Chirurgia refrattiva - parere su visita pre-operatoria

Salve,
Mi sono rivolto presso un importante studio della mia città per valutare la fattibilità dell'operazione per la riduzione della miopia.


Porto gli occhiali da quando ho 14 anni (ora ne ho 38) e negli ultimi anni tollero sempre meno le lenti a contatto, che portavo un tempo quasi sempre, utilizzando solo le giornaliere al bisogno.
Sono allergico agli acari della polvere, a volte accuso un pò di secchezza oculare (lavoro al PC 8 ore al giorno) a cui pongo rimedio con le lacrime artificiali.


Dalla visita sono emersi i seguenti dati:
- Visus, effettuato in midriasi: OD sf -3.75; OS sf -3.25 cyl -0.50 95 (la mia correzione attuale è: OD: sf -4.00; OS: sf -3.75)
-Pachimetria: OD 568; OS 569
- K1: OD 42.6; OS 42.7
- K2: OD 43.0; OS 43.3
- BB: OS 12.0; OS 12.0
- Schirmer (prima della midriasi, 5 minuti): OD 7mm; OS 14mm (un test che avevo effettuato due anni fa dava OD 15mm; OS 16mm)

Visti i risultati, e nell'ottica di minimizzare i problemi di occhio secco e i tempi di recupero, il medico mi ha proposto la tecnica Smile.


Volevo chiedervi in generale un parere su questo tipo di tecnica per quanto riguarda nello specifico l'effettiva efficacia nel ridurre la possibilità di insorgenza di una secchezza oculare cronica, che leggo essere uno delle possibili controindicazioni di tutte le tecniche di riduzione della miopia.


Inoltre, ho letto qualcosa sul rischio dei aloni/diffetti nella vista notturna e di quanto questo dovrebbe essere correlato all'ampiezza del trattamento laser in base al diametro della pupilla al buio.
Il report del software laser riporta, secondo i risultati degli esami, una zona ottica di trattamento di 7mm.


A me non pare di essere stato sottoposto, durante la visita, ad una pupillometria specifica nelle varie condizioni di luce, o almeno non vedo questi dati tra i dati inclusi nella cartella.
Può essere che questo dato sia incluso nel report della topografia (pentacam)?


Ritenete che tra gli esami importanti per escludere il rischio di avere problemi permanenti nella vista notturna ci debba essere una pupillometria dinamica ed è vero che il trattamento laser dovrebbe essere sempre maggiore o uguale al diametro della pupilla in condizioni scotopiche?


Nel caso, prima di effettuare l'operazione, volessi fare un nuovo paio dai occhiali per valutare la correzione proposta (visto che dall'esame in midriasi risulto attualmente leggermente sovracorretto) ritenete che per le lenti potrei usare le stesse diottrie proposte per l'operazione?



Grazie!
[#1]
Dr. Luigi Marino Oculista, Medico legale 17k 574 314
PRK o LASIK


NO SMILE

LUIGI MARINO CHIRURGO OCULISTA
CASA di CURA “ LA MADONNINA “ via Quadronno n. 29 MILANO centralino tel 02 583951 / CUP 02 50030013

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie per la risposta.
Purtroppo la PRK ha tempi di recupero difficilmente gestibili in questo periodo con il lavoro, mentre per quanto riguarda la SMILE mi ero indirizzato verso questa tecnica proprio perchè dovrebbe avere minor rischio di secchezza oculare rispetto alla LASIK, non è così?

Ritiene in ogni caso che sintomi, anche soggettivi come i miei, di secchezza possano essere preclusivi per un eventuale intervento?

Per quanto riguarda il diametro pupillare, è effettuvamente necessaria una pupillometria dinamica, tra le visite pre-operatorie?

Grazie
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