrati subepiteliali virali, batterici, reattivi metaerpetici e altre decine di cose. Ci vorrebbe una foto.
Nel frattempo non si faccia prendere dal panico. La necessità di trapianto e l'eventuale cecità sono possibilità che si possono escludere in un'alterazione non grave della periferia della cornea.
Ci faccia sapere se il suo Oculista raggiunge una conclusione diagnostica.
Cordiali saluti

Dr. Federico Friede
http://www.friede.it

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Utente
Utente
Gent.mo Dott.Friede,
desidero ringraziarla per la sollecita risposta e per avermi tranquillizzato!
Mi scuso per le inesattezze che ho scritto!
E vorrei fare una ulteriore precisazione:
L'opacità che il mio oculista ha individuato sulla cornea dell'occhio sinistro ha detto che si estende per circa 1/3 della cornea stessa fino quasi al bordo della pupilla mentre all'occhio destro è molto meno evidente e più sul bordo; meno estesa.
Questo a suo avviso aumenta il rischio per un eventuale trapianto e per la cecità? grazie infinite
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Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Gentile paziente,
l'estensione non pare per ora preoccupante. Il fatto che sia bilaterale e cronica, inizialmente con sintomi molto lievi ed insidiosi (ho visto il suo precedente dialogo con il mio carissimo amico dott. Micochero) rende tutto un po' strano.
Lei portava lenti a contatto? E' esposto a polveri, fumi, radiazioni?
Mi faccia sapere, nel frattempo mi documento un po'

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Utente
Utente
Gentilissimo Dottore,
la ringrazio per aver preso a cuore la mia situazione!
Mi fa molto piacere e capisco che lei ha molta empatia con il paziente, cosa veramente necessaria , mi creda e per questo la ringrazio!
Riguardo la sua domanda : non porto ne ho mai porto occhiali o lenti a contatto, non sono esposto a radiazioni, polveri o fumi in quanto sono studente, l'unico caso che mi viene in mente è che da un paio di inverni in casa abbiamo ripristinato il caminetto che produce un pò di fumo e talora, mi dava fastidio agli occhi ma solo temporaneamente il calore della fiamma quando mi avvicinavo per attizzarlo.
Non so se questo possa esserle utile!
Come poi avrà appreso ho avuto 6 anni fa questo episodio di disepitelizzazione della cornea in seguito a nuoto in piscina .
Posso stare tranquillo per quanto concerne il trapianto e la cecità?
grazie
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Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Gentile paziente,
le malattie che possono in qualche modo corrispondere al suo quadro sono troppe, e in Oculistica l'esame obiettivo, la visione diretta, è la cosa più importante. Senza vedere non ci si può avvicinare nemmeno ad un sospetto diagnostico.
Riguardo alla cecità per malattie della cornea, non deve neanche pensarci, oggigiorno è praticamente scomparsa grazie alle tecniche chirurgiche.
Piuttosto cerchi di raggiungere una diagnosi. Perché non va a farsi visitare dal dott. Siravo a Pisa o a Pontedera, oppure in Clinica Oculistica dell'Università di Pisa?
Quando sa qualcosa mi informi.
Cordiali saluti

P.S. Un ultimo dubbio: non è che per caso ha fatto uso di colliri anestetici per i suoi precedenti disturbi?
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Utente
Utente
No, no mi risulta di aver fatto uso di colliri anestetici in passato .
La ringrazio per il consiglio, prima comunque desidererei sapere quale diagnosi porrà il mio oculista, che subito le comunicherò.
Tengo comunque presenti i nomi che mi ha fatto.
Un'ultima domanda ringraziandola sin d'ora per il supporto clinico e morale datomi, pensa che in base ai pochi elementi anamnestici che le ho fornito la patologia sia curabile ed eventualmente curabile farmacologicamente o dovrò ricorrere alla chirurgia?
Ringraziandola mi permetto di riscriverle appena saprò di più !
Grazie di tutto! e attendo la sua risposta!
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Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Caro paziente,
non ho potuto e non posso formulare un parere rispetto alla possibilità di andare incontro ad una soluzione chirurgica del suo problema semplicemente perché senza una diagnosi non è possibile farlo.
Attendo notizie, e... in bocca al lupo!
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Utente
Utente
Gent.mo Dott.Friede,
oggi come stabilito ho rivisto il mio oculista il quale è giunto alla
"diagnosi" che esiste una lesione irreversibile sul bordo della cornea causata dalla varicella che ho avuto da piccolo, inoltre vi è una banda tipo edematosa che si è lievemente ridotta rispetto all'ultima visita e che però vuole tenere sotto controllo per evitare che si estanda !
Come terapia un collirio a base di diclofenac più volte al giorno.
Visita di controllo tra 2 mesi.
Mi faccia sapere.
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Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 575 314
valuti la possibilità di eseguire una PTK
il dottor FRIEDE le spiegherà

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

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Utente
Utente
Gent.mo Prof.Marino,
volevo sapere se ritiene fondamentale la PTK e sopratutto se urgente o posso aspettare!Grazie
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Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Caro paziente,
vedo che sa già cos'è la PTK. Lo scopo di tale terapia è di rimuovere un sottile strato di cornea danneggiato dalla sua sospetta infezione infantile. Un requisito fondamentale per l'esecuzione della PTK è la sicurezza che qualsiasi processo infiammatorio non sia più attivo, di modo che la successiva guarigione della cornea sia il più regolare possibile.
Per questo motivo non è urgente, anzi dovrà essere successiva alla completa stabilizzazione del suo attuale quadro. Nel frattempo continui la terapia prescritta ed al prossimo controllo dica al suo Oculista che un autorevole professore di Milano, veda lei se fare o meno il nome del prof. Marino, ha suggerito questa soluzione, poi ci racconti.
Saluti
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Utente
Utente
Gentilissimo Dott.Friede più la conosco e più la ammiro soprattutto per la sua empatia.
A settembre quando il mio oculista mi ha consigliato di ritornare dirò quanto lei mi ha consigliato.
Le farò al riguardo sicuramente sapere come mi sono premurato di fare oggi perchè ho in lei somma fiducia.
Un ringraziamento sarebbe poca cosa per esprimerle la mia gratitudine in questo momento.
Mi riservo semmai di ricontattarla nel caso vi fossero sviluppi ok? la ringrazio e ci sentiamo allora a settembre e buona estate!