Dente del giudizio e decubito a stampo

Gentili Dottori e Dentisti,

nel lato destro della bocca, sia nell'arcata inferiore che superiore mi stanno spuntando i denti del giudizio. Mentre inferiormente non ho alcun dolore e i denti stanno rompendo la gengiva lentamente, ma sembrano farcela, superiormente a destra, il dente del giudizio è uscito solo parzialmente, con 3 punte la quarta è ferma sotto la gengiva da 2 anni circa. Una delle punte emerse è storta, diretta verso la guancia. Da 3 giorni a questa parte mi morsica un punto della gengiva situato dietro il dente del giudizio inferiore, nella porzione di gengiva che collega il retro della bocca (dallo spazio dietro il dente del giudizio inferiore sino a salire, dove si era principalmente formata un po di pericoronite). Di colpo però in due giorni il dolore è aumentato arrivando a prendere orecchio, collo, ghiandole con difficoltà a deglutire e lieve febbre. Il gonfiore e il rossore interni sono aumentati notevolmente, tanto che fatico a chiudere la bocca. Avverto come che la punta del dente del giudizio superiore si conficchi li, dove c'è gonfiore dandomi dolori notevoli e creando come un buco nella gengiva i cui lembi sono bianco-giallognoli. Il dentista mi ha visitato prescrivendomi Klacid 500 mg al giorno per 6 giorni e impacchi con prodotti a base di clorexedrina (si scrive cosi?).
Il problema è che per quanto antibiotico e farmaci attenuino, ogni volta chiudo la bocca il dente si conficca li, andando ad aumentare il buco gengivale.

Mi è stata consigliata l'estrazione del dente del giudizio, ma il dentista dice che prima occorre si sfiammi la zona, visto è uscito anche del pus.
Tuttavia volevo gentilmente chiedere alcune informazioni se qualcuno può aiutarmi:

1)) Non si potrebbe per tanto togliere comunque il dente del giudizio che buca la gengiva anche se c'è in corso infezione? Come può passare con i farmaci se comunque buca continuamente a chiudere la bocca?

Mi è stato proposto nel frattempo di limare e lucidare la punta incriminata...Servirebbe concretamente a far passare la situazione?

Il dente è solo storto, non è emerso del tutto,solo 3 punte su 4 e non è cariato. Buca solo la gengiva nel chiudere la bocca.
Il mio dubbio maggiore è se toglierlo ora subito anche con questa situazione infettiva e infiammatoria in corso per risolverla del tutto o se aspettare e toglierlo dopo finito l'antibiotico (dove però mi chiedo appunto se e quanto possa sfiammarsi finchè la punta perfora la gengiva)
Non so e non ho ben capito cosa porti a una più sana e corretta soluzione.


Ringrazio sentitamente.
[#1]
Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Buongiorno.
L'inticazione alla copertura antibiotica, in presenza di infezione é corretta, anche se l'estrazione, che rimane la terapia di elezione, viene effettuata , a seconda delle abitudini del dentista, anche prima della conclusione dell'assunzione dell'antibiotico, che può continuare anche dopo l'estrazione.
Limare la cuspide di un dente che andrà estratto non ha alcuna controindicazione: se le dà sollievo, lo faccia.
Ma , a questo punto (sarà passato già qualche giorno di antibiotico), solleciti l'estrazione.
Cordiali saluti

Dr.ssa Giulia Bernkopf-Vicenza-Roma.
Odontoiatra, Specialista in Ortognatodonzia.Gnatologa
dott.g.bernkopf@gmail.com - www.bettega-bernkopf.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dott.ssa,

ho seguito la limatura. Attualmente la punta è meno fastidiosa, un pochino ancora urta il bordo gengivale infiammato, ma di poco. Il dentista mi ha detto che non poteva limare completamente la cuspide e che molto sicuramente diminuendo il gonfiore dovuto al decubito a stampo con gonfiore gengivale anche questo leggerissimo sfregamento che è rimasto sarà avvertito meno.

