Un altro medico, sperando che possa effettuare il ritrattamento nel giro

Salve,
è da più di una settimana che avverto dei fastidi ai sesti dell’arcata superiore.

Quello di sinistra mi fa molto male; avverto le classiche pulsazioni, qualche fitta (scossa), e l’inevitabile mal di testa (seppur leggero).
Devo precisare, che si tratta di un dente che è stato devitalizzato un paio di anni fa (3-4 almeno), e che, a fasi alterne, mi ha sempre dato fastidio; ora il dolore si è accentuato, e non sembra voler andare via (nonostate l’uso di farmaci specifici).

Quello di destra (trattasi di dente otturato), invece, mi lascia un po’ perplesso, nel senso che ho l’impressione che mi dia un po’ fastidio, ma non riesco bene a rendermi conto della situazione a causa, forse, del dolore persistente, e acuto, che è causato dal dente di sinistra.

Ad ogni modo, mi sono recato dal dentista, il quale dice che il molare di sinistra (quello devitalizzato), va riaperto e ritrattato (una nuova cura canalare, insomma), mentre quello di destra, è sano.
Ho, però, alcuni dubbi relativi alle conclusioni a cui è pervenuto; innanzitutto, non mi ha garantito che il molare di sinistra guarirà, con, e grazie al
ritrattamento canalare (che io dovrò pagare, in ogni caso), le cui sedute dovrebbero aver luogo ogni 20 giorni (a me sembrano tanti).
Poi, sostiene che occorre aprire il suddetto dente per fare un’analisi più accurata (potrebbe anche essere necessaria, secondo lui, l’estrazione). Preciso, comunque, che mi ha fatto la radiografia, cosa che non è avvenuta per il molare (sesto) di destra.

Ad ogni modo, siccome avrei la necessità di andare fuori sede nel prossimo mese, e dunque di risolvere il problema nel minor tempo possibile, vorrei sapere cosa mi congliate di fare.
Ritenete giusta (verosimile) la diagnosi del collega??
Il problema è che se accetto di sottopormi alle cure, dovrei necessariamente rinviare il mio trasferimento, cosa che voglio assolutamente evitare.
Altrimenti, dovrò consultare un altro medico, sperando che possa effettuare il ritrattamento nel giro di un mese (considerando, però che il Natale è alle porte, e ci sarà l’inevitabile sosta).
Ritenete fattibile una cosa del genere?? O pretendo troppo??
In ogni caso, a me basterebbe anche che il dentista riuscise a lenire il dolore (con un primo trattamento), in maniera tale che io possa sentirmi meglio, ed affrontare il problema con calma, nel mese successivo!

Grazie
[#1]
Dr. Angelo Rossi Dentista 127 2
Ritrattare un dente vuol dire esegure una nuova devitalizzazione dopo aver rimosso quella precedente e a volte il problema è proprio questo. Sinceramente dipende da come è stato trattato il dente in precedenza, se vi sono false strade, strumenti rotti ed altro. Comunque il ritrattamento è l'alternativa corretta. Se il ritrattamento non riesce si può valutare l'esecuzione di una apicectomia,cioè sigillare la radice passando direttamente da un buco eseguito nell'osso a livello dell'apice (naturalmente è da valutare con radiografie e visita).
Ultima scelta è invece l'estrazione e quindi il successivo posizionamento di un impianto.

Il dolore può passare sin dall'inizio del trattamento a patto che sia possibile ripulire i canali radicolari fino alla zona apicale.
saluti

Dr. Angelo Rossi

dott.angelo.rossi@gmail.com

[#2]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Il collega ha fatto bene a non garantirLe la certezza della riuscita del ritrattamento, in quanto esso dipende da molte variabili, tenga presente che l'insuccesso di un ritrattamento è nell'ordine del 60% a distanza di tre anni! Non avendo nessun riscontro visivo non posso esserLe di ulteriore e grande aiuto.
Buone Feste

Dr.Oscar G.ppe Muraca

La risposta ha carattere puramente informativo.

