Tasche gengivali

Ho 29 anni e non ho figli. Nel settembre 2006 mi hanno diagnosticato n. 2 tasche gengivali: 1 al molare inferiore sinistro e l’altra al molare superiore sinistro. Ho fatto una panoramica e il risultato è stato che la tasca inferiore era già arrivata alla radice del dente infatti dondolava, quella superiore invece meno profonda. Niente altre tasche. A gennaio 2007 ho avuto il primo innesto d’osso animale per la tasca più profonda. A maggio 2007 l’altro innesto.
Prima di natale 2007 mi hanno diagnosticato altre 2 tasche: 1 al premolare superiore sinistro, l’altra al molare superiore destro. Quindi in un anno e mezzo si sono formate altre 2 tasche. Comincio ad avere sintomi, cioè pus, quanto ormai è troppo tardi.
Premesso che:
1. da settembre 2006 utilizzo questi prodotti per l’igiene dentale:
scovolino imbevuto di collutorio NITENS, dove non passa lo scovolino utilizzato il filo
interdentale, dentifricio e collutorio MERIDOL.
2. in questo anno e mezzo ho avuto sempre controlli settimanali
3. da ottobre 2007 uso tutte le notti il BITE.
Secondo il mio dentista, non ho assolutamente placca, ma la causa delle mie tasche è prima di tutto una predisposizione genetica, secondariamente un calo delle difese immunitarie, o per stress o per stanchezza, momento in cui questi germi riescono ad arrivare sotto il colletto gengivale. Sono tasche verticali e anche molto repentine.
In famiglia sia mia madre che mio padre hanno avuto lo stesso problema, ma mi sembra di capire che la loro causa fosse la placca. Fin dall’età di 14/15 anni ho sempre avuto le gengive molto sanguinanti. Non ho mai utilizzato apparecchi dentali. Tutt’oggi la notte mi sveglio e mi rendo conto, anche usando il bite, che stringo i denti, sono sempre in tensione. Il bite mi può aiutare?
Può essere forse una male occlusione? Anche quando mastico? Devi solo cercare di rilassarmi o può esserci un'altra causa? Fare una tac, conviene? Ringrazio anticipatamente per la Vostra risposta.
[#1]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Si, ci può essere una malocclusione di mezzo.
Ma spesso è invece una concausa di più fattori.
La predisposizione genetica ci può stare, ci possono stare concause generali, ma difficilissimo dire senza una approfondita visita.
Se ha dei dubbi sulla giagnosi o sul trattamento, non le resta che consultare un altro dentista, ma di ottima fama, data la complessità del caso.

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#2]
Dr. Emilio Nuzzolese Dentista, Gnatologo, Medico legale, Ortodontista 135 1
Gent.ma Paziente,

credo che la Sua situazione sia affrontata in maniera serie e professionale dal collega. Lo confermano gli interventi di innesti di osso per scopi rigenerativi che non sono alla portata del dentista generico.
La sua predisposizione genetica alla "malattia parodontale" associata a varie concause, tra cui lo stress ed il bruxismo, certamente non aiutano al raggiugimento di una salute globale della bocca. Tuttavia credo superfluo eseguire una tac, soprattutto per l'enorme quantità di raggi X che subirebbe.

Credo, in definitiva, che la salute della Sua bocca debba essere monitorata con appuntamenti molto ravvicinati ed anche eventuali sedute di igiene professionale.

Per la mia esperienza i pazienti con predisposizioni genetiche si sottopongono a consulti preso il mio Ambulatorio ogni 3-4 mesi. Durante queste visite di controllo, oltre alla seduta di igiene, viene eseguito un controllo delle eventuali tasche, indice di placca e di sanguinamento, semplicemente con il "sondaggio pardontale", manovra, questa, molto semplice e priva di complicanze.

La saluto cordialmente,

Dott. Emilio Nuzzolese

Dott. Emilio Nuzzolese
Odontoiatra, Dottore di Ricerca
Chirurgia Orale, Odontologia Forense

[#3]
Dr. Marco Capozza Dentista, Ortodontista, Gnatologo 634 18 3
Le consiglio di visitare il sito della società di parodontologia (http://www.sidp.it/). La terapia parodontale richiede una diagnosi precisa ed un esame dei fattori che possono predisporre al rischio.
La semplice igiene, anche professione, potrebbe non essere sufficiente.
Lo stress, il trauma occlusale da malocclusione etc possono, secondo alcuni, aggravare il problema ma il problema fondamentale è il controllo dell'infezione a livello delle tasche parodontali.
Prima degli innesti ha effettuato una preparazione con levigatura radicolare?
Cordiali saluti

Dott. Marco Capozza
https://www.dentista.lecce.it/

[#4]
Dr. Cataldo Palomba Dentista 3.1k 92 2
Gentile Paziente,
penso che il suo dentista abbia centrato il problema:alla base della sua malattia vi è un'evidente predisposizione genetica, considerando che della stessa patologia sono affetti i suoi genitori e che Lei ha manifestato i primi segni già nell'adolescenza.
Il trauma occlusale conseguente al bruxismo potrà aggravare la situazione, ma anche se risolto, non porterebbe a miglioramenti importanti della malattia parodontale.
Ciò che può fare è di sottoporsi costantemente a sedute di igiene orale professionale, sostenute da un'attenta igiene domiciliare, nonchè sottoporsi, laddove la predicibilità dell'intervento è molto alta, anche alla teraoia rigenerativa, a cui già ha fatto ricorso:bisognà cioè cercare di arginare la malattia con la terapia chirurgica ed anche farmacologica, se è indicato, fino a quando è possibile.
Saluti


Risposta ad esclusivo scopo informativo, non costituisce diagnosi, non sostituisce la visita medica.