La situazione a livello di sintomi è già molto migliorata. Non avverto più alcun dolore del tutto.
Gli unici due dubbi sono:

forse poteva limare ancora un pochino facendo in modo non toccasse proprio più?
E il dente sarà sceso del tutto o scendendo ancora potrà far riemergere il problema?

La data per l'estrazione mi è stata fissata il 1 Settembre tra 20 giorni.

Se il dente fosse sceso del tutto e limandolo non dovesse dare più problemi, non essendo cariato, sarebbe comunque da togliere o si potrebbe tenere cosi?
[#3]
Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Le consiglio di estrarre comunque: prima o poi il problema si riproporrebbe.
Cordiali saluti ed auguri.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dottoressa Bernkopf,

rieccomi qua, per un nuovo sviluppo.
Il dente del giudizio nell'arcata superiore a destra, opportunamente limato dal dentista non ha piu dato problemi, tuttavia mi sembra che una punta, in fondo sia come ricresciuta. Ovvero, al tatto con la lingua sembrava piu corta dopo la limatura, ora a distanza di quasi due settimane sembra come piu lunga e appuntita.

Volevo per tanto chiederle:

un dente del giudizio limato, può in qualche modo ricrescere a livello di "punte" se non trova il suo corrispettivo sotto? O una volta limato e terminata la crescita è impossibile che possa crescere nuovamente?

In media quanto è lungo un dente del giudizio, ovvero quanto può arrivare a crescere nella bocca?

Io sarei sempre dell'idea di toglierlo, come consigliato da lei, ma il dentista, seppur favorevole, è in ferie, torna solo Lunedi dove mi ha fissato un controllo per una limatura della "Punta" per poi partire per altri 15 giorni.

Nel frattempo limando nuovamente la "Punta" dice che non dovrei avere nessun fastidio ulteriore e che 15 giorni in piu non sono un tempo lungo affinchè possa ricapitare l'episodio passato, dove masticando il dente aveva bucato la gengiva sotto creando gonfiore e infezione.
Lei che ne pensa sulle tempistiche e soprattutto su questa punta che sembra ricresciuta? Solo mia impressione o possibilità concreta?

Ringrazio vivamente.
[#5]
Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Buongiorno.
Lei mi deve scusare, ma trovo tutto questo quasi ridicolo.
Le " punte" non crescono, ma il dente , se non ha antagonoista, o lo ha molle (gengiva) , si.
Non capisco perché lei e il suo dentista amiate perdere tempo: si faccia togliere quel dente, e stop.
Cordiali saluti.
[#6]
dopo
Utente
Utente
Dottoressa mi perdoni io semplicemente chiesto un parere in relazione al fatto che avvertivo di nuovo una punta del dente limata in precedenza farsi piu pungente nuovamente. Risultato come avevo ipotizzato il dente senza antagonista stava crescendo, questo intendevo.
Io non amo perdere tempo e nemmeno il mio dentista, però se si è medici e si decide di iscriversi a questo sito e dare consigli si dovrebbe avere la buona educazione di non andare oltre il tollerabile. Io non sono un suo amico o collega, per tanto il tono maleducato che ha usato è del tutto fuori luogo. Il dente è stato estratto e presentava radici a uncino, mi ritrovo 5 punti in bocca e avendo problemi di coagulazione e allergia a cefalosporine, penicilline e chinoloni un post intervento un pelino piu difficoltoso rispetto ad altri. Dire che un paziente con dolore e infezione (come è successo nel mio caso) ami perdere tempo non sta "Ne in cielo ne in terra".
Buona giornata e a mai più.
[#7]
Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
"Il dente è stato estratto "
E' quanto le avevo consigliato fin dalla prima risposta, visto che mi aveva "semplicemente chiesto un parere".
Il resto è sato solo una perdita di tempo.
Cordiali saluti.
[#8]
dopo
Utente
Utente
Lo so dottoressa, però ho trovato poco cortese asserire che io perdo tempo, quando sono un semplice paziente, non posso estrarmelo da solo il dente e asserire anche che il mio dentista ami perdere tempo, visto lei aveva messo la frase al plurale, sentenziando anche sull'operato di un suo collega senza conoscerlo, il quale forse avendo avuto un'infezione e avendo io molte allergie a vari farmaci voleva prima attendere che la zona fosse meno infiammata.