[#3]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per il consiglio che mi avete dato.
Avrei un punto da chiarire (se ne avete voglia).
Quando in seguito ad una devitalizzazione il paziente accusa dei dolori (o piccoli fastidi) come è successo a me; è ragionevole (e giusto) dire che il dentista ha commesso degli errori? Oppure no?
E’ corretto parlare di una devitalizzazione eseguita in malo modo?
Cioè, ci sono elementi (o fattori) che possono influire negativamente sulla buona riuscita di un trattameno canalare, a prescindere dalla professionalità (o bravura) del dentista?
Oppure, se il dente fa male, significa che il dentista avrà sicuramente sbagliato qualcosa?
Il Dott. Rossi, ha fatto riferimento, per esempio, a “false strade, strumenti rotti ed altro”.
Di che si tratta?
Volevo chiedervi, poi, se ci sono dei materiali standard da utilizzare nel trattamento dei canali, oppure no.
I materiali sono uguali per tutti (tipo, non so… la guttaperca), oppure ciascun dentista può scegliere tra svariati materiali?
In quest’ultimo caso, quali sono i materiali migliori?
E, infine, gradirei sapere quanto è importante (se lo è) l’utilizzo della diga di gomma.

Se riuscirò ad ottenere un'immagine del dente, vedrò di inserirla.

Buone feste!
[#4]
Dr. Angelo Rossi Dentista 127 2
Strumenti rotti nei canali impediscono un corretto ritrattamento, devono essere rimossi ma non è sempre possibile.
Le false strade sono dei nuovi canali radicolari creati artificialmente con gli strumenti endodontici e sono quindi un errore fatto eventualmente dal collega.
I materiali utilizzati fanno gran parte della differenza insieme alla preparazione dell'operatore. Non potendo fare nomi commerciali le posso solo dire che gli strumenti ormai più utilizzati sono gli strumenti canalari in nichel-titanio e tutta la metodica associata a questi strumenti.
Chieda pure al suo dentista la metodica utilizzata è un suo diritto ed è un dovere preciso da parte del medico.
Saluti
[#5]
Dr. Giuseppe Oscar Muraca Dentista, Odontostomatologo 4k 84 6
Chiunque si accinge ad effettuare una terapia canalare e si ricorda delle tavole di Hess, ripone tutto dice una bella preghiera e ritorna a lavorare. Questo per dirle che l'endodonzia è la branca più "oscura" dell'odontoiatria, in quanto si lavora (anche utilizzando microscopi o gli ultimi endoscopi endodontici)per buona parte alla cieca! Possiamo operare quasi alla perfezione solo sui canali principali, ma gli accesseri ed i secondari, i delta apicali....!
Io dico sempre, parafrasando qualcuno più in alto di me, "chi è senza peccato scagli la prima pietra".
Penso che non esista endodontista al mondo che non abbia avuto i suoi insuccessi.
La cosa importante è riconoscerli e cercare di affrontarli, se possibile, in altri modi.
Per quanto riguarda l'utilizzo della diga, beh, sarebbe auspicabile che si usasse sempre.
A presto
[#6]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio nuovamente per i suggerimenti che mi state dando, e per la disponibilità fin qui dimostratami.
Purtroppo, nella seppur lunga descrizione della mia sintomatologia, mi sono dimenticato di citarvi un’aspetto/elemento, che potrebbe avere la sua importanza.
Ecco di cosa si tratta: il famoso sesto (devitalizzato) che neccessita di essere riaperto per eseguire un ritrattamento canalare, è leggermente inclinato; ossia, si è spostato (un po’) verso il basso, dal momento che dall’altra parte (nell’arcata inferiore) manca il suo antagonista (me lo hanno estratto un paio di anni fa).
Fra le altre cose il dentista è anche rimasto un pò perplesso riguardo alla disposizione dei denti (credo che le due arcate non coincidano perfettamente; ho infatti notato che durante la masticazione le suddette si incrociano, in qualche modo; cioè, più che muoversi in senso verticale, lo fanno in senso orizzontale), e mi ha consigliato di fare una visita specifica (di cui non ricordo il nome).
Ad ogni modo, ci tenevo a farvi sapere che nell'arcata inferiore manca questo dente (proprio l'antagonista di quello devitalizzato).

Grazie
[#7]
Dr. Angelo Rossi Dentista 127 2
la posizione non incide sul ritrattamento del dente.
saluti
[#8]
Attivo dal 2008 al 2012
Dentista
Se ci fosse stato l' antagonista forse quel sesto le avrebbe fatto più male e più presto di quando è accaduto, perchè, in questi casi, il dolore è accentuato dalla pressione.
Indipendentemente dalla tecnica usata, l' obbiettivo di ogni buon endodonzista è quello di pulire perfettamente i canali fino all' apice, e di fare un' otturazione ermetica e tridimensionale di essi. Se si riesce a fare questo, il risultato è garantito.
Dopo di ciò sarebbe opportuno coprire il dente in questione con una capsula, accorciandolo, e sostituire anche il dente mancante antagonista, così da ricreare una buona masticazione.
Saluti
[#9]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio nuovamente per le risposte che mi avete dato.

Buon Natale

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