Ponte vs impianto

Buonasera, a seguito di carie e di lunga infezione interna mi è stato rimosso un molare superiore dx. Dopo aver fatto la rx panoramica il dentista mi ha proposto 2 soluzioni per la sostituzione del dente: ponte o impianto. Per l'impianto però ci sarebbe il problema dell'osso insufficente dovuto alla lunga infezione del molare soprastante. L'impiantologo che visita presso questo studio, ha affermato che l'osso si potrebbe ripianare con qualche materiale e installare il dente dopo 4-5 mesi. Prima di lui, invece, il dentista era favorevole al ponte. Sono molto indeciso, io vorrei fare l'impianto, ma capisco che questo comporta qualche rischio in questo caso. Cosa mi suggerite di fare?
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Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
Se il collega che si occupa di implantologia le ha suggerito che nel suo caso è possibile inserire un impianto associato ad intervento di rigenerazione/innesto/espansione ossea, ritengo che possa prendere in considerazione questa strada dopo essersi fatto spiegare bene il tipo e le modalità dell'intervento oltre al risultato che si potrà ottenere.

Non conosco quale deficit osseo sia presente nel suo caso (trasversale, verticale, misto) quindi posso solo fornirle un parere generico, certamente il ponte può essere più "semplice" nella sua esecuzione tecnica ma rappresenta per lei un costo biologico più alto perchè deve protesizzare due denti sani (?) per sostenere l'elemento mancante.

Dr. Paolo De Carli
Specialista in Odontostomatologia
www.studiodecarli.com

[#2]
Dentista, Ortodontista attivo dal 2008 al 2022
Dentista, Ortodontista
Come dice bene il Dr. De Carli, se le condizioni esistono faccia l'impianto. Il ponte potrà essere una soluzione successiva dopo un malaugurato esito infausto dell'impianto, ma se questo le avesse fatto guadagnare un po' di anni, i pilastri di ponte utilizzati più avanti le qffrirebbero un vantaggio temporale.
Cordialmente.
[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2022
Ex utente
Vi ringrazio molto, adesso ho auvuto le conferme che aspettavo, ad esempio sapere che il ponte potrà sempre essere fatto nel futuro nel malaugurato caso di distacco dell'impianto. Si, da quel che sò i denti di riferimento per il ponte sono sani e l'impiantologo ha parlato di micro rialzamento osseo. Chiedo a questo punto se sia possibile avere dallo studio dentistico un'assicurazione sulla riuscita dell'operazione, ovvero una responsabilità in solido sulla stessa in quanto anche a loro parere c'è una piccola percentuale di rischio.
[#4]
Dr. Paolo De Carli Dentista, Ortodontista 1.5k 46
La descrizione che lei fa dell'intervento non è sufficiente, come le ho scritto si faccia spiegare bene il tipo e le modalità dell'intervento oltre al risultato che si potrà ottenere.

Quando effettua un intervento di implantologia non c'è mai il 100% di successo, questa percentuale non può garantirla nessuno in nessuna parte del mondo e tenga presente che il fallimento dell'impianto può avvenire precocemente dopo l'inserimento della fixture, più tardivamente dopo che l'impianto è stato caricato o anche a distanza di anni per esempio per fenomeni di perimplantite.

Tutto questo deve conoscerlo bene e le deve essere altrettanto bene spiegato: si chiama consenso informato.

Nonostante tutto l'impianto rappresenta la prima scelta quando purtroppo ha perso un dente naturale, il ponte è la seconda scelta.

L'intervento che le è stato proposto a livello osseo potrebbe complicare un po' le cose ma, se l'operatore è esperto e preparato, la predicibilità del risultato è buona.
[#5]
Dr. Sergio Formentelli Dentista, Gnatologo, Ortodontista, Odontostomatologo 7.5k 227 18
Se c'è un "micro" rialzamento da fare significa che l'osso è quasi sufficiente.

Assicurazione sulla riuscita...
Responsabilità in solido...

In medicina a volte 2+2 NON fa 4.
La percentuale di fallimento a 5 anni di un impianto è del 5%, e l'80% di questi fallimenti avviene nel primo anno.
Queste sono le percentuali, con poche variazioni, degli studi scientifici più seri.
Non sono "piccole possibilità".

Per un implantologo che fa una ventina di impianti al mese (neppure tanti), significa vedere ogni mese un suo impianto che va a donnine allegre.

Se dovessimo "rispondere in solido" ogni volta, non ci sarebbe in solo implantologo disposto ad operare.
Neppure lei.

Noi ce la "mettiamo tutta" ogni volta.
Poi sa che fa la maggior parte di noi?
Se "casca", lo rifà.
Se "ri-casca", lo ri-rifà, senza addebitare nulla al paziente.
La "compagnia di assicurazione" la facciamo noi da noi stessi: nel costo dell'impianto abbiamo anchje contabilizzato che una volta ogni tanto ci va male e dobbiamo rifare il lavoro.
Si tratta di un patto di fiducia fra gentiluomini.
E in questi termini può andare a discutere con il suo implantologo, non in altri.

Non parliamo di "garanzie", per favore, come si legge a volte si internet: "garantiti a vita", specchietto per chiappare l'allodola...

Restiamo tutti fra persone serie, per favore!

www.studioformentelli.it
Attività prevalente: Gnatologia e
Implantologia (scuola italiana)

[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2022
Ex utente
Aggiornamento: ho eseguito l'intervento giovedì 3 aprile: l'impiantista ha infine deciso per l'inserimento di 2 impianti per sostituire il molare sup. dx. , mancando anche il premolare, che mi era stato molto tempo fa estratto per una più corretta disposizione dentale dall'ortodonzista. Alla mia perplessità riguardo le difficoltà dell'intervento, ha minimizzato, e senza tanti tentennamenti ha iniziato a bucare. Non serve dire dell'angoscia nel vedere ciò che facevano. Ma il problema è che oggi, dopo 6 giorni, sento ancora grosso dolore e vado avanti a forza di ghiaccio e analgescici. Per quanto tempo ancora dovrò subire questa sofferenza?
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