Posso assicurare che la situazione non è comunque risolta, ora si è installata un'infiammazione dell'articolazione della mandibola che mi impedisce di aprire la bocca e l'edema post estrattivo non diminuisce.
Sto assumendo un antiedemigeno e del muscoril per la mandibola, ma la fatica ad aprire la bocca è molta e anche levare i punti non riuscendo ad aprirla sarà un problema.
Spero si disinfiammi, anche se secondo il dentista l'articolazione stessa è profonda e ci vuole parecchio tempo prima che possa tornare a masticare, parlare, urlare senza dolore e il muscolo si rilassi del tutto.

Confido nelle medicine.
Buona giornata
[#9]
Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Ho risposto nel pieno rispetto per lei e per il Collega, come è mia abitudine:
"Limare la cuspide di un dente che andrà estratto non ha alcuna controindicazione: se le dà sollievo, lo faccia.
Ma , a questo punto (sarà passato già qualche giorno di antibiotico), solleciti l'estrazione.",
ma le confermo che, se dopo 13 giorni il dente non era stato ancora estratto, discutendo di cuspidi si stava perdendo inutilmente il tempo.
La mia risposta era tecnica e non aveva nessun tono, tantomeno "maleducato", parola che la invito a non usare a vanvera: le poteva piacere o non piacere, e se non le piaceva poteva semplicemente ignorarla.
Le complicanze postestrattive e all'articolazione temporo mandiboilare non sarebbero di certo state maggiori estraendo prima.
Distinti saluti
[#10]
dopo
Utente
Utente
Un medico e professionista sanitario, indipendentemente da cosa si occupa, deve essere dotato, secondo il mio parere, tra le tante cose di pazienza. Non si può dire a una persona che sta male che "ama perdere tempo", o al plurale che lui e il suo medico amino perdete tempo.
Penso che a volte il tempo vada preso per decidere bene cosa fare. Non c'è solo la prassi medica, c'è la persona in primis e una situazione che conosce solo chi ci segue da anni e a cui ci affidiamo. Dire a chi soffre che perde tempo o ama perderlo e dire che il suo curante fa altrettanto non è ne rispettoso, ne educato, ne sinonimo di pazienza. Soprattutto se non si è visto il problema in questione con in propri occhi.
Anzi, per chi soffre può essere molto offensivo, perchè oltre al patire gli si da quasi la colpa che il tempo che passa a soffrire sia voluto o "ami perdere" questo tempo patendo. E se lo si dicesse a un collega, medico, professionista sanitario, non so dal vivo quanto suonerebbe come complimento.

Vedo che ha modificato il suo precedente post, che ha originato questa incomprensione, il che mi fa capire che il modo con cui era scritta la frase originaria da parte sua: "Non so perchè amiate perdere tempo" riferito a me al mio dentista, e ora diventata "Il resto è stata una perdita di tempo" forse non era proprio espresso nel migliore dei modi. E se ne è resa conto anche lei. Come appunto ho solo evidenziato. E mi creda che questo cambio che ha effettuato nella sua risposta è molto significativo, perchè un conto è asserire che limare una cuspide è una perdita di tempo, un altro dire che un paziente e un collega che patiscono, il primo e lavorano il secondo, amano perdete tempo.
Ad ogni modo, per pura specificazione, mio cugino con il medesimo problema mio ma all'altra arcata, dieci anni fa lo limò soltanto il dente, e non ha mai più avuto bisogno di toglierlo nonostante una primissima infezione da morso. Nel suo caso nemmeno limarlo è stata una perdita di tempo.

Confidando di esserci capiti, le auguro
Buona giornata
[#11]
Dr.ssa Giulia Bernkopf Dentista, Ortodontista, Gnatologo 899 24
Nessuna incomprensione:
Le confermo che se non aspettava 15 gg per togliere quel dente, come le avevo consigliato, perdeva meno tempo lei , il suo dentista e anch'io.
Cordiali saluti
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