Un oculista del ospedale santa rita

Per prima cosa volevo ringraziare per la creazione di questo sito...in secondo volevo chiedere un chiarimento:

Mia mamma era in attesa dell'intervento all'occhio sinistro per la cataratta, quando un mese fa è stata colpita all'occhio destro da trombosi retinica che sembra, dai primi esami, essere permanente, causata dalla pressione alta, ora un oculista del ospedale santa rita di Milano dice che non è più possibile operare per la cataratta.
Quindi la mia domanda è....ma perche l'occhio che non è stato colpito da trombosi non può essere + operato per risolvere il prob della cataratta?
Grazie mille anticipatamente.
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Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Gentile signora,
il problema non è di impossibilità, ma di utilità che è purtroppo venuta meno.
L'intervento di cataratta si può sempre fare, ma se la retina è seriamente danneggiata dalla trombosi, non si ottiene alcun vantaggio in termini di aumento della vista, che è l'unico scopo dell'intervento.
In questi casi l'intervento si posticipa di molto tempo, riservandosi di farlo quando la cataratta è così avanzata da impedire di visitare la retina. A quel punto farlo risulta nuovamente vantaggioso.
Cordiali saluti

Dr. Federico Friede
http://www.friede.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Forse mi sono spiegato male....ma la trombosi è venuta all'altro occhio, non ha quello con la cataratta!
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Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Ah, chiedo scusa, la stanchezza!
Ovviamente questo cambia tutto e di conseguenza il suo dubbio è più che lecito.
In un occhio sano la malattia dell'altro occhio non è una controindicazione, se non temporanea mentre si cura l'occhio affetto. Poi si può procedere senz'altro a rimuovere la cataratta nell'occhio sano.
Chiedo ancora scusa, le ho dato pure della signora...
Cordiali saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Ok grazie per la consulenza mi recherò con urgenza dal mio oculista di fiducia e vedremo cosa fare.
Giusto per sapere ma la trombosi retinica è incurabile? O esistono possibilità di guarigione anche parziale?
Ancora grazie!
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Dr. Federico Friede Oculista 232 6
Gentile signore,
l'occlusione trombotica di un vaso venoso della retina provoca nel territorio servito dalla vena occlusa una netta riduzione dell'apporto di ossigeno, che provoca la degenerazione delle cellule recettoriali e nervose della retina. In questo senso è limitatamente curabile. Tutto però dipende dalla esatta posizione dell'occlusione: esistono occlusioni complete della vena centrale, occlusioni di branca che interessano metà retina e occlusioni di ramo che interessano aree discrete della retina. Le occlusioni anche non molto estese, se interessano la parte centrale della retina direttamente o indirettamente, provocano importanti riduzioni del visus.
Nelle occlusioni venose la cosa più importante è curare le complicanze, in particolare la mancanza di ossigeno (ischemia) della retina periferica che può provocare un gran numero di gravi eventi conseguenti, e il gonfiore (edema) della macula nel caso questa sia stata interessata indirettamente.
Per seguire l'andamento delle eventuali complicanze nel tempo è necessario effettuare una fluorangiografia alla diagnosi, poi solitamente si esegue una fluoroangiografia di controllo dopo tre mesi. Se a seguito di questo secondo esame emerge la necessità, si tratta la retina ischemica o edematosa con il laser.
Mi faccia sapere cosa le dice il Collega.
Cordiali saluti
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