[#5]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
scusate il ritardo,
ringrazio tutti i medici che mi hanno dato una risposta.
Alla domanda del Dott.Marco Capozza rispondo che prima degli innesti ho delle sedute dove il medico mi inserisce un disinfettante, nel momento dell'intervento taglia la gengiva, raschia o pulisce la parte aperta, inserisce l'innesto e chiude. Il tutto dura mezz'ora/45 minuti. Quindi potrebbe essermi utile aprire tutte le gengive e fare una levigatura radicolare su tutti i denti prima che mi si formino altre tasche?
Sono molto preoccupata perchè quest'anno vorrei avere un figlio ma leggo ovunque che il feto potrebbe avere problemi causati dalla paradontite. Vorrei un consiglio. Non sò come aiutarmi visto che l'unica cosa che io posso fare è l'igiene a casa e non avendo placca presumi che sia effettuata in modo corretto. Da 20 giorni ho cominciato a prendere un multivitaminico e il medico dice che le gengive sono migliorate. Posso chiundi aiutarmi anche in questo modo?
Ringraziando, porgo cordiali saluti.
[#6]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Facciamo un pò di chiarezza. La parodontite riguarda esclusivamente il settore posteriore? Come supporto allo scaling e alla rigenerazione ha utilizzato antibiotici? da quello che mi dice potrei supporre che parodontite giovanile (su base infettiva). Si faccia fare uno screening della popolazione batterica all'interno delle tasche. E' una operazione semplice, soprattutto se si affida ad un bravo parodontologo, come penso sia il collega che la sta trattando.
A presto
P.S. se riesce, è molto utile anche un trattamento parodontale laser assistito

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#7]
Dr. Marco Capozza Dentista, Ortodontista, Gnatologo 634 18 3
La levigatura viene effettuata in caso di necessità (presenza di tartaro sottogengivale, tasche parodontali etc) e non in maniera preventiva. La profondità di intervento e l'incisione non sono casuali e possono cambiare anche nello stesso quadrante (perchè generalmente si interviene per quadranti). Sono effettivamente noti studi che correlano la malattia parodontale a maggior rischio per il feto (parto pretermine e basso peso alla nascita) ma fanno parte di studi più complessi che prendono in considerazione anche molti altri fattori. Da quanto descritto sembra che la terapia che Lei sta seguendo è sostanzialmente corretta. In caso di gravidanza effettui un maggior numero di controlli sempre sotto indicazione del suo dentista.
cordiali saluti
[#8]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Gentilissimi Dottori,
grazie per le risposte fornitemi. La mia paradontite non riguarda solo il settore posteriore, la terza tasca si trova tra il canino e il premolare sinistro. Durante gli innesti utilizzo l’antibiotico “Augmentin”, ma presumo solo per prevenire infezioni. Da quanto ho capito lo screening che consiglia è forse il cosiddetto “PADO TEST”? Prelevano i batteri dalle tasche li analizzano e fanno l’antibiogramma per trovare l’antibiotico adatto? Ho già detto anche questo al mio medico e la risposta è stata che ha a disposizione i kit, ma non mi servirebbe a niente.
Vorrei porre inoltre queste domande:

1. In cosa consiste il trattamento paradontale laser?
2. passando lo scovolino tra il dente con la tasca e altri denti, creando microlesioni involontarie con lo scovolino stesso, l’infezione può essere trasmessa in altre localizzazioni e formare nuove tasche? Lo scovolino può essere un vettore dell’infezione paradontale?
3. alle tasche è sempre associato il tartaro sottogengivale o può anche non esserci?

Da quando assumo le vitamine le mie gengive tendono sempre a migliorare.

Ringraziando, porgo cordiali saluti.
[#9]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Per "trattamento parodontale laser" si intende la sterilizzazione/decontaminazione (dipende da come viene utilizzato)della tasca con biostimolazione (guarigione accellerata).
Lo scovolino deve avere la misura adeguata alla lesione da trattare. prima di ordinarlo, il medico dovrebbe misurare lo spazio interdentale. L'utilizzo dello scovolino non deve provocare nè dolore ne sanguinamento profuso
No, non sempre le tasche sono accompagnate da tartaro sottogengivale.
[#10]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Grazie per la pronta risposta.
Non ho però capito se lo scovolino può essere un vettore dei batteri anche se usandolo non ho ne dolore ne sanguinamento, ma magari inavvertitamente provoco microlesioni. Inoltre lo screening da Lei consigliato è quello che ho descritto io?

Cordiali saluti.
[#11]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Lo scovolino non è veicolatore di batteri in quanto agisce in un sistema aperto (cavità orale)già di per sè settico. Si il test è quello, PAROTest.
Saluti
[#12]
dopo
Attivo dal 2007 al 2010
Ex utente
Grazie tante,

cordiali saluti.
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