Sindrome interfacie vitroretinica, possibili cure per frenare l'evoluzione o intervento

Gentili dottori, avevo già scritto qualche anno fa a proposito di retinoschisi, aderenze vitreoretiniche ed intervento di cataratta.
Vi sono grata per i preziosi consigli che ho seguito.
Adesso mi si pone, ahimè, un altro problema: lo scorso anno (marzo2019) in seguito a visita di controllo veniva confermata la cataratta in evoluzione ma non da operare, mi veniva fatto per la1 volta un OCT con diagnosi di sindrome interfacie vitreoretinica.
Ho ripetuto l'OCT oggi e tutto è rimasto uguale, soltanto la sindromeinterfacie vitreoretinica è con pieghe retiniche.
L'oculista mi ha detto che la situazione è pressocchè invariata (ma queste pieghe prima non c'erano!) , bisogna rifare un controllo annuale e decidere in base all'evoluzione.
Sono molto preoccupata e vorrei un vostro parere ed eventualmente notizie sul tipo di intervento.
Le aderenze vitreoretiniche sono collegate alla situazione di oggi?
Non mi è stato detto niente in merito.

Trascrivo la diagnosi: OD:distacco posteriore vitreo, papilla ottica rosea, normoescavata, a margini netti; Retina nella norma; tortuosità vasi sanguigni al polo posteriore:Retinoschisi nel settore temporale con lacerazione del foglietto interno e lasertrattamento tipo barrage.

OS come il destro, ma per la retina: sindrome interfacie vitreo retinica con pieghe retiniche.

Posso, iin assenza di sintomi, aspettare un anno o conviene controllare più spesso e sentire magari un altro parere o tentarenuna cura?
Vi ringrazio e saluto cordialmente
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Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.8k 168
salve, non esiste ad oggi una cura per la sindrome da interfaccia se non quella chirurgica che però va valutata da caso a caso.
io procederei piuttosto alla chirurgia della cataratta che in queste condizioni può sortire degli effetti sorprendenti. ovviamente però va eseguita tenendo conto della situazione retinica e lei va informata sui rischi e sulle possibilità di reintervento sulla retina qualora insorgessero problematiche post operatorie.
ne parli col suo oculista.

Dr. Ferdinando Munno - Medico Chirurgo
Specialista in Oftalmologia
www.studiocarbonemunno.it

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dopo
Utente
Utente
Grazie per la sollecita risposta.L'oculistica non è d'accordo su un intervento immediato della cataratta , ne avevamo già parlato) in quanto ho una visione, opportunamente corretta con gli occhiali, di 10/10. Quali effetti sorprendenti potrebbe avere?Quale tra i 2 interventi è più rischioso? Quello sulla retina richiedel'anestesia generale? Consulto un altro specialista anzicchè attendere il controllo tra un anno ?Sono veramente preoccupata. grazie infinite
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Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.8k 168
scusi se ha la cataratta non capisco come possa avere una visione di 10/10. io la chiamerei piuttosto sclerosi del cristallino allora.
ovviamente con 10/10 non va operata. parlavo di effetti sorprendenti per un miglioramento visivo, ma non aveva specificato che già vedeva bene.
più rischioso ovviamente quello sulla retina che non richiede una anestesia generale ma solo locale con una piccola iniezione vicino l'occhio. se si sente confortata faccia pure un altro consulto, ma consiglio di seguire sempre la strada che un medico le propone altrimenti rischia di confondersi.
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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per la cortese e sollecita risposta. L'oculista mi ha parlato di cataratta e nel referto dice:Segmento anteriore:0pacità cortico -nucleare del cristallino.Il visus segnato è OD 10/10 ,OS9/10, sempre con occhiali.per quanto riguarda l'intervento sulla retina posso aspettare il prossimo controllo per verificare se la situazione è stabile?Quando mi consiglia il controllo?Sono preoccupata perchè ho letto che trascurare una situazione iniziale potrebbe portare danni irreversibili. Mi fido molto del suo parere, scusi se la disturbo ancora. Cordiali saluti.
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Dr. Ferdinando Munno Oculista 2.8k 168
a 6 mesi oct
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Utente
Utente
La ringrazio ancora e le auguro una buona giornata